Tomioka Giyu x reader (Demon Slayer)

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Richiesta di 7_ValeKita_7 , spero ti piaccia!

"Giyu, sei qui?"
Una voce dolce risvegliò il Pilastro dell'Acqua assorto nei pensieri.
Il mare davanti a lui gli riempiva gli occhi, una vista a dir poco mozzafiato nel quale spesso si perdeva, affacciandosi a quella grandissima finestra.
Dopo aver osservato per qualche altro secondo l'immensa distesa cristallina, distolse rapidamente lo sguardo, puntandolo esattamente dietro di se.
Proprio da lì, infatti, proveniva il soave richiamo, la cui autrice non era altro che una giovane donna dai (l/c) capelli (c/c).
Lei non entrò direttamente nella stanza, rimanendo sull'uscio solo per metà.
Dalla porta leggermente socchiusa spuntava, dunque, solamente una testa ciondolante, sul cui viso primeggiava un grande e tenero sorriso.
"(T/n)." La chiamò il corvino, guardandola dritta nei grandi occhi (c/o).
Le sue labbra, a quel contatto visivo, si incresparono istintivamente verso l'alto.
"Cosa stai facendo?" Domandò la giovane al marito, con fare innocente.
Lui si sistemò per bene, facendo si che da quel momento anche il suo corpo fosse rivolto verso la sua interlocutrice.
"Nulla."
"Beh, qui c'è un piccolo guerriero che vuole chiederti qualcosa." Annunciò la (c/c), facendo scorrere la porta ancora un po'.
Da dietro le sue gambe, adesso, si riusciva a scorgere un'esile figura che sbirciava attenta il luogo circostante.
Alla vista del corvino, i suoi grandi occhi (c/o) si illuminarono, brillando di gioia.
La giovane donna lo osservò divertita e, dopo avergli dato l'assenso con un cenno del capo, si spostò di lato, lasciando spazio al bambino per correre verso il più grande.
"Papà!"
Il piccolo si fiondò tra le sue braccia, affondando il paffuto volto nell'haori dai mille colori.
"Ehi, Kaito." Lo chiamò piano l'ammazzademoni, con un minuscolo sorriso sul volto.
"Kaito desiderava tanto sentire una tua storia."
La (c/c) li aveva raggiunti, sedendosi, dunque, proprio accanto a loro.
Rivolse un dolce sorriso al Pilastro dell'acqua, il quale non potè fare a meno di osservarla intenerito.
"Qualche richiesta particolare?" Chiese poi il corvino guardando il piccolo, che ora si era sistemato comodamente sulle sue ginocchia.
Il bambino corrucciò la fronte, le sue sopracciglia si incresparono buffamente mentre si sforzava e si concentrava, alla ricerca di un'aneddoto che avrebbe desiderato sentire, al che, la giovane (c/c), si apprestò a venire in suo soccorso, non prima di essersi concessa una risatina piuttosto divertita.
"Beh, hai mai sentito di quella volta che tuo padre ha protetto lo zio Tanjiro e la zia Nezuko nella foresta?"
Kaito si voltò verso la più grande, sorridendo con grande sicurezza.
"Oh, si! Se non fosse stato per papà sicuramente non ce l'avrebbero fatta!" Esclamò il bambino, levando un piccolo pugno su nel cielo, seguito subito a ruota proprio dalla madre.
"È proprio vero!"
"Ma sentitevi tutti e due. Non dovreste esagerare così." Si intromise nell'esultanza del felice duo Giyu, cercando di stemperare il loro, per lui assolutamente non necessario, entusiasmo.
Tuttavia, il piccolo Tomioka non si lasciò scoraggiare, tornando alla carica.
"Ma è vero papà! Tu sei un guerriero formidabile, una vera e propria leggenda!"
"Ora calmati Kaito. Ho fatto solamente ciò che mi sembrava giusto."
Il corvino poggiò una mano sulla piccola testolina, sortendo con quel gesto la fine della sua incalzante avanzata.
"È sempre così umile." pensò la (c/c), meravigliandosi ancora una volta, come le succedeva ormai da quando lo aveva conosciuto. Non si prendeva mai alcun merito, nonostante tutti gli sforzi e i sacrifici che faceva per poter aiutare gli altri. Agli occhi di lei, era sempre stato davvero straordinario.
D'improvviso, una piccola vocina interruppe le loro chiacchiere, squarciando l'aria come un'affilata katana d'argento e facendo scattare la giovane donna come una molla.
"Mi sa proprio che vi lascerò alle vostre chiacchiere tra uomini. La piccola Shinobu si è svegliata."
Con un piccolo sospiro poggiò le mani sul pavimento in legno e dandosi un piccola spinta, si alzò, con un agile balzo.
Prima di andare, però, si fermò a guardare gli altri presenti ancora una volta, sorridendo dolcemente alla vista dei due, legati in quella familiare e tenera stretta.
"Mi raccomando a voi, niente storie troppo violente e spaventose, intesi?" Puntò l'indice verso di loro, con aria fintamente e giocosamente severa.
"Certo, mia signora." Si rivolse a lei di tutta risposta Giyu, come era solito fare da quando si erano conosciuti.
Un nominativo che le aveva affibbiato per il suo carattere gentile ed altruista, nobile perfino, e che tuttavia continuava ad imbarazzarla in una maniera incredibile.
La giovane (c/c) non potè, difatti, far nulla per evitare di arrossire, cosa che provocò un sorrisetto spontaneo sulle sottili labbra del corvino.
Schiuse la bocca, con l'intenzione di rispondergli a tono, ma per quanto fosse tentata non ci riuscì e se ne andò nell'altra stanza con espressione decisamente contrariata.
Una risata sommessa e profonda scosse il Pilastro dell'Acqua, internamente soddisfatto di aver vinto anche quella piccola battaglia.
Venne risvegliato dai suoi pensieri da un'improvvisa tensione sul suo haori finemente decorato.
Il piccolo Kaito stava infatti tirando una delle ampie maniche della tunica, in modo tale da attirare timidamente la sua attenzione, tattica che funzionò dato che il padre volse il glaciale sguardo verso di lui.
"Cosa c'è?"
"Papà posso chiederti un'altra cosa?" Domandò piano il bambino, un po' indeciso e titubante su quel che voleva dire.
Il più grande, dunque, annuì, attendendo quietamente che il figlio gli ponesse il misterioso quesito.
"Come hai conosciuto la mamma?"
Per un momento il silenzio calò nella stanza.
Gli occhi zaffiro dell'ammazzademoni si specchiarono in quelli (c/o) del bambino dai capelli corvini e, scorgendo la purezza e l'innocenza in quella silenziosa richiesta, lui sospirò per poi abbandonarsi ad un rassegnato, ma tuttavia autentico, sorriso.
"È successo circa una decina di anni fa, quando tua madre entrò a far parte dei Pilastri."
"Il Pilastro della Luna!" Intervenne Kaito con rinnovato entusiasmo, ricevendo dal padre un occhiata divertita, seguita da un suo cenno del capo.
"Proprio così, il decimo Pilastro..."
Chiuse gli occhi, mentre nella sua mente quel ricordo cominciò a riaffiorare, prendendo in lui nuovamente vita.

Anime / Videogiochi x Reader (Richieste Aperte)Where stories live. Discover now