chapter 17 : rosé

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"Lei?"
"Chi è lei?!"
"Intendi la ragazza con cui stavo?"
Annuisco, versandomi dell'acqua nel bicchiere.
Jennie fa un respiro profondo e comincia a parlare.
"Io e lei.. Siamo.. Amiche. Credo.."
"Sai, la mia assenza è stata causata da lei"
Non riesco a risponderle. L'ultima cosa che volevo era della inutilità di quella ragazza, ma mi sbagliavo. È colpa sua se mi sono sentita una merda per due settimane e se io e Jennie stiamo "litigando" se si può definire così.
È colpa sua. Però, anche la mia professoressa c'entra. Lei poteva rifiutare.
Calma. Y/N.
Fai continuare Jennie e vedrai.
Annuisco un'altra volta e sorseggio un po' d'acqua. Molto poco, quasi un millimetro soltanto per farle notare la mia disinvoltura inesistente. In realtà mi sto cagando addosso.
"Lei è stata una mia amica ed io le volevo bene. Tanto bene. Quasi, l'amavo. In poche parole lei mi aveva rifiutato ed ora è ritornata"
"Tutto qui"
Si sistema i capelli e sul suo volto si crea un sorriso rassicurante.
Peccato che non funzioni con me.
"Ma allora perché ti aveva chiesto il perché non venissi a insegnare qui? E perché tu le avevi risposto che era una lunga storia? Quindi non è colpa sua se non sei venuta al collegio"
Immediatamente quel sorriso scompare.
"Okay.. Va bene. Ti dirò la verità. L'ho chiamata io"
Perché mi ha mentito?
Come posso fidarmi di lei se è così?
Come?
"Perché? Non ti bastavo io?"
Sono troppo in alto. So che cadrò da un momento all'altro. Lo so.
Le mie emozioni sono troppo forti e vorrei per una volta che Jennie cominciasse a dirmi quello che voglio sentirmi dire, così almeno non potrò più soffrire. Ma non sarà così. Mai.
"Non è questo il punto! È proprio per questo che l'ho chiamata! A causa tua"
"Ah quindi sarebbe colpa mia?"
"Non intendo questo"
Non riesco a contenermi.
"Chi sarebbe questa ragazza?! Chi? Mi stai mentendo dall'inizio della conversazione! Svii il discorso sempre! Rispondimi!"
Ha lo sguardo basso e non emette fiato.
"Okay. Va bene. Ci penserò da sola"
Afferro la mia borsa e mi allontano. Lei non cerca minimamente di fermarmi e questo mi delude. Sembra che abbia rinunciato a me, ma cosa voleva dire prima? Perché è stata assente a causa mia? Che vuol dire?
Oramai non so nemmeno più se continuerà a insegnare o meno. Ma non mi importa. Sento che potrebbe mentirmi in ogni momento. Sto perdendo fiducia in lei.
Cazzo.
Sto camminando nel corridoio per arrivare in camera mia, ma una mano in mezzo ad esso mi fa sbandare.
Merda.
Taehyung.
Mi ero scordata di lui onestamente. L'ultima volta che l'ho visto era rimasto solo nel giardino con quella ragazza bionda. Io l'avevo lasciato solo.
Che stupida. Ho perso solo tempo con Jennie.
La fortuna che ho avuto è stata la sua mancanza in mensa. Come se sapesse già che io e la professoressa dovevamo parlare. Incredibile.
"Hey.."
"Taehyung scusa per prima. Non dovevo lasciarti da solo con quella ragazza che nemmeno conoscevi.. Senza dire una parola, anzi trattandoti male.. Scusa"
Sorride dolcemente e mi prende la mano. Me la accarezza.
"Non ti preoccupare. Ti ho già perdonato. Non ti potrei mai odiare"
Ricambio il sorriso e sfascio la relazione tra le nostre dita.
Ho bisogno di dormire dopo tutto quello che è successo.
Mi avvicino alla porta e proprio mentre la sto per aprire, Taehyung apre bocca.
"E comunque non è stato male. Rosé è decentemente simpatica"
Ridacchia.
Rosé?
È il suo nome.
So il suo nome.
Se potessi rintracciarla...
Lei mi potrebbe dire di più!
"Sai altro di lei? Il cognome, cosa fa, oppure il suo-"
"Hey calma. So soltanto che le piace molto la musica e che canta al club delle sere"
"Quale club!?"
Quasi urlo.
Finalmente delle risposte!
"Il South Club in centro"
"Non so altro.. Ma perché sei così interessata? Ti piace la musica ora?"
Annuisco semplicemente e gli auguro buonanotte, bidonandolo.
Non ci posso credere.
Lei sarà la chiave delle mie risposte. Lei.
Rosé.
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My Teacher - Jennie X Reader Where stories live. Discover now