~ La forma della depressione ~

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Ho sempre capito il momento esatto in cui sarebbe arrivata. Anche se non avevo già la consapevolezza per darle un nome ne percepivo la formazione, ed era proprio dietro di me.

In quei momenti l'ansia e la preoccupazione iniziano a pesare sul tuo cuore e ti inizia a mancare il respiro, i giorni diventano soffocanti ed è sempre più difficile affrontarli. Un'ombra nera che mano mano si fa sempre più grande, che attacca alle spalle e ti ingloba lentamente e completamente dalla testa ai piedi. Sai che sta arrivando...

Senti come se la tua persona sia rinchiusa in una bolla di vetro. I tuoi sentimenti sono ovattati, escono dal tuo corpo ma rimbalzano sulle pareti di questa bolla e tutto ti si ritorce contro colpendoti in pieno petto con il triplo della violenza.

E' un mostro. Un mostro che oscura i tuoi pensieri e i tuoi sentimenti. Niente di tutto ciò che credi, la realtà di ciò che senti non sono più la realtà che dimostri o che gli altri percepiscono di te. La tua parola è sempre condizionata ed influenzata da quest'ombra costantemente in agguato che si prende gioco di te, questo fumo che offusca la mente e ti stordisce i sensi facendoti perdere la percezione delle cose.

Non si può effettivamente spiegare quanto sia difficile far emergere fuori i veri sentimenti di una persona quando c'è qualcosa che li blocca dall'interno. Tu non capisci cosa ti sta succedendo, così come gli altri non capiscono i tuoi comportamenti sconnessi e incoerenti nei confronti della vita. Nonostante ciò provi a combatterla.

Non è facile aver a che fare con persone che si trovano in questa situazione, persone manipolate da se stesse. Non è facile stare accanto a persone che riescono solo a darti la metà di ciò che sono, mentre il restante sono tutte lacrime, paure, ansie... Tutti sentimenti che vengono urlati interiormente, e che io personalmente urlavo anche esteriormente, contro il mondo e contro tutti. Credevo che loro fossero i colpevoli, e invece il vero colpevole era celato proprio sotto la mia pelle.

Non sapevo in che modo uscire da quella sorta di gabbia personale. Era un labirinto, ed io ero lì proprio all'ingresso e senza possibilità di tornare indietro.

E' una corsa contro te e contro il tempo. Corri e ti affanni alla ricerca di una speranza, un'uscita, uno spiraglio da cui poter scappare. Allora vai avanti, un passo dopo l'altro più veloce che puoi in questo labirinto oscuro di erba alta dove ti ritrovi a cambiare strada milioni di volte trovando sempre angoli cechi. Il sentiero ti blocca, ma sai che non puoi fermarti e allora torni indietro e senti il panico che inizia ad impossessarsi di te ad ogni passo che fai e ad ogni fallimento che trovi. Nonostante questo continui... Con la tempesta che incombe nel cielo e il vento gelido che ti infastidisce spingendoti indietro, con le foglie che colpiscono il tuo viso e le radici delle piante dove inciampi ogni volta che provi ad andare avanti. Ti senti afferrare per le caviglie, una forza sovrumana che ti costringe a stare impalata al suolo e hai il respiro corto per tutta la fatica e il dolore che stai sopportando, ti sembra quasi di morire...

Ma tutto ad un tratto vedi qualcosa, sembra una via d'uscita. Tutto diventa improvvisamente calmo, sei di nuovo libera di muoverti e la raggiungi. Credi di essere salva, ma la verità è che uscendo da quel labirinto ti troverai solo sbaragliata in un altro scenario...

In quel preciso momento stai iniziando a perdere qualcosa nella tua vita, ma non abbastanza da poterti salvare.

Ti ritroverai sul fondo dell'oceano incatenata alla sabbia, perdi il respiro, soffochi, ti agiti e urli. Urli nonostante l'acqua stia riempiendo i tuoi polmoni, ormai niente ha più importanza. Per istinto di sopravvivenza il tuo corpo reagisce e prova di tutto per tornare a galla.

Allora capisci... Capisci che devi perdere quel poco di metro di vantaggio che ti avvicina alla superficie. Devi toccare completamente il fondo per permetterti di darti la spinta necessaria per spezzare quelle catene tremendamente strette, così lo fai.

Perdi tutto, distruggi tutto, tocchi il fondo con la pianta dei piedi, pieghi le ginocchia, fai forza sulle gambe ti dai la spinta ed è fatta. Le catene sono rotte... Hai finalmente mani e piedi liberi di muoversi.

Torni in superficie e fai uno dei respiri più lunghi che tu abbia mai preso in tutta la tua vita, e piangi e ti emozioni perché sei finalmente più leggera.

Hai di nuovo gli occhi aperti, vedi le cose adesso come se avessi gli occhi di un bambino. Sembra tutto nuovo alla tua vista ed è effettivamente così. Il tuo mondo fatto di tutte le tonalità di grigio è scomparso, non esiste più. Hai aperto gli occhi e adesso riesci a vedere tutti i colori, riesci a percepire a pieno tutte le emozioni, le tue vere emozioni, senza averne paura.

La meraviglia nei tuoi occhi quando sei finalmente libera...

I tuoi occhi sono finalmente aperti e privi di quel fumo che ti rendeva cieca.

Adesso non importa quanto le cose possano andare male perché sai che, si potrai tornare sott'acqua e dovrai farti forza per riemergere, ma sai anche che non potrai mai più toccare di nuovo quel fondale, non potrai mai più correre in quel labirinto, oramai la bolla di vetro si è frantumata e non c'è modo che si riformi.

Il peso della vita Where stories live. Discover now