Capitolo 1

292 30 146
                                    

Impieghiamo una vita intera a raggiungere tutti i nostri obiettivi, ma basta un solo desiderio per mandare a puttane tutti i buoni propositi.

Quel desiderio sei tu.

"Roslyn, se non ti dai una mossa giuro che ti lascio a piedi" la voce squillante di mia madre, arriva dritta al mio cervello trapanandolo ad un orario in cui lui ha solo voglia di continuare a dormire.

Non ho nemmeno la forza di risponderle, ma con una mano scosto controvoglia il mio morbido piumone e scendo dal letto, barcollando un po'.

La stanza è avvolta nel buio, quindi impreco in tutte le lingue del mondo quando con il mignolo vado a sbattere contro lo spigolo del comodino.

Maledizione! Perché hanno inventato un orario così odioso per andare a scuola? Perché non spostarlo in uno più comodo, per esempio, che ne so.. Le cinque del pomeriggio?

Le urla di mia madre, intanto, ricominciano ad arrivare dall'altra parte della casa.

Devo risponderle, altrimenti non la finisce più. " Ho capito, mamma. Mi sto vestendo" mento, mentre con un tonfo mi ributto sul letto.

Solo dopo qualche minuto, riesco a trovare la forza di alzarmi, di vestirmi con la prima cosa che mi capita tra le mani e di scendere le scale il più velocemente possibile.

Mia madre mi sta aspettando in macchina, con il motore acceso e una sigaretta tra le labbra. Mi sono sempre chiesta come riuscisse a fumare senza aver fatto colazione e l'unica risposta che mi sono data è: l'abbandono di mio padre e le bollette che fa a fatica a pagare. Non le resta altro che catrame e cenere da consumare e anche un lavoro umiliante di donna delle pulizie.

Povera mamma, come posso biasimarla?

Salgo in macchina stando attenta a non scivolare sulla neve. A Greenville, di questo periodo ne scende parecchia e ogni volta regala uno spettacolo bianco da gustare con una tazza di cioccolata calda tra le mani e un buon libro da leggere sotto il plaid, davanti la finestra. Io e mia madre adoriamo farlo nelle Domeniche di Novembre.

Lo sbuffo dell'aria calda che esce dai bocchettoni si mischia al gelo che penetra dal finestrino e all'odore pungente della sigaretta che mia madre sta finendo di aspirare.

" Mamma mi farai prendere una polmonite, prima della fine dell'anno" la guardo torva, mentre lei sorride divertita.

"Beh, così avresti una scusa per non andare a scuola, no?" .

"Preferirei una scusa più entusiasmante al posto di una malattia infettiva, grazie" le sorrido di rimando, mentre un po' di fumo esce anche dalla mia bocca, per il freddo.

Il resto del viaggio, lo passiamo in silenzio, ascoltando la nostra playlist preferita di John Mayer e gustandoci il panorama che ci scorre davanti. Mia madre ed io non l'abbiamo preso benissimo l'abbandono di mio padre, e il fatto che lui sta per sposarsi di nuovo, a migliaia di miglia di distanza da noi ha scatenato l'inferno nella nostra famiglia. Tuttavia io e madre siamo di stampo nordico e reagiamo alle cadute, anche se questa volta, devo ammettere che fa un po' più male delle altre.

Ho accettato che mio padre lasciasse mia madre, perché non l'amava più, ma ho rifiutato categoricamente la sua nuova storia, e ancora meno ho accettato l'invio dell'assegno una volta l'anno per il mio compleanno. Nemmeno fossi una tassa da pagare.

Fanculo lui ei suoi soldi!

"Ok, devo venirti a riprendere al ritorno?" mia madre accosta la macchina al marciapiede per farmi scendere.

"No, tranquilla. Torno a casa con Kat".

Lo sguardo titubante di mia madre mi fa ridere. " Tranquilla mamma! Torno a casa sana e salva promesso".

Un desiderio da nascondereWhere stories live. Discover now