<<cosa?!>> esclamò Carlotta alzandosi, rischiando quasi di far cadere e sbattere la testa al manico del divanetto in legno ad Albe.

<<si, per tutti quelli che stanno in sfida o che non hanno la maglia come me, devono preparare le valige, perché così se non entriamo ce ne andiamo subito, senza perdere tempo a fare la valigia>> spiegò il cantante.

La castana annuì risedendosi, anche se palesemente scossa.

Mi alzai, anche se molto agitato. La paura di non riuscire a restare abbastanza qui era terribilmente forte e mi stava distruggendo.

Pov's Carlotta
<<si, è vero.  Scusatemi un attimo>> dissi frettolosamente. Dovevo parlare con Matt, ballerino che avevo appena visto uscire velocemente dalla sua stanza.

<<Mattias tu sei forte. Nulla da togliere a Gianmarco, ma per me tu hai la vittoria di questa sfida più che assicurata, quindi stai tranquillo>> lo confortai, mentre lui si limitò a stringermi più forte a sé.

Aveva appena avuto un crollo emotivo, finendo infine in lacrime. Era comprensibile, l'ansia era aumentata notevolmente e nessuno sarebbe riuscita a gestirla senza sfogarsi un secondo.

Entrai in sala 6, nonché sala dove quotidianamente svolgevo le mie lezioni.

<<buongiorno>> dissi stranita. Per tutta la settimana la professionista che mi aveva seguito nella esecuzione delle coreografie era Elena, però sta volta in sala ci trovai Matt e la maestra Peparini.

<<buongiorno Carlotta>> mi salutò la maestra.

<<ciao Lola>> sussurrò Matt. Esso l'avevo visto a lezione di classico, ma dopo di essa avevo avuto un'ora libera, perciò non avevo visto il ballerino per una bella ora abbondante.

<<ti chiederai come mai non c'è Elena qui per continuare a vedere e perfezionare le tue coreografie, dico bene?>> mi chiese, mentre io in risposta mi limitai ad annuire.

<<bene io sono qui, insieme a Matt, da più di un'ora. So che avete stretto una bella amicizia e vorrei che tu mi aiutassi a tirarlo su di morale, essendo che la sfida si avvicina e lui mi sembra molto ma molto agitato>> mi spiegò. Il mio sguardo, appena la Peparini concluse la sua spiegazione, cadde immediatamente sul ballerino di Hip Hop.

Lo scrutai attentamente prima di sedermi per terra e prendere parola.

<<lo so che le sfide mettono paura, te lo dice una che ha dovuto affrontare molti imprevisti nella propria vita. Ma se io sono qui è perché non ho mai abbandonato la speranza di arrivare lontano, di realizzare il mio sogno. Allora spiegami perché se io non ho mai rinunciato, adesso devi farlo tu?>> dissi guardandolo negli occhi per tutta la durata del mio mini discorso.

<<perché io...vedi, cioè vedete...io non mi sento proprio all'altezza. Per me è ancora inverosimile star qua>> mi rispose.

<<Matt, tu meriti tanto. Sei bravo, riesci a trasmettere e non te lo dico perché sei mio amico, ma perché ho occhio per ste cose, dopotutto ballo anch'io. So quanto l'autostima bassa possa sabotare il talento, l'ho sperimentato sulla mia stessa pelle e ancora oggi non ho un'autostima a mille. Ma ti dico una cosa, solo chi ha il coraggio di tentare, provare e sacrificarsi può raggiungere i propri obbiettivi e di certo buttarsi giù non serve a nulla>> gli dissi.

<<grazie>> mi sussurrò venendomi ad abbracciare, mentre la Peparini applaudiva.

<<sono proprio felice di aver scelto una ragazza come te, Carlotta. Oltre ad avere talento, hai anche un cuore d'oro>> mi rivelò quando io e il ballerino ci fummo staccati dall'abbraccio.

MerakiWhere stories live. Discover now