CAPITOLO 10

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Bologna, 11 dicembre 1956
Asia
È primo pomeriggio e, dopo aver aiutato mia madre a mettere in ordine le cose per il pranzo, mi sono letteralmente buttata sul divano ad ascoltare un po’ di musica alla radio. Mentre sono nel pieno del rilassamento, sento bussare alla porta e mia madre che mi urla di andare ad aprire dato che lei è occupata. Sorrido mentre vado ad aprire, convinta che sia John, ma il sorriso mi scompare non appena vedo chi si è presentato a casa mia.
Evan
Ho deciso di seguire il consiglio di mio fratello e di spiegare tutto quanto ad Asia, cosi mi sono fatto coraggio e sono venuto a casa sua. Lei, però, non sembra contenta di vedermi. Ma come biasimarla? Chissà quanto sta soffrendo. Lei mi lascia entrare e, dopo aver detto a sua madre della mia presenza nella loro casa, andiamo in camera. Asia si siede sul letto e mi invita a fare lo stesso. È arrivato il momento di dirle la verità, se lo merita. Prendo una grandissima boccata d’aria e, finalmente, mi decido a parlare.
Asia
Guardo Evan con un’espressione curiosa, ho veramente tanta voglia di sapere tutto quanto. Ma lo farà? Ometterà qualche parte? Mi mentirà? “Ascoltami, amore …” incomincia, ma lo fermo subito. “Non chiamarmi cosi” gli dico fredda. Lui annuisce tristemente e continua a parlare. “Dopo che ci siamo visti l’ultima volta io sono tornato a casa e, dopo una lunga ramanzina da parte dei miei genitori, mia madre decide di andare a dormire, facendo rimanere me e mio padre da soli. Lui inizia a parlarmi con una calma assurda, dicendo cose altrettanto assurde.” Ad un certo punto si ferma. “Che cosa, Evan?” lo incito a parlare, ho bisogno di sapere la verità. Dopo qualche attimo di silenzio, lui continua. “Per farla breve, ha detto di volerci separare a tutti costi e che la nostra relazione non poteva continuare. È per questo che mi hai visto in compagnia di quella ragazza al parco, si chiama Amanda ed è mia cugina.” Io lo guardo incredula, non sapendo cosa dire. Lui lo ha veramente assecondato? “Perché non me lo hai detto prima?” è l’unica cosa che riesco a dire. “Non potevo dirtelo, anche adesso sto rischiando molto. Se mio padre scopre che sono qua e che tu ora lo sai …” Evan non riesce a finire di parlare perché viene bloccato dall’entrata in scena di John. Quest’ultimo non gli lascia neanche un secondo per spiegare che gli urla “Vattene!” “Ma io …” incomincia Evan “ho detto di andartene” ribatte John. E cosi Evan se ne va, ed io decido di regalare un sorriso all’unica persona che davvero in questo periodo mi rende felice veramente.
Evan
Stavo per dire la parte più importante ad Asia ma, ovviamente, quello stronzo biondo ha dovuto interrompere tutto quanto. E, guarda caso, Asia non ha interferito. Cosi, con un nodo enorme alla gola, decido di obbedire all’ordine ed esco dalla casa, con il cuore sempre più spezzato.

I'll Never Love AgainOnde histórias criam vida. Descubra agora