Xiao x Reader (Genshin Impact)

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Richiesta di yum1-sensei , spero ti piaccia!

Era scesa la sera a Liyue e nell'aria vi era una frizzante brezza festosa. Quella notte, per l'appunto, milioni di luci fluttuanti si sarebbero innalzate verso il cielo, confondendosi con la miriade di stelle che lo costellavano.
Lì, al Wangshu Inn, tutto era illuminato anche se poca gente era ormai rimasta nella struttura, a causa del tanto atteso evento.
Una giovane maga dai capelli (c/c), saliva le tortuose e pericolanti scale di legno, cercando di non fare troppo rumore e spezzare quel religioso silenzio che a lei tanto piaceva ascoltare. Si sporse un momento dal varco che portava all'ampio terrazzo, da cui la vista della sfavillante città era splendida. Con un sorriso incantato rimirò tutti quei barlumi luminosi, dentro di se, il celato desiderio di voler partecipare a quel festeggiamento, iniziava a riaffiorare. Poggiò il piede un pochino più avanti, facendo scricchiolare impercettibilmente il pavimento fibroso.
"Chi è là?" Una voce profonda rimbombò nell'aria, facendo sussultare la ragazza che pensava di essere sola. Lentamente e con cautela, lei avanzò, uscendo fuori.
Si voltò leggermente di lato dove ,appoggiato al muro rossastro, un ragazzo dai capelli scuri la osservava, i suoi occhi ambrati brillavano nell'ombra. La ragazza emise un sospiro di sollievo.
"Xiao! Sei tu... Pensavo che..."
"Pensavi che stessi dormendo? Non hai rispetto per i modi degli adepti." Commentò freddamente il guardiano, emergendo dal buio quietamente.
La maga non sembrò dare molto peso alle sue parole, avvicinandosi alla balaustra composta da pannelli chiari ed appoggiandosi prudentemente ad essa.
Un soffio lasciò le sue labbra rosee, i suoi occhi (c/o) miravano lontano, persi nei colori e nei giochi di luci che quella sera aveva da offrire. Voleva davvero farci un salto, a quell'evento, a cui aveva sempre desiderato andare, sin da quando lo aveva notato per la prima volta. C'era qualcosa che la affascinava, sentiva un senso di curiosità che la spingeva a volerci andare. Si voltò un attimo a guardare il vigilante, di sottecchi. In cuor suo, sperava davvero che il ragazzo non si fosse rintanato da qualche parte, chiudendosi nella sua solitudine. Era ormai da un po' che i due si trovavano a viaggiare insieme, passando parecchio tempo uno accanto all'altra e la giovane (c/c) si era davvero affezionata molto, forse troppo, al guardiano dagli occhi ambrati. La presenza di lui, inoltre, aumentava costantemente quella sensazione di interesse, fino a farla quasi scoppiare. In realtà, infatti, lei non desiderava altro se non andare a quel festival insieme al corvino.
"Xiao, ti piacerebbe accompagnarmi lì...?" Chiese un po' agitata la ragazza, puntando l'indice tremolante verso la città portuale.
"Il Rito della Lanterna? Hmph. Il periodo in cui gli umani gettano in mare la loro spazzatura luminosa è tornato... quanto infantile."
La giovane mise il broncio, guardando in basso con un pizzico di delusione, vanamente represso, negli occhi (c/o). L'adepto la osservò di sottecchi, sospirando alla vista della ragazza in quello stato.
"Ma... se insisti... Andrò con te."
Il volto di lei si illuminò, incominciando a muoversi, spostando il peso da un piede all'altro, per evitare di saltellare come uno Slime dalla gioia.
Senza aspettare troppo, fece un balzo verso l'ascensore dalla forma particolare della locanda, seguita a ruota dal giovane guardiano, che sbuffava apaticamente.
"Ti... ti ringrazio per, ecco, venire insieme a me." Disse la ragazza con un sorriso, mentre scendevano dalla cabina di legno e si dirigevano verso il sentiero. Il corvino la guardò un momento, poi tornò a tenere lo sguardo fisso davanti a se.
"Sono disposto a proteggerti. Ma non pensare di avvicinarti a me e stai alla larga dalla mia strada, o l'unica cosa che ti aspetta sarà il pentimento."
La (c/c) fece una risatina divertita, ormai abituata al carattere schivo del giovane, e questo gesto lasciò molto indispettito quest'ultimo, che accelerò il passo radicalmente.
"No, dai, Xiao aspettami! Stavo solo scherzando!"
La ragazza incominciò a corrergli dietro, lungo il sentiero chiaro, chiamandolo per nome e maledendolo per il suo essere così rapido. Dopo qualche minuto lei si arrese, rallentando il passo e riprendendo fiato.
"È veramente cocciuto." Pensò davvero contrariata (T/n), scuotendo la testa.
Intanto, qualche metro più avanti, il giovane guerriero camminava imperterrito, lanciando furtivamente delle veloci occhiate alla ragazza dietro di lui.
"Guarda tu in che situazione mi sono cacciato, di nuovo."
Da quando lei era entrata nella sua vita, niente era più stato lo stesso. Le sue giornate monotone, la sua solitudine, il suo silenzio... era tutto finito. Era come andare sulle montagne russe, ogni giorno era diverso uno dall'altro. E in fondo, questo non gli dispiaceva affatto.
Il corvino piantò i piedi a terra, bloccandosi di colpo.
"Ah, finalmente ti sei fermato eh! Perc-"
La ragazza si ammutolì, non appena vide davanti a se l'entrata della città portuale. Oltre il varco, vi era tutto un'altro mondo. Una miriade di luci calde e colorate fluttuavano dovunque, un flusso incredibile di gente accorreva da tutti i lati per vedere lo spettacolo di luci.
"Woah..." Sussurrò meravigliata, con gli occhi sbarrati. Con uno scatto repentino oltrepassò il giovane adepto, addentrandosi all'interno della città luminosa.

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