<<non preoccuparti! Io starò qui a ripetere, però se avete bisogno di una mano sono super disponibile>> disse sorridendomi rassicurante.

<<d'accordo, ti vengo a chiamare dopo per cenare>> risposi prima di mandarle un bacio volante e raggiungere poi Luigi per aiutarlo a cucinare.

<<com'è?>> mi domandò appena arrivai vicino a lui. Lo guardai interrogativa, non capendo a cosa o a chi si riferisse.

<<la nuova ragazza, com'è?>> chiese specificando meglio.

<<simpatica>> mi limitai a dire cominciando a riempire la pentola d'acqua.

<<dopo vado a conoscerla>> affermò.

<<si, sarebbe carino da parte tua e anche da parte degli altri essendo che ha passato tutto il tempo solo con me e automaticamente conosce solo la sottoscritta>> dissi alzando le spalle. Ero una ragazza davvero diretta, se volevo dire qualcosa la dicevo, a volte anche senza pensarci affatto.

<<ho capito>> annuì lui avvicinandosi a me.

<<che hai intenzione di fare?>> domandai dopo aver notato che era a qualche centimetro di distanza da me.

<<questo>> rispose abbracciandomi. Cercai di interrompere il contatto, però alla fine rinunciai. Era più forte di me e aveva una presa davvero possente.

<<è prontoooo!!!>> urlai.

Successivamente vedendo che Elisabetta non ci raggiungeva andai in camera per vedere cosa stesse facendo.

La ritrovai stesa sul suo letto. Aveva gli occhi chiusi, segno che stava dormendo, la bocca leggermente aperta e i brividi per il freddo.

Aveva, inoltre, attorno a se il suo computer, dei fogli, alcuni stropicciati altri messi meglio, e delle penne.

Raccolsi tutto quello che aveva sul letto e lo misi sul suo comodino. Dopodiché presi una coperta in pail e gliela sistemai addosso, in modo tale da riscaldarla.

E alla fine uscì dalla stanza chiudendo la porta e tornando in cucina dagli altri.

<<Betta sta riposando, quindi non facciamo più di tanto casino>> comunicai sedendomi tra Albe e Luca.

<<ma non la facciamo mangiare?>> domandò.

<<magari più tardi, se si sveglierà mi alzerò io e gli preparerò qualcosa>> affermai iniziando a mangiare.

Dopo aver finito di mangiare, essendo che non toccava a me lavare, Albe mi prese a sacco di patate e mi portò in camera.

<<notte piccolina>> disse poggiandomi nel letto e rimboccandomi le coperte.

<<grazie>> affermai sorridendogli.

<<ma di che, figurati>> mi rispose stampandomi un bacio in fronte, per poi alzarsi e spegnere la luce della stanza.

MerakiWhere stories live. Discover now