IV

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Oh, I'm still alive


«Bella Swan, hai detto? È la figlia di Charlie Swan, lui e Billy sono amici da anni – disse Sam, dopo che Taima lo ebbe informato della stranezza che aveva sentito un paio di giorni prima a LaPush, -Se Bella frequenta i Cullen, dobbiamo tenere gli occhi aperti. Anche se abbiamo un patto sono sempre dei succhiasangue»

«I Cullen?»

Sam annuì, «Sono i vampiri con cui abbiamo il patto, sono tornati un paio d'anni fa e i più giovani stanno frequentando la scuola assieme a Bella. Il capofamiglia è un medico, lavora all'ospedale»

Un impercettibile sorrisetto si dipinse sulle labbra di Taima, ripensando a quello che poteva essere benissimo uno scherzo del destino. Da creatura che vivevano della morte altrui, un medico.

Un guaritore il cui primario scopo era quello di salvare le vite e non di terminarle.

«Cullen a parte... hai pensato all'offerta di Billy?» domandò di punto in bianco Sam, attirando su di sé l'attenzione di Taima e scrutandola in attesa di una risposta.

Billy e Sam già le avevano avanzato la proposta di riprendere il ruolo di alpha all'interno del branco, come membro più anziano e con più esperienza; dopotutto, Sam non era il legittimo capobranco, ruolo che spettava a Jake una volta che avrebbe mutato anche lui. Eppure Taima non ebbe alcuna motivazione per avanzare una simile pretesa, seppur gentilmente offertagli; aveva già dato e il suo tempo come capobranco era finita da secoli.

Ricambiare però la gentilezza di quei ragazzi le sembrò il minimo, preferendo rimanere al loro fianco come una guida. Quando avrebbero avuto bisogno di qualcuno su cui contare, com'era sempre stato all'interno delle famiglie della riserva.

«Anche ricoprendo il ruolo di membro anziano, non penso che i ragazzi mi rispetterebbero come alpha così come fanno con te, giovane Uley. Non è compito mio quello di guidare questo branco – Taima venne interrotta dagli schiamazzi dei ragazzi che attirarono i due mutaforma fuori dalla casa, dove Paul e Jared se la ridevano, -anche se credo che una buona dose di educazione non possa certo nuocergli» disse poi con un tenue sorrisetto sul volto, improvvisamente acceso.

Sam non fece in tempo a capire cosa stesse succedendo che vide gli occhi scuri di Taima scintillare dal divertimento, guardandola richiamare a gran voce Paul che non perse un colpo quando la Quillayute si trasformò in meno di un secondo di fronte a loro. Il messaggio fu comunque recepito forte e chiaro dal Lahote che si trasformò a sua volta, enorme nella stazza ma di poco più piccolo rispetto all'imponenza di Taima.

Il manto candido iniziava a lasciar intravedere l'originale pelliccia dello stesso colore della sabbia bagnata dal sole estivo, chiara e calda. Lo sguardo intelligente e acuto era rimasto lo stesso, leggermente screziato da note più chiare mentre scrutava con attenzione il lupo di fronte a sé in attesa di una sua mossa.

Il ritrovo del branco era abbastanza isolato e non c'era rischio di venire scoperti, quando l'unico altro essere umano che frequentava quella casa era la fidanzata di Sam, Emily. Questo permetteva a tutti loro di poter mutare forma senza il rischio di ferire qualcuno involontariamente, o di infrangere la segretezza di quel compito gravoso.

Taima era da quasi una decina di giorni che non riprendeva quella forma in cui era sopravvissuta per quasi due secoli, quando si era praticamente dimenticata tutto ciò che la rendeva anche un essere umano. Sentire nuovamente la terra umida sotto le zampe e il vento fresco che le agitava il pelo sulla coda folta e lunga era una sensazione inebriante.

Paul non sembrò esattamente avere i suoi stessi pensieri nostalgici, avvertendo nella sua mente l'agitazione per quello che aveva percepito come un attacco improvviso, e a tradimento nei suoi confronti.

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