~ 27 OTTOBRE 2021 ~

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La situazione qui non è delle migliori, non posso reagire così o i miei penseranno che sia colpa dell'università. Che io non possa farcela di nuovo, che abbandonerò tutto come al solito. E magari è anche vero che io non possa farcela, ma voglio provarci almeno, non voglio che mi facciano sentire già così sconfitta in partenza... Soprattutto non adesso che ho finalmente trovato la mia strada.
Questo peso di mostrare che tutto vada bene anche se sto sul bordo di un precipizio, solo per non fargli passare per la testa nemmeno per un secondo questo pensiero mi pesa, e non poco. Anche se tentenno un po' non è di conseguenza dovuto al fatto che voglio abbandonare... È una sensazione pressante e distruttiva.

Ho un piccolo grande problema a parlare con le persone quando devo dare prova loro di qualcosa... Di conseguenza ho problemi ogni volta che devo fare un esame all'università.
Le parole mi si bloccano in gola, creano una catena spinosa intorno ad essa ed ogni volta che mi sforzo di parlare, ogni volta che nella mia mente mi urlo addosso di fare presto di far uscire qualsiasi suono, la catena spinosa si stringe e tutto quello che riesco a fare è sanguinare... nel silenzio più totale.

Sembra che il mio stato mentale e il mio problema nel parlare dia fastidio a mia madre.
Mi dispiace così tanto che io debba sopportare tutto questo casino tutti i giorni e che a te faccia arrabbiare così tanto.
Mi dispiace che io debba già e ancora affrontare così tanti problemi a soli 21 anni.
Mi dispiace che ogni cosa che faccia sembra inutile perché c'è sempre qualcosa che mi mette i bastoni fra le ruote.
Mi dispiace che io riesca appena a costruire un muretto che già mi viene buttato giù.
Mi dispiace che nonostante sia riuscita a cambiare totalmente il mio modo di vedere le cose, che sia riuscita a tenere a bada il mostro che è nato in me, c'è sempre qualcosa che non fa altro che trascinarmi di nuovo in quel buco di merda.
Mi dispiace che io debba vivere in questo disagio che non mi permette di andare avanti nemmeno ora che so cosa voglio nella mia vita.
Cazzo se mi dispiace per te.

Ma ci hai provato no a capirmi, giusto? Per quanto ci hai provato ad aiutarmi tu stessa? Tra una pausa al telefono e un'altra...Mezza giornata? Così poco tempo con una me VERAMENTE distrutta e già non ce la fai.
Pensa io che devo conviverci, se mi fossi comportata come te con me stessa... Beh probabilmente non avrei compiuto i 21 anni quest'anno.

E pure tu non ce l'hai fatta... Nessuno ce la fa mai ad aiutarmi e a sopportarmi.
Sono l'unica e sola che mi possa aiutare. Ho solo me.

Nonostante abbia cambiato le carte in tavola numerose volte...
Qui sono io l'unica che non si è mai arresa.
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Mi fa ridere come mia madre, che dice di essere una persona molto empatica, non riesca a capire la differenza tra sofferenza e rabbia.
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Oggi è andata così.
Pianti, stati vegetativi, traumi e 12 ore di mutismo... Non so se si fermeranno qui, ma ho la vaga sensazione che continueranno ancora per un po'. So che se emetto anche solo il minimo suono, o anche se ci provo, distruggerò tutto quello che ho costruito.
La gola inizia a farmi male e le lacrime stanno seguendo un corso diverso dal solito. Stanno inondando il mio cervello, mi sento quasi annegare in me stessa.
Niente di tutto quello che sta accadendo in questi giorni è un segno positivo per il recupero della mia salute .

NON SO DAVVERO COSA FARE.

Il peso della vita Where stories live. Discover now