Kazuha x Reader (Genshin Impact)

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Richiesta di linxout e IcarlyLicausi spero vi piaccia!

Il giovane samurai giaceva dormiente su una grande roccia cinerea, i raggi caldi del sole accarezzarono dolcemente il suo viso rilassato mentre una fresca brezza autunnale soffiava lieve scompigliando i suoi capelli dal color della neve. Gli alberi scuotevano le loro chiome, al ritmo del vento, lasciando che una lunga scia di foglie colorate cadesse silenziosamente sul rigoglioso prato. Sollecitati dal suo flusso, anche due uccellini presero il volo, abbandonando gli accoglienti nidi. Svolazzarono così nel cielo terso, esordendo con un melodioso cinguettio, per poi sparire nuovamente nel cuore della foresta.
Poi, d'improvviso, un fievole fruscio si levò tra gli alti fili d'erba.
Il ragazzo tese istintivamente le orecchie, in ascolto.
Avvertì così il suono di piccoli passi, estremamente cauti, quasi impercettibili, che si accingevano a raggiungerlo.
Dunque aprì lentamente gli occhi scarlatti, mettendosi a sedere con calma, per poi voltare il suo capo verso sinistra.
Trovò davanti a se la figura conosciuta della giovane dai (l/c) capelli (c/c), che lo guardava attentamente con i suoi grandi occhi (c/o).
"Mi dispiace di aver interrotto il tuo sonno, Kazuha."
Fece un piccolo inchino lei, sinceramente mortificata.
"Non hai alcuna colpa, (T/n). Ero già sveglio."
Il biondo le sorrise intenerito e con un cenno del capo la invitò ad avvicinarsi.
Lei avanzò dunque timidamente di qualche passo, rimanendo ugualmente ad una certa distanza.
"È ora di ripartire, giusto?" Chiese il samurai, inclinando la tesa lateralmente.
Lei annuì in silenzio, in un sospiro.
"Così era stato stabilito."
Il biondo scrutò un momento la sua espressione apparentemente impassibile, scorgendone tuttavia un alone tormentato, e successivamente pose lo sguardo sull'immensa volta celeste.
"Non sei costretta a venire con me, (T/n)."
Il ragazzo chiuse un momento gli occhi lucenti.
Si lasciò attraversare dal flusso della memoria, oramai non riusciva nemmeno più a contare tutte le volte in cui alla sua compagna di era rabbuiato il viso, al momento della loro ennesima partenza.
"È una scelta mia, Kazuha. Inoltre non mi è più possibile tornare a casa, perciò..." Rispose la (c/c) con voce seria, spostando una ciocca di capelli che a causa del vento le era arrivata di fronte agli occhi.
Il giovane da potere di Anemo riaprì nuovamente le palpebre e, con una leggiadra spinta, si sollevò in piedi.
Passò una mano sul kimono, scrollando la patina di polline che si era venuta a depositare, trasportata dalla brezza, poi si mosse verso la guerriera di Hydro.
"Io sono solamente un viandante, non sosto mai in un singolo posto molto a lungo." Kazuha si portò il palmo bendato sul petto, poggiandolo sulla spilla dello scuro haori che gli circondava le spalle. Istintivamente chiuse l'arto in un pugno, stringendo forte la presa.
"Non è certo questa la vita che meriti."
La (c/c) gli afferrò subito la mano, con delicatezza, e la chiuse nella sue, un sorriso giocoso le albergava sul viso. 
"Che sciocchezza, io ammiro moltissimo ciò che fai!" Proclamò lei, ciondolando sui talloni come una bambina entusiasta.
Si accorse però dell'espressione ancor poco convinta di Kazuha, quindi riprese immediatamente a parlare.
"Scoprire sempre nuovi luoghi, incontrare tanta gente differente l'una dall'altra, esplorare l'immensità delle lande di Teyvat!"
"Ma mai raggiungere la pace..." mormorò piano il ragazzo dagli occhi scarlatti, portando lo sguardo sui numerosi fili d'erba che danzavano col vento.
"Eh?"
La guerriera rimase a dir poco spiazzata da quella singolare e vaga risposta, non conforme alla tipica franchezza che contraddistingueva il più grande. Un lampo confuso le attraversò gli occhi (c/o), mentre cercava di attirare l'attenzione del samurai picchiettando il dorso della mano racchiusa.
"Ascoltami, (T/n)."
La voce del biondo si fece profonda, più cupa, il solo suono di essa fece sobbalzare la ragazza dai capelli (c/c). La stretta che legava le loro mani adesso si sciolse d'improvviso.
"Questa è la tua occasione per ricominciare."
"Che...che cosa vuoi dire, Kazuha...?" Domandò la giovane, confusa. La sua mente venne attraversata da uno strano presentimento, che la colpì in pieno petto non appena il compagno di viaggio le appoggiò le mani sulle spalle
"Voglio dire che devi rimanere qui e vivere la tua vita." Proclamò autorevolmente il combattente, serrando di poco, con accortezza,  la presa sulla ragazza.
"Da diverso tempo riflettevo su questa decisione e-"
"No..." sbottò (T/n), voltando il viso di lato, così da evitare quei brillanti occhi color rubino che la studiavano.
"...no, no, no..." ripetè, non volendolo più ascoltare. Scosse la testa, ancora ed ancora, staccandosi con un celere gesto dalla gentile presa del portatore di Anemo. Cercò di allontanarsi, di indietreggiare a piccoli passi, venendo però fermata da quest'ultimo che le afferrò delicatamente i polsi.
"Si, ehi... si, guardami."
La straziante visione di quegli occhi imploranti parve recidere il cuore del samurai errante in miliardi di frammenti. Un sospiro lasciò le sue labbra sottili, andando ad unirsi al soffio dell' adesso crescente vento.
"Neanche a me entusiasma l'idea ma... sai anche tu che questa è la scelta migliore."
"A-allora perché non... resti anche tu? I-io...t-ti prego...-" Insistette nuovamente la più piccola, in un misero e disperato sforzo di farlo desistere.
Kazuha però non aveva alcuna intenzione di cambiare idea, per quanto essa contrastasse i suoi celati desideri. Non avrebbe permesso che anche lei venisse trascinata nell'oblio dai fardelli che l'anima del samurai portava.
"Non preoccuparti, mia piccola (T/n)... anche se è arrivato il momento per le nostre strade di separarsi, ci rincontreremo sicuramente, in qualche angolo del mondo."
Accorciò lentamente le distanze fra i loro volti, fino a che i loro nasi si trovarono a sfiorarsi timidamente.
"Il destino che unisce le persone non è una corda che si recide facilmente..." Concluse Kazuha in un soffio, mentre la sua voce si spegneva dolorosamente tra le sue labbra.
Accarezzò con tocco titubante il viso contratto della ragazza davanti a lui, quasi avendo paura di poterla ferire ulteriormente. I suoi occhi scarlatti, tremanti ed insofferenti, cercarono ostinatamente di fissare l'immagine dei delicati lineamenti di lei, cosicché essa potesse riempire la sua mente con quel dolce ricordo.
E nonostante la giovane (T/n) sentisse il mondo crollarle addosso, lottò con tutte le sue forze pur di non piangere, poiché sapeva che in fondo era giusto così.
Per quanto potesse provare un sentimento tanto forte per quel gentile samurai, era consapevole di dover lasciare andare quell'anima errante affinché potesse trovare la sua vera strada.
"In un altro momento, magari."
Appoggiò un momento la fronte su quella di lui, sollevandosi in punta di piedi.
"Che il vento possa mostrarti la via, Kazuha..." sussurrò la (c/c), socchiudendo i grandi occhi (c/o).
Il samurai si perse un momento a sentire il suono del respiro della ragazza, spezzato ed irregolare.
"Spero che tu possa perdonarmi, un giorno." pregò mentalmente, mentre le lasciava un piccolo, delicato, bacio sul capo.
Si discostò così di qualche passo, guardandola ancora un'ultima volta.
"Abbi cura di te, (T/n)."
Infine si voltò, dandole le spalle e sparì fra gli immensi alberi senza più voltarsi indietro, lasciando solamente la scia della fresca brezza autunnale.
La giovane guerriera rimase ferma lì ad osservarlo, mentre si allontanava a passo marziale verso l'ignoto.
Fece un respiro profondo, poi guardò in alto. E fu proprio in quel momento esatto che la vide cadere, sospinta dalla lieve brezza, posandosi esattamente sulla grande roccia cinerea che capeggiava quell'immenso prato.
Una piccola, e scarlatta, foglia di acero.


Spazio Autrice
Ciao a tutti! Come state? Come stanno andando queste vacanze, il cui spirito natalizio è in pratica inesistente?
Sono tornata con una nuova one shot, questa volta su un altro personaggio di genshin impact, Kazuha. Premetto di non esserne molto sicura, spero però che vi possa piacere ugualmente. Avevo pensato di scrivere di più, ma poi ci ho ripensato, magari potrei scrivere un continuo più avanti. Detto questo! Fatemi sapere cosa ne pensate nei commenti e ci rivediamo in un prossimo capitolo!
                                                                  Ciao!

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