CAPITOLO 33

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20 febbraio 1964, Bologna
Evan
È sera, sono più o meno le 9 ed io sono già in camera mia. Sto guardando fuori dalla finestra. Mi rilassa molto, se devi pensare a qualcosa o semplicemente non ho nulla da fare mi siedo sulla mia bellissima poltrona rossa ed osservo quello che c'è fuori. In realtà, in quest'ultimo periodo lo faccio più spesso del solito, credo che sia giustificabile però, stanno succedendo cose abbastanza particolari ultimamente.
Dopo qualche minuto vedo arrivare mio fratello. Si siede accanto a me e passiamo qualche attimo senza dire niente. "Hai bisogno di qualcosa?" rompo il silenzio io. "In realtà mi interessa sapere come stai, ma devi rispondermi sinceramente. So che è un periodo molto strano per te, tra la scoperta scioccante di papà e quant'altro non oso immaginare che cosa stia frullando nel tuo cervello in questo momento" mi dice Chris ed io sospiro solamente, non sapendo che cosa dire. Passiamo un altro pò di tempo in silenzio. "Sai" inizia a parlare lui. "C'è una cosa che non ho mai raccontato a nessuno, nemmeno a Dafne" la cosa si fa avvincente. Mio fratello ha un segreto? Non me l'aspettavo. "E di che cosa si tratta?" chiedo con molta curiosità. "Un pò di anni fa, nel periodo in cui tu ed Asia stavate insieme..." a questa frase mi incupisco e lui lo nota. "Scusami. Comunque dicevo, in quegli anni mi vedevo con una ragazza. È stata il mio primo amore. Passavamo tantissimo tempo insieme, io ero molto innamorato e lei pure." Chris si ferma ed io sono scioccato, come mai questo silenzio riguardo a questa faccenda? Non penso ci sia niente di male. "Ci siamo conosciuti quell'estate. Io ero al bar ad aspettare i miei amici e lei, invece, era ad un tavolino non molto distante dal mio. Era sola. Non potei fare a meno di notare i suoi lunghi capelli scuri, tali e quali ad i suoi occhi. Aveva una bellezza mediterranea." Sinceramente non capisco perché parla di lei al passato, ma non dico nulla e lo lascio continuare il suo discorso. "I miei amici, per vari motivi, erano tutti in ritardo così presi coraggio e decisi di andare a scambiare due parole con questa ragazza. Mi disse il suo nome: Benedetta. E si, se devo essere onesto, aveva proprio la faccia da Benedetta!" una piccola risata. "Parlammo per un pò di tempo, finché non arrivarono i miei amici. Ci lasciammo con la promessa di vederci il giorno dopo. Inutile dire che, come passavano i giorni, io mi innamoravo sempre di più di lei. Ci continuammo a frequentare ma un giorno non la vidi più." Chris si ferma un'altra volta e vedo che i suoi occhi si stanno facendo lucidi. "Che cosa è successo?" gli domando. "La aspettai per più di un'ora, così decidi di andare a casa sua. Mi aprì la madre e la notizia che mi diede mi sconvolse parecchio. Benedetta non c'era più, purtroppo era malata da molto tempo ma non me ne aveva mai parlato. Quel giorno, ricordo che mi chiusi in camera e non ne volli sapere di nessuno." Non me l'aspettavo. Sono sempre stato abituato a vedere mio fratello come quello forte che non ha paura di niente, che non piange mai. Ed invece è del tutto sbagliato, non è detto che anche le persone più forti non piangono e non soffrono come noi più "deboli". Abbraccio Chris e gli sussurro un "ti voglio bene". "Non capisco però, perché me lo racconti solo adesso?" sono davvero molto curioso, lo so. "Ti ho raccontato questa storia solo ora perché innanzitutto non me la sentivo di parlarne, ma sopratutto perché voglio farti capire che devi lottare per le cose che vuoi finché ci sono. Io lo so che ti sembra impossibile, che questo è un periodo strano ma..." lo interrompo. "Sei il miglior fratello che potessi desiderare, davvero" gli sorrido rassicurandolo. Ho capito le sue intenzioni ed è stata un'azione molto bella la sua. Se c'è una cosa che ho capito è che, vada come vada, sono veramente fortunato ad avere un fratello come lui.

I'll Never Love AgainWhere stories live. Discover now