My Mr Black

Prologo

Buonasera e buon inizio lettura❤️
Aspetto con ansia i vostri commenti e la vostra compagnia nei prossimi numerosi capitoli 😘

Evelyn

5 anni fa

" ma questo aeroporto è gigantesco" dico mentre mi guardo intorno stupita, vivo fin da bambina qui  e non sono mai stata in aeroporto in ventinque anni di vita, non abbiamo mai fatto viaggi di famiglia e l'ultimo risale a quando avevo quattro anni che andai al funerale di una zia di mia madre a Londra, ma non mi ricordavo un aeroporto cosi grande.
Sono figlia unica e la cosa mi è sempre pesata, ho sempre voluto un fratello o una sorella con cui giocare o semplicemente poter ridere e parlare ma è già tanto se sono nata io.
I miei genitori erano una coppia strana, se coppia si poteva definire.
Mia madre è una donna dolce e una grandissima lavoratrice, è una bibliotecaria e le voglio un bene infinito.
Mio padre è lo stronzo che ci ha abbandonate appena ha saputo della mia esistenza, o meglio ha cercato di uccidere mia madre e me una sera che era ubriaco e strafatto di crack .
Lo amava e aveva provato a farlo diventare un uomo responsabile, ma lui aveva le sue idee sulla vita ed era molto possessivo, credeva tanto nel suo amore tanto da rinunciare al rapporto con i suoi genitori, i miei nonni.
La voleva tutta per sé, e quando scoprí che a mesi sarebbe diventato padre aveva cercato di convincere mia madre di abortire, ma lei per la prima volta aveva scelto qualcuno che non fosse lui.
Non era la risposta che avrebbe voluto sentire e qualche sera più tardi cercò di pugnalare mia madre al grembo con un coltello da cucina, ma per fortuna nonostante le ferite mia mamma era riuscita a scappare in strada e chiedere aiuto e cosi quel bastardo è stato rinchiuso in prigione dove sta scontando quarant'anni di carcere.
È stato accusato di tentato omicidio ma anche di un omicidio di qualche anno prima dei suoi genitori, aveva confessato sotto gli effetti della droga.
Mia madre Ruth non avrebbe voluto mai parlarmi di mio padre, ma a scuola e in particolare alle recite lo cercavo, perché vedevo i miei compagni e lei mi disse solamente che aveva fatto molte cose brutte e che quando fossi stata più grande mi avrebbe raccontato tutto e che non avrei mai dovuto avere bisogno di lui che lei sarebbe stata un genitore completo, e così è stato.
A sedici anni avevo decido di sapere tutto, e rimasi sconcertata nel vedere nell'uomo che sarebbe stato mio padre era mostro senza cuore e avido. Mia madre non aveva fatto detto delle bugie.
Si è rimboccata fin da subito le maniche e mi ha cresciuta molto bene, mi sono laureata in letterature straniere ma trovare lavoro è stato difficile tanto che faccio dei lavoretti per tamponare come babysitter o nella biblioteca dove lavora mia madre.
Per fortuna sono riuscita a trovarmi un piccolo appartamento con le mie poche finanze ma è il primo passo verso l'indipendenza, anche se mia madre vive a tre isolati da me cosi spesso passiamo del tempo insieme.
Non schifo la mia vita, avrei solo voluto che mia madre avesse avuto una bella vita e con qualcuno che l'amasse davvero.
" tesoro hai messo tutto in valigia?" mi chiede mia madre mentre controlla i tabelloni con i voli per Bora Bora come se dovesse uscire da un momento all'altro, ma mancano ancora tre ore al volo e mi sto sentendo male!
" si tranquilla" le dico abbracciandola
" il mio passerotto sta per spiccare il volo" dice con la voce commossa e i suoi occhioni lucidi
" è tutto merito tuo... Ma saranno solo tre settimane" le dico cercando di infonderle forza
" quando ho sentito il tuo nome ti giuro mi sono emozionata più di quando ti sei laureata"  scoppio a ridere ed effettivamente sono rimasta sorpresa anche io, ho partecipato a quel concorso alla radio per puro caso, dovevi chiamare il numero da loro indicato e dire il tuo nome cognome e il numero di telefono, e sperare che la sorte scegliesse il tuo nome.
Il vincitore sarebbe stato chiamato in diretta e avrebbe vinto un viaggio su meravigliose spiagge sabbiose e acque blu e verdi, insomma il paradiso.
Quando il mio cellulare era squillato pensavo fosse una mamma che aveva bisogno di un mio servizio ma al contrario era la conduttrice radio che mi aveva comunicato di aver vinto il famoso viaggetto e che sarei partita il mese successivo e che mi avrebbero mandato il tutto a casa per organizzarmi al meglio
" vado un attimo al bagno e torno okay?" le chiedo mentre mi allontano e la vedo che si guarda intorno come se potessero rubarmi la valigia o chissà che altro.
Uso la scusa del bagno per sciacquarmi il viso e calmarmi, è il mio primo viaggio da sola e sono molto emozionata, non vedo l'ora di prendermi tanto sole e fare le immersioni e vedere i tesori del mare.
Mi guardo nello specchio e mi rendo conto che ho fatto bene a truccarmi poco, sicuramente piangerò nel salutare mia madre perché non abbiamo passato un istante da sole.
Ripasso velocemente il mascara sulle mie folte ciglia che racchiudono occhi color caffè e sistemo i miei lunghi capelli neri dietro le spalle che ho accuratamente piastrato questa mattina all'alba che incornciano il mio viso dalla pelle olivastra.
Sono grata di non aver preso niente da mio padre, credo che se mai mi avesse accettata avrebbe supposto che non ero figlia sua ma di qualcun altro.
Torno nell'immensa sala d'aspetto e sento che hanno aperto i check in per i voli che partiranno tra qualche ora incluso il mio, così dopo aver abbracciato a lungo mia madre e averle promesso foto e telefonate mi dirigo verso gli addetti ai controlli e poco dopo mentre la mia valigia viene portata via con le altre mi siedo su una panca ad aspettare l'arrivo della chiamata al gate per l'imbarco.
Sfoglio una locandina del villaggio dove alloggeró e continuo a pensare che se non avessi vinto questo viaggio non sarebbero bastate tre vite per pagarmi tutto quanto, non vedo l'ora di allargare le mie conoscenze che sono limitate a New York e per la prima volta nella mia vita non pensare a niente sennon dopo un sacco di anni a me stessa.

Vi lascio la foto a cui mi sono ispirata per Evelyn ❤️