III

401 17 1
                                    

Don’t look away, sometimes you’re better lost than to be seen

«Che ne dici se andiamo in spiaggia? Vengono anche Embry e Quil- esclamò Jake dal piano superiore, prima di scendere rapidamente e afferrare il proprio giaccone, -so quanto ti piace andare lì»

«Va bene, andiamo» rispose semplicemente Taima alzandosi dal divano e seguendo a ruota il sedicenne che neanche si faceva più domande sull'abbigliamento decisamente troppo leggero per la stagione, eppure Taima non sembrava soffrire affatto il freddo di marzo.

Embry e Quil puntualmente si fecero trovare poco distante dalla casa di Jacob, tutti e tre coperti dalla testa ai piedi da pesanti vestiti invernali, seguiti silenziosamente da Taima che al contrario era vestita con una canotta leggera e pantaloncini morbidi. I ragazzi neanche più facevano caso al suo abbigliamento, prendendola semplicemente come un’altra delle stranezze del gruppo di Sam e dei suoi seguaci, sempre in giro a torno nudo e con il tatuaggio ben esposto sulla spalla.

«Finalmente conosceremo questa Bella, eh, Jake?» domandò canzonatorio Embry prendendo tra le braccia la testa di Jake che si liberò dalla stretta fraterna con uno sbuffo annoiato.

Anche Quil iniziò a riprendere Jacob con tono canzonatorio, sia lui che Embry erano stati tormentati fino all’inverosimile dai sogni ad occhi aperti del loro amico sulla sua vecchia amica d’infanzia. Non la vedeva da quando erano piccoli e ora sembrava che quella vecchia amicizia fosse diventata una cotta adolescenziale in piena regola.

«Bella?» domandò con una punta di curiosità Taima, affiancando i tre ragazzi che aveva silenziosamente seguito poco più indietro.

Quil ed Embry circondarono le spalle di Jake sorridendo beffardi, «Sai, Taima, il nostro caro giovane capo Jake si è preso una bella cotta per questa Bella Swan. È la figlia del capo Swan della polizia di Forks»

«Stiamo andando a LaPush proprio perché ci sarà anche lei» aggiunse divertito Embry mentre i quattro poterono iniziare ad intravedere il mare all’orizzonte.

LaPush era senz’altro la spiaggia più piovosa degli Stati Uniti, tutti ne erano consapevoli ma nessuno sembrava curarsene a Forks. Specialmente gli adolescenti entusiasti di una giornata diversa da trascorrere con gli amici in quella piccola e monotona cittadina immersa tra le montagne e circondata da fitta boscaglia.

Il tempo anche quel giorno non era affatto clemente, dove pesanti nuvoloni all’orizzonte minacciavano pioggia pesante in arrivo. Nulla che non si fosse già visto, un clima normale e decisamente il migliore in cui tutti potessero sperare per fare una passeggiata sulla spiaggia in pieno e gelido freddo di marzo.

Taima notò con una punta di nostalgia come quella spiaggia non fosse affatto cambiata, quando da piccola trascorreva tutto il suo tempo con i piedi nudi immersi nella sabbia e nell’acqua gelida che le provocava brividi in tutto il corpo. Il mare anche se dall’aspetto cupo in quella giornata uggiosa non le era mai parso tanto rassicurante, l’odore di salsedine e di muschio che le invase le narici, riempendole i polmoni di tranquillità.

Girò poi la sua attenzione verso un gruppetto di ragazzi che si preparava a cavalcare le onde rinomate di LaPush, mentre altri erano intendi ad organizzarsi per qualche altra attività. Seguendo a ruota Jacob, mentre alcuni adolescenti sfrecciarono in mezzo a loro diretti come saette verso il mare portando con sé delle tavole da surf.

Lie a little better | Twilight | Carlisle CullenWhere stories live. Discover now