CAPITOLO16

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- Come fidanzato? - le chiesi io scioccato - stai dicendo che quello è il tuo genere di ragazzi? Alti e fisicati? Non ti interessa per niente il loro amore, quello è in secondo piano, tu prima vuoi che siano belli. Mi sento offeso. -
Clara mi prese una mano e la baciò poi sorride
- Will, quando è arrivato qua era come te, esile e gracile. È diventato così dopo, con molto allenamento, come hai fatto tu. Non preoccuparti, io prima guardo il cuore di una persona, non l'aspetto fisico; se poi è anche carino ho fatto Bingo. -
Ridemmo assieme, poi io, tutto accigliato giunsi ad un tragico ragionamento
- Ma tu e Charlie vi siete mai lasciati ufficialmente? O semplicemente pensavi che fosse morto? Non so se mi sono spiegato. -
Clara abbassò lo sguardo e si mise seduta, cosa che feci anche io.
- No, non ci siamo mai lasciati. Un giorno lui è uscito e non è più tornato; Sarah ha fatto lo stesso dopo qualche settimana. Capiscimi ti prego. -
- Quindi - azzardai io - Se dovesse poi tornare normale...tu ci torneresti insieme? -
Clara sospirò, poi mi guardò, sorridendo
- Non lo so...vedi, io lo amavo, ed amo anche te. Non sono mai stata indecisa tra due ragazzi, se mi innamoravo di uno, non osavo guardare nessun altro. Ora però, è successo questo e...non so cosa fare. Non è detto che Charlie ritorni normale, però se tornasse...non so davvero cosa farei. Mi dispiace Will, davvero tanto. -
Una lacrima le rigò la guancia, luminosa come non mai, è pura come lei. Non riuscivo proprio ad arrabbiarmi con lei; era qualcosa di davvero impossibile. Era troppo bella, persino quando piangeva era la cosa più fantastica del mondo. Ero proprio cotto.
- Non ti preoccupare - le dissi io porgendole una mano sulla guancia - sei sincera con me. Questo mi basta. Non sapresti cosa fare, tranquilla è normale. Non te ne fare una colpa, se dovessi scegliere me, o lui, tra noi non cambierebbe nulla...continuerei ad amarti, aiutarti e fare qualsiasi cosa; stando però al posto che tu hai scelto per me. -
- Will, perché scegli me? Perché sei così gentile? Ti ho appena detto che potrei non sceglierti, che potrei preferire qualcun altro. Ti sto dando davvero pochissimo. Dovresti andare con qualcun'altra che è in grado di darti di più. -
- Clara - la guardai sorridendo, e lei rispose, come faceva ogni volta. Ormai ero perso nei suoi occhi e nel suo sorriso. - Se sto bene con poco, perché devo andare dove starei male con troppo? -
Questa frase la congelò, e la commosse parecchio. Si buttò a capofitto tra le mie braccia e mi strinse più forte che poté. Quanto amavo questi momenti; la sentivo mia e mi sentivo in obbligo di proteggerla.
Parlammo e ci baciammo a lungo, poi decidemmo di avviarci verso la palestra per recuperare gli allenamenti persi.
- Ci vediamo direttamente in palestra? Dobbiamo cambiarci prima. - chiesi io
- Certamente, a dopo. - rispose lei, con il costante sorriso stampato sulla faccia.
Mi cambiai, piuttosto velocemente, e poi mi diressi verso la palestra.
- Non posso più andare avanti! - udii dalla stanza di Josh - Senza lui al mio fianco non ha quasi nemmeno senso vivere. Non ho più niente.-
Era sicuramente la voce di Josh, la riconoscerei tra mille.
- Hai me - e questo era Peter - Tornerà, ne sono sicuro amore -
AMORE? oddio mio
- Come fai a saperlo? - chiese Josh, palesemente triste - come fai ad esserne sicuro? -
- Se ha mai tenuto a te anche un solo briciolo di quanto ci tengo io...tornerà, e ti capirà. -
Che frase melensa puah. Detta da Peter poi...
- Oh amore. Vorrei averti incontrato prima. Saremmo stati io e te contro tutti -
Beh grazie eh. Poi ero io quello che l'avrebbe ignorato.
"Smettila di origliare" mi rimproverò il demone "hai già ascoltato a sufficienza, vai in palestra ora, Clara ti starà già aspettando."
"Ma..." Protestai io inutilmente
"muoviti " fu l'ultima cosa che mi disse.

Into the darknessWhere stories live. Discover now