Camilo Madrigal x Reader (Encanto)

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Richiesta di Mary4ft0n , spero ti piaccia!

Era una mattina come tante, lì ad Encanto, ma il sole non era mai stato così splendente, brillante e radioso nel cielo di cobalto. Per le stradine del colorato villaggio era già cominciato il viavai che lo caratterizzava, allegro e vivace come al solito. La grande piazza era gremita di persone, che si salutavano e si sorridevano fra loro affettuosamente, come se fossero tutti una grande famiglia.
E, proprio in mezzo alla fitta folla, si destreggiava con grande abilità il giovane Camilo, componente della magica famiglia Madrigal.
Diede frettolosamente il buongiorno ad alcuni abitanti, mutando il suo aspetto con rapidità in base a chi aveva davanti. Purtroppo, però, non si soffermò a lungo: aveva un impegno tanto importante da non poter essere ritardato.
Il ragazzo dai capelli mori si fece strada nella piccole viuzze del villaggio, poi si addentrò velocemente nella foresta che lo circondava ed ancora attraversò la grande montagna ormai recisa in due metà.
Non ci volle molto affinché arrivasse al grande lago che vi si trovava oltre e proprio lì, sulla riva, una ragazza dai capelli (c/c) passeggiava, per ingannare l'attesa.
"Hola!" Il giovane salutò allegro, attirando l'attenzione di lei, che si voltò di scatto.
"Ehi Camilo!"
La più piccola esclamò in risposta, mentre con gli occhi seguiva attentamente i movimenti dell'amico, in avvicinamento.
"Estás hermosa, (T/s)."
Il giovane Madrigal le prese delicatamente la mano, lasciandole un bacio con il suo solito atteggiamento enfatico. La (c/c) gli sorrise, in un gesto di intesa, e, reggendo il suo gioco, si portò la mano libera sul cuore e fece un inchino, in un ringraziamento.
"E a me, invece, non dici nulla?" Chiese spavaldo nel momento esatto in cui mutò il suo aspetto, prendendo le sembianze dell'aitante fidanzato di sua sorella Dolores. Mise in mostra i possenti muscoli mentre, con fare beffardo, indirizzava alla più piccola finti baci, storcendo ridicolmente le labbra. La ragazza, però, non si fece impressionare, lanciandogli anzi uno sguardo alquanto arguto.
"Si si, muy guapo..."
Lei si accostò all'amico e gli diede un veloce buffetto sulla guancia, facendolo tornare alla sua forma originaria.
"Non è molto carino da parte tua, (T/s)." Commentò il moro, incrociando le braccia e mettendo il broncio, fingendosi offeso. Poi si affiancò alla (c/c), posando il braccio intorno alle spalle della ragazza con un gesto teatrale.
"Sei in ritardo, Camilo."
"Che c'è, sentivi già la mia mancanza?" Ammiccò il ragazzo, avvicinandola a se.
"Neanche per sogno!" Replicò (T/n), alzando istintivamente il tono di voce. Con che coraggio poteva dire una cosa del genere, quello sfacciato di un Madrigal?
Sentì le guance iniziare a bruciare ed istintivamente nascose il viso, voltandolo da un'altra parte.
"Oh dai, non c'è bisogno di fare la timida..."
Il moro non demorse, piantandosi poi saldamente proprio di fronte a lei.
"Ma che stai dicendo?! Io non-"
"Non preoccuparti, mi corazón, non lo dirò a nessuno..."
Il ragazzo la incalzò di nuovo, una nota maliziosa nella sua voce ed un piccolo ghigno beffardo sul suo viso.
"Camilo Madrigal, giuro che se continui ti faccio finire dritto dentro il lago!" Sbraitò esasperata lei, puntandogli il dito contro con aria minacciosa.
Il giovane portò allora le mani verso l'alto, in segno di resa, mentre sul suo volto faceva capolino un piccolo sorrisetto.
"Perdón, perdón...!"
La (c/c) sospirò sconsolata, scuotendo la testa in rassegnazione. Per quanti sforzi avesse fatto, sin da quando erano piccoli, era sempre stato tutto inutile con quel ragazzo. Non avrebbe mai smesso di infastidirla, questo era chiaro anche se, a dir la verità, ciò non dispiaceva affatto alla giovane (T/n).
Lentamente si sedette sul prato smeraldino, rannicchiando le gambe al petto. Appoggiò la testa sulle ginocchia e lasciò che un nuovo sospiro lasciasse le sue labbra, mentre con gli occhi rimirava il movimento calmo e armonioso dell'acqua limpida.
"Ahy, mi niña, non fare così..."
Il moro si avvicinò subito a lei, arrivando quasi ad un palmo dal suo viso.
"Mira...hai questa espressione!" Esclamò lui, indicandosi il volto, che adesso aveva nuovamente cambiato forma in modo tale da divenire l'esatta copia di quello della giovane (T/n). Portò poi i due indici ai lati della bocca, abbassandone i lembi, simulando così un'espressione buffamente 'triste'.
Una risatina lasciò le labbra rosee di lei, i suoi occhi (c/o) iniziarono a luccicare divertiti. Alla sola vista del bagliore che aveva preso a brillare in essi, il giovane Madrigal sorrise soddisfatto. Vedere l'amica d'infanzia star bene per merito suo, anche solo in piccola parte, lo rendeva particolarmente tanto felice.
E per quanto potesse fingere di non saperlo, era perfettamente conscio che quel sentimento non era semplice altruismo, o pura empatia.
Non aveva mai provato una sensazione del genere e di certo non aveva idea di come affrontarla. Ora, anzi, si sentiva quasi in colpa per essersi preso gioco di Isabela. Quasi.
"Così va meglio."
Camilo avvicinò la mano al viso di lei, portandole delicatamente una ciocca dei suoi capelli (c/c) dietro all'orecchio.
"Ti ringrazio... però, preferirei di gran lunga parlare con Camilo, non con l'intero villaggio di Encanto." Rispose la più piccola incitandolo con gli occhi, dolcemente.
Il ragazzo, al solo udire quelle parole, rimase a dir poco sorpreso. Una strana sensazione gli attanagliò il petto, congelando all'istante la miriade di pensieri che avevano cominciato ad affollarsi nella sua mente, come fossero in balia di una tempesta.
"Oh."
Riuscì solamente a mormorare il giovane Madrigal, appena ritornato in se a tutti gli effetti. La sua reazione però, decisamente strana da parte sua, fece allarmare l'amica d'infanzia, non poco. Non lo aveva mai visto, in tutti quegli anni passati assieme, comportarsi in quel modo e ciò non le piaceva affatto.
"Ho...detto qualcosa di male?" Domandò la (c/c) aggrottando le sopracciglia, con aria preoccupata.
"No no, anzi..."
Il moro socchiuse gli occhi, rimanendo per un momento in silenzio.
(T/n) lo osservò di nascosto, chiuso in quella sua seria espressione, e aspettò quietamente, senza fare alcun rumore.
"Nessuno mi aveva mai chiesto una cosa del genere." Dichiarò Camilo alzando il volto verso il cielo, per un attimo. La più piccola era ancora più confusa.
"Essere solo...me."
La sua frase riecheggiò limpida nella piccola valle fino a svanire, lasciando il posto ad un tombale silenzio.
"Beh, sai cosa...? Non sanno cosa si perdono!"Esclamò la (c/c) all'improvviso, con tono deciso, lasciando il più grande alquanto stupito.
"È così!" Ribadì ancora, scuotendo i pugni in aria.
"Ok, è vero che sai essere veramente taaaaanto insopportabile, ma... uh?"
(T/n) si bloccò immediatamente.
Il giovane Madrigal, infatti, aveva incominciato a ridere, sinceramente felice, e non sembrava aver intenzione di smettere. L'espressione della ragazza, assorta e completamente infervorata nel suo discorso, per lui era a dir poco esilarante. D'altra parte era davvero contento e grato di essere lì insieme a lei e di averla sempre accanto. Avrebbe fatto in modo che anche in futuro fosse così. Era solo questione di tempo.
"Oppure di un attimo."
La ragazza dagli occhi (c/o), invece, arrossì fino alla punta delle orecchie, in un misto di profondo imbarazzo e crescente rabbia.
"Sul serio, Camilo?!" Protestò lei guardandolo dritto negli occhi smeraldini con durezza.
"Sei sempre il solito!!! Io stavo facendo un discorso serio e tu-"
La giovane venne nuovamente interrotta, questa volta però fu per causa di un gesto a dir poco inaspettato. Il moro aveva velocemente appoggiato le labbra su quelle di lei, con molta delicatezza.
"Gracias, mi amor." Sussurrò Camilo al suo orecchio, prima di rimettersi finalmente in piedi. L'amica divenne ancora più rossa in viso,  per quanto fosse possibile. Sgranò gli occhi e, con mano tremante, si sfiorò la bocca, sconvolta.
"T-tu..."
"Beh, credevo di essere io il mutaforma, invece sei tu quella che assomiglia ad un pomodoro."
La schernì il giovane Madrigal, scrutandola piuttosto soddisfatto. Bastò questo perché la (c/c) si riprendesse e si affiancasse a lui, in pochi secondi.
"Piantala!" Lo rimproverò lei scocciata, ma un minuscolo sorrisetto fece capolino sul suo viso, tradendola.
Il moro le afferrò la mano, stringendo piano la presa ed insieme si allontanarono dall'immenso lago, immergendosi nella foresta.
"Stai tranquilla, (T/s), nessuno saprà che hai un gran debole per me." La provocò ancora lui.
"Ti piacerebbe...! Penso proprio che sia il contrario, Madrigal." Ribattè pungente lei.
"Verdadero."

*********
*hic*
"Io lo so!"

Spazio Autrice
Ciao a tutti! Come state?
Allora premetto che il mio spagnolo è taaaaaanto limitato, non avendolo tra l'altro mai studiato ne a scuola ne al di fuori di essa, quindi se ci dovesse essere qualche errore fatemelo assolutamente sapere, così da poterlo aggiustare!
Comunque ho amato, e dico amato, Encanto alla follia! Tra l'altro Camilo è uno dei miei personaggi preferiti quindi mi è piaciuto parecchio scrivere questo capitolo e spero anche a voi.
Qual'è il personaggio che vi è piaciuto di più in Encanto? Sono curiosa, fatemelo sapere nei commenti!
Ci vediamo nel prossimo capitolo!
                                                             Ciao!

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