Cap. 25 Essere Vero

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La sua vita, in quel momento era su uno spago sottile, mi bastava poco e avrei spezzato quel filo per sempre.
Sentivo il suo cuore battere all'impazzata. Ormai i miei occhi, accesi di quel rosso non naturale, erano concentrati nei suoi occhi verdi, ormai rassegnati alla morte.
"Cosa aspetti?! FINISCIMI! LASCIAMI CADERE MOSTRO!"
"tu non hai idea di quello che mi hai fatto passare...Essere umiliato...pestato, reso così inutile, Da una feccia come te poi."
"Ho sbagliato!! Me ne Pento!! So di aver esagerato con te,con Josef..per questo Mi DISCPIACE.."

"Stai...chiedendo pietà?..."
"Ti chiedo solo di farmi rivedere un ultima volta Rosy...ti prego."
Abbassai la testa, avevo ancora le mani strette ai suoi pugni. Intanto sentimmo la campanella di fine lezione provenire dall'interno della scuola, quindi i ragazzi iniziavano ad uscire.
Rialzai la testa, e i miei occhi uniti al mio sorriso affilato formavano un espressione mista tra il Folle e Sadico.
"L'unica cosa...che potevi fare per peggiorare la tua situazione, era chiedermi Perdono, e guarda un pò, cos'hai fatto?! Vuoi rivedere Rosy??  Desiderio Esaudito!"


Lo Spinsi con tutta la rabbia che mi aveva fatto scattare in quel gesto di pietà, lasciandolo scivolare sulla ringhiera. Poi..fu come se il tempo si gelò.
Lui, ormai destinato alla fredda scalinata, impotente davanti a me, e l'unica cosa che da Adam potevo fare, era guardare quel filo che si stava spezzando.
Il Tempo riprese nel momento in cui, ci fu solo un tonfo, attimi di silenzio che anticiparono solo le urla e lo scaplore di tutti. La folla si concentrò intorno al corpo, c'era chi era abbastanza forte da vedere un corpo a terra, altri non osavano nemmeno avvicinarsi.
Indietreggiai, per evitare di essere visto.
La sensazione che provavo era un casino. Era come se mi fossi tolto un peso, ma con un enorme rischio, quindi avevo il timore delle conseguenze.
Decisi di scendere il più velocemente possibile, ma dall'interno era rischioso..così optai per fuggire come la sera prima, cioè da dietro la scuola. Alzai il cappuccio della mia felpa nera, mi diressi verso la parte opposta della scuola e saltai, cadendo alle spalle dell'istituto. 
Un sorriso anormale segnava la mia faccia, i miei occhi erano ancora incandescenti, ma la cosa peggiore, o migliore per quello che ero diventato, è che avevo solo voglia di altra vendetta, tutta quella adrenalina in pochi attimi, volevo sporcarmi le mani di sangue questa volta.  Feci il giro largo per controllare che nessuno mi vedesse. Molti ragazzi erano davanti all'ingresso, creando caos e confusione, bloccando anche i professori che si accalcavano per intervenire.
Mi allontanai abbastanza da scuola, ma si sentivano le sirene dell'ambulanza o della polizia. Il mio corpo ebbe un sussulto. Si fermò in una stradina vicino al parco. La giornata era abbastanza calda, imposi al mio corpo di sedermi, perché dovevo chiarire le idee con me stesso, aspettai che toccasse la collana per poterlo avere davanti a me.
"Sarai soddisfatto? Sono Un Assassino! Ma aspetta..Sono un pazzo perché ho uno sdoppiamento di volontà e un idiota per le conseguenze a cui vado incontro..penso che come vendetta va più che bene..o no? "
"Quando capirai che non lo faccio per me, ma per te?? Non è una vendetta contro di te, ma contro coloro che ci hanno reso deboli, e meritano una Fine."
"Quindi secondo questo ragionamento, Io dovrei eliminare TUTTI quelli che mi fanno un semplice torto??"
"..mmh...idea interessante.."
"Tu mi fai paura..hai problemi e si era capito..ma sei senza rimedio.."
"Ahah..mi lusinghi così..Io Folle?? Decisamente.."
"Ma quando finirà tutto questo..quando!?!? LASCIAMI VIVERE LA MIA VITA!! Tu mi stai causando solo guai!! Ti prego...mi hai solo rovinato la vita, io vorrei solo.."

"Stai seriamente pensando a Giuly!?"
"Avrò l'anima di un assasssino.. ma sono innamorato.."
"Vuoi sapere una cosa? Hai Vinto! Puoi riavere la tua vita banale, il tuo stupido amore, e il tuo pietoso corpo. Vuoi vivere la favola della tua vita e subire il peso degli altri? Ecco."

D'un tratto, mi sentivo di nuovo in me stesso. Riaprii gli occhi, ruotavo le mani perché lo volevo io. Mi era mancato tutto di me; forse perché ti accorgi davvero che cose così banali come respirare, sorridere o chiudere gli occhi. Vogliamo sempre ciò che non abbiamo, forse è un bisogno umano.
"Perché l'hai fatto? Insomma..è stato così facile?"
"Quando capirai che non sono un giocattolo, allora potrai parlarmi."
"Sai, Sei stato solo il mio Incubo Più Grande. Ti odio, mi hai portato soltanto guai!! Dici che vuoi aiutarmi, ma in tutto quello che hai fatto hai portato solo danni. Da quella sera di Luna Rossa, alla scenata con Chris fino al suo omicidio! Più tutto il casino che adesso io devo rimediare! Tu sei un Arma che vive grazie a me, quindi cerca di sparire!"
"Come vuoi, non ti darò più fastidio..promesso."

Smisi di sentire la sua voce, che echeggiava poco prima dentro di me. Mi sentivo libero, però dovevo rimediare ai danni. Cazzo! Ora ero diventato? Uno Psicopatico o un Killer? Pensai che l'unico abbastanza psicopatico da comprendere una situazione del genere, poteva solo peggiorare il mio stress mentale. Hector sapeva qualcosa sul "giocattolo", ma prima, dovevo andare a fare una cosa di tutta urgenza.

Mi mancava e volevo stringerla.

The Dark Side of LoveWhere stories live. Discover now