~ Dovevo salvare te ~

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Sapevo ci fosse qualcosa che non andava. Mi sono autodistrutta negli ultimi due-tre anni, fisicamente e mentalmente, così ho avuto il coraggio di chiedere aiuto. Ma anche da lì non riuscivo a darmi la spinta per rialzarmi e ho dovuto buttare giù l'unica cosa che mi teneva ancora in piedi.

Era il mio pilastro, mi sorreggeva e mi teneva stabile ed io ero un grandissimo peso da sostenere. Un masso di pietra che faceva di tutto per rendersi una piuma, ma che proprio non ce l'ha fatta. Per quanto ci provassi, non è servito a niente. Ogni giorno il masso di pietra diventava sempre più pesante e difficile da sorreggere. Lo stavo schiacciando, portandolo allo sfinimento. E' accaduto tutto inconsciamente e ho fatto tutto quello in cui lui non credeva solo perché non avevo il coraggio di fare ciò che andava fatto. Non avevo il coraggio di lasciarlo andare, di renderlo libero da me. Lo amo così tanto, che nel modo sbagliato l'ho voluto liberare.

Un'amica mi ha detto che entrambi abbiamo la presunzione di sapere cosa fa bene all'altro, di scegliere per l'altro cosa è più giusto. Mi ha detto che dovremmo essere più umili.

Ma come si può essere egoisti e umili allo stesso tempo. Come si può non essere presuntuosi quando arriva la consapevolezza che ciò che stai passando fa del male alla persona che più ami al mondo, quando credi di sapere che chiunque può essere migliore di te per quella persona, ma che allo stesso tempo non l'amerà mai quanto la ami tu.

"Niente nella mia vita è come voglio io, non mi piace niente" quando ho pronunciato questa frase lui era lì, proprio accanto a me. Che schifo! Che schifo io e che schifo il modo in cui l'ho fatto sentire. Sono parole pesanti e la persona che ti sta accanto inevitabilmente si sentirà inclusa in quel "niente", ma non è così... Il problema era proprio che lui era l'unica cosa nella mia vita, l'unica cosa che si trovava al posto giusto. Ma io sono stata una brutta persona nell'ultimo periodo, l'ho trattato di merda, non se lo meritava e credo che questa è una cosa che non riuscirò mai a perdonarmi.

Ovviamente non era solo l'autodistruzione che mi rendeva così cattiva nei suoi confronti. Unita a quella c'era anche la paura di un futuro di coppia come quello dei miei genitori.
Quando hai davanti agli occhi sempre e solo una tipologia di coppia è difficile non rimandare tutto, anche il gesto più piccolo e insignificante, a quella versione...

La cosa triste è che lui non saprà mai nulla di tutto questo, come non saprà nulla di ciò che ho capito, sui motivi, sui problemi. Così come non saprà nulla di tutto quello che avverrà da questo momento in poi, e lo stesso vale per me. Mi chiedo spesso come sta, cosa fa, se sia al sicuro a casa dopo una giornata di lavoro... Ma sono domande a cui non posso dare più risposta.

Probabilmente anche se l'avesse saputo sarei comunque rimasta a combattere da sola... Era troppo per lui.

Mi dispiace avergli dato gli anni peggiori della mia vita. E lo ringrazio per avermi dato il suo amore nonostante tutto.

Non avrei mai voluto tutto questo per lui. Chissà, se avessi saputo prima di tutto ciò sarei stata così egoista da iniziare comunque questa storia?!...

Il peso della vita Where stories live. Discover now