chapter 19 : her

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Il volto di Rosé è segnato da un sorriso smagliante, fin quando non lo rivolge a me.
Perché?
Abbasso di poco lo sguardo per non affrontarla. Questo mi imbarazza. Cosa le ho fatto? Jennie le avrà raccontato di me?
Devo scoprirlo.
Devo parlarle appena finisce l'esibizione.
Tra urla e tifi, si siede su uno sgabello al centro del palco.
Un ragazzo esterno le passa una chitarra. È logora, sarà sicuro molto usata. Non mi sembra ricca, quindi è semplicemente una ragazza famosa in questo club.
Mi aspettavo fosse più importante sinceramente...
Poi ad un tratto inzia a suonare lo strumento e a cantare.
Wow...
Ha una voce meravigliosa, sembra che non canti nemmeno lei, ma bensì un angelo. La canzone è in inglese ma la comprendo.
È abbastanza deprimente e triste. Ma mi piace. Be' è fatta a posta per la situazione in cui sto.
La folla che prima era rumorosa e chiassosa si è trasformata improvvisamente in delle bambole. Non muovono nemmeno un muscolo. Incantevole.
Così è come vorrei la classe...
Ridacchio tra me e me e alzo lo sguardo. Lei sta osservando ben o male tutti i presenti, tranne me. Mi ignora e facendo così, lo evidenzia. Anche perché sono al centro della sala. È impossibile evitarmi.
Ad un tratto finisce di cantare. Le persone applaudono e appena cerca di parlare si zittiscono immediatamente.
"Ciao a tutti. Per chi non mi conoscesse sono Rosé. Ho appena eseguito la mia nuova canzone.. Gone. È molto importante per me perché descrive un periodo nella mia vita che ho passato. Quindi date amore a Gone!"
Applaudono di nuovo, questa volta urlando il suo nome quasi in coro. Io mi alzo e vedo lei uscire dal palco andando nel camerino, penso.
Devo seguirla, prima che arrivi un altro artista.
Corro verso il palco e ci salgo. Esso è l'unica parte illuminata ora ed è imbarazzante. L'uomo al bar mi rivolge uno sguardo arrabbiato, be' non mi sorprende, e le persone mi guardano confuse. Io mi sbrigo ad arrivare nel camerino, attraversando una specie di corridoio. E, finalmente, lo vedo.
Ci entro senza pensarci, chiudendo la porta alle mie spalle.
Tiro un sospiro di sollievo e mi giro.
"Ehm.. Tu chi sei?"
Che?
Ma chi è lei?
Ha dei capelli corti a caschetto con una frangia che le risalta la bocca. È alta e snella e possiede un corpo da modella.
Come lo so?
Be' si sta cambiando.
Sì.
Cazzo.
"Oddio.. Scusa. Me ne vado subito. Sto cercand-"
"Come sei entrata qui? Non puoi"
"Ah sì, lo so.. Ma sto cercando una persona e ho sbagliato camerino e-"
"Non mi interessa. Sono diversamente vestita di fronte ai tuoi occhi. Stai distruggendo la mia privacy e le regole del club. Devo chiamare la sicurezza perché non è possibile che-"
"No no aspetta posso spiegare. Io-"
"Lei sta con me"
Giro la testa. Rosé è qui e mi ha salvata.
"Okay. Ma non deve succedere più"
La mora mi osserva. Sembra divertita e disgustata allo stesso tempo. Nel frattempo si infila una maglietta, dato che era rimasta in reggiseno tutto questo tempo.
Che imbarazzo.
"Sì, non ti preoccupare. Non succederà"
Rosé mi guarda proprio mentre afferma questa "rassicurazione" alla mora. Mi sta minacciando?
Poi, con uno scatto improvviso, mi afferra l'avambraccio e mi spedisce nel suo camerino, questa volta in quello giusto.
Lascia la presa appena entrate.
"Allora, perché sei qui? Cosa vuoi da me?"
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My Teacher - Jennie X Reader Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora