CAPITOLO 31

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11 febbraio 1964, Bologna
John
Stanotte non ho dormito molto, il pensiero che Asia possa essersi innamorata di nuovo di Evan non mi lascia pace. Lei deve fare quello che si sente, però lui la farebbe solo soffrire visti gl ultimi avvenimenti. Decido di provare a smettere di farmi paranoie e mi alzo dal letto, mia moglie sta ancora dormendo ma, muovendosi nel sonno, si è tirata giù la coperta. Così, dopo averla ricoperta ed averle lasciato un bacio sulla fronte, scendo al piano di sotto per preparare la colazione. Dopo poco vedo scendere mio figlio che mi guarda con un'espressione confusa. "Buongiorno!" gli dico sorridente. Non mi arriva, però, una sua risposta, così lo prendo in braccio e gli chiedo "c'è qualcosa che non va?" "Ma tu e la mamma non vi amate più?" questa domanda mi lascia un pò perplesso. Perché mi ha chiesto una cosa del genere? "Certo che no tesoro, come mai pensi questo?" Evan in tutta risposta alza le spalle ed io lo lascio andarsi a sedere sul divano mentre io gli porto il suo latte. Dopo qualche minuto, ci raggiunge anche Asia "Ciao" sorride ad entrambi. "Mamma!" le va incontro il bambino e lei gli accarezza la testa. "Amore, ti ho preparato il caffè" la informo e lei annuisce.
Dopo aver accompagnato Evan a scuola, sto accompagnando Asia all'università e così decido di parlarle di ciò che è successo stamattina. "Non so veramente perché lo abbia detto, anche perché non è vero" mi dice lei in tono confuso ed io annuisco, dandole ragione. "Siamo arrivati" la avviso e lei, dopo avermi salutato, si dirige verso l'istituto.
Oggi al lavoro è arrivata una nuova ragazza e mi hanno affidato il compito di farle da "cicerone" per i primi giorni. Non appena la vedo, vado verso di lei e mi presento. "Ciao piacere, io sono John"
"Ciao, Kate" mi sorride lei. "È il diminutivo di...?" le chiedo. "Di un nome che i miei genitori mi hanno dato e che io non sopporto" mi risponde lei ridendo ed inevitabilmente rido anch'io. Mi sta già simpatica questa Kate.
Dopo averle fatto fare il "giro turistico" del luogo dove lavoro ed averle spiegato le regole che il nostro capo esige che siano rispettate, la accompagno alla sua postazione. "Per qualsiasi cosa io sono a tua disposizione" le sorrido e lei annuisce ringraziandomi. È veramente molto carina, ha due occhi marroni, capelli scuri, alta ma non troppo ed ha un bellissimo fisico. Mi distolgo dai miei pensieri ed inizio a lavorare.
Alla pausa pranzo vado a sedermi al tavolo dove di solito stiamo io ed il mio collega, purtroppo in questi giorni è malato e non potrà esserci. Vedo però Kate raggiungermi e sedersi di fronte a me "Hey" mi saluta sfoggiando il suo sorriso ed io ricambio il saluto. Beh, fortunatamente mi sono trovato comunque qualcuno che mi faccia compagnia. "Come sta andando il tuo primo giorno?" le chiedo per fare un pò di conversazione. "Tutto sommato bene grazie, sono tutti molto gentili qui" mi risponde. "Mi fa piacere." noto che Kate, nonostante io abbia distolto lo sguardo da lei per incominciare a mangiare, continua a guardarmi. "Hai bisogno di qualcosa?" domando gentilmente. "Sei veramente molto carino, sai?" mi risponde ed io rimango senza parole per qualche secondo. "Ehm, ok... Grazie" tento di dire una frase di senso compiuto ma non ci riesco, questa sua affermazione mi ha spiazzato e sinceramente non me l'aspettavo. "Scusami, non volevo metterti a disagio" si scusa lei con uno sguardo triste. "Non lo hai fatto" le sorrido rassicurandola.
Passiamo tutta l'ora a parlare ed è veramente una ragazza interessante. Ho scoperto che abita nel mio stesso quartiere e che abbiamo la stessa età. Mi ha raccontato che è stata lasciata da poco dal suo ragazzo con cui ha avuto una lunga relazione, ma che nell'ultimo anno è stato pieno di alti e bassi. Purtroppo momentaneamente non ha la macchina dato che è in riparazione, il suo ex ha deciso di farle un brutto scherzo rigandogliela. Io le racconto di avere un figlio ed una moglie per cui impazzisco, e lei mi ascolta con attenzione. "Purtroppo dobbiamo tornare a lavorare" sbuffa lei ed io scoppio a ridere. "Ci vediamo all'uscita?" le chiedo. "Ci vediamo all'uscita" conferma lei ed io mi dirigo verso il mio ufficio.
Dopo 3 ore è ormai arrivata l'ora di tornare a casa e, mentre io sono immerso nei documenti per finire le ultime cose, sento la porta aprirsi ed io alzo lo sguardo notando che è Kate. "Hey, dato che abitiamo praticamente vicinissimi mi chiedevo se..." incomincia a parlare lei ma poi si ferma. "Dai, vieni con me. Ti accompagno io a casa" le rispondo prima che possa finire la frase e mi alzo prendendo la giacca. "Grazie mille, purtroppo la ragazza con cui sono venuta stamattina è dovuta uscire prima per una visita" mi spiega un pò a disagio. "Tranquilla, per me non è un disturbo, davvero." tento di farla calmare e lei mi regala un sorriso timido.
Parliamo del più e del meno e dopo una ventina di minuti siamo a casa di Kate. "Madame, siamo arrivati a destinazione"
"Grazie, grazie davvero"
"Figurati, per me è stato un piacere"
La vedo avvicinarsi a me e, quando noto che è molto vicina capisco cosa vuole fare, così mi sposto. "Scusa, ma non posso. Io sono veramente innamorato di mia moglie e..." le dico ma lei mi ferma. "No tranquillo, anzi scusa io. Non avrei dovuto" e, non appena Kate scende dalla macchina, la guardo entrare in casa e penso a quanto sia stata strana questa situazione. Quando non vedo più la figura della mia nuova collega, decido di ritornare a casa.
Asia
Sono tornata a casa da poco, sono stata a prendere Evan a scuola ed è stato un disastro. Tutte le madri dei compagni di mio figlio mi guardavano e sussurravano fra loro, come se avessero visto un alieno. Mentre Evan fa merenda, finalmente arriva John. Ho veramente tanto bisogno di lui in questo momento. Vado verso di lui e lo abbraccio. "Hey" ricambia lui l'abbraccio accarezzandomi la schiena. "Che succede?" chiede in tono preoccupato ed io gli racconto quello che è successo. Lui mi fa sedere sul divano, mi va a prendere un bicchiere d'acqua ed intanto saluta anche nostro figlio, poi si siede vicino a me. "Ascoltami amore stai tranquilla okay? Evidentemente hanno una vita così noiosa da non riuscire farsi gli affari loro. Fidati di me, fra qualche giorno si saranno tutti dimenticati di questa storia." sono semplici parole, ma mi ha davvero tirata su di morale. Istintivamente lo bacio, è un modo per ringraziarlo e per fargli capire quanto mi è mancato in questi giorni in cui non ci sono stata. Spero veramente che fra noi, da adesso in poi, vada sempre tutto bene.

I'll Never Love AgainМесто, где живут истории. Откройте их для себя