21.

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Y/N POV'S

<<E' lei..>>

<<Sei sicura?>>

<<Si è sicuramente lei, guarda le unghie.>> Bisbigliano delle ragazze nel corridoio.

Mano a mano che cammino i bisbigli vanno ad aumentare, non capisco cosa sta succedendo.. tutti gli occhi sono su di me.

Entro in classe, incrociando finalmente lo sguardo del mio fidanzato.

<<Jay!>> lo chiamo, ma lui ride di me avvicinandosi <<Perché ridi? Che succede?>>

Basta un suo sguardo diretto al mio banco per farmi capire.

Quella foto.

Sento tutti quanti ridere di me, sento tutti lanciarmi degli insulti, sento tutti che mi incitano ad andarmene e a giocare con la mia divisa, sento i flash dei loro telefoni su di me mentre fanno video, sento loro dire "Eccola la star della Busan High School! 100 won per ogni sua foto!".

Non respiro più, sono soffocata dalle gente intorno che diventa come un vortice che mi risucchia in un mondo di paranoie e di voci che mi ripetono quanto tutto quello che abbia fatto sia sbagliato.

<<Y/N! Y/N!>> sentii scuotermi, mi svegliai di colpo affannata trovandomi Jungkook preoccupato quasi con le lacrime agli occhi, una volta incrociato il mio sguardo, non disse più nulla, semplicemente mi abbracciò , scoppiai a piangere frustrata da quello che mi avessero fatto, e da me stessa.

Era da un po' che non facevo quel sogno, che invece mi aveva accompagnata per molto tempo tutte le notti, tanto da farmi venire la pura del sonno.

<<Y/N.. mi dispiace.>> disse Kookie abbracciandomi ancora forte.

-

La mattina dopo Jungkook mi disse più volte che sarebbe stato meglio se fossi rimasta a casa a riposarmi, a tranquillizzarmi, ma preferii andare in piscina, magari mi sarei distratta.

<<Ciao Woo.>> saluto Wooyoung come al solito.

<<Ehi Y/N buong- ma che brutta cera che hai stamattina!>> notò subito.

<<Sono tanto inguardabile?>> chiesi.

<<Direi, ma almeno c'è Jisung che ti guarderà anche in queste condizioni.>>

Già, Jisung..

Ridacchiai facendo finta di nulla per poi andare alla mia solita postazione, mettendomi sia cappello che occhiali, quel giorno il sole era davvero molto forte, e almeno mi sarei potuta coprire un minimo le occhiaie.

La domenica era tipico per le famiglie venire in piscina, e infatti quella domenica eravamo pieni di bambini che giocavano, o che erano alle prime armi con il nuoto, ne riconobbi alcuni del mio corso di nuoto.

Erano passate almeno due ore da quando avevo cominciato la giornata a lavoro, e di Jisung nessuna traccia, e come dargli torto.

Ma come si dice, parlando del diavolo spuntano le corna, era lì con tutti i suoi amici.

Quel giorno aveva un costume blu, il mio colore preferito, una maglietta nera un cappello a pescatore e un paio di occhiali da sole, e nonostante si vedesse solo metà faccia potevo dire lo stesso che era bellissimo.

Per un attimo ci guardammo, ma smettemmo subito facendo finta di nulla.

<<Ehi Y/N sono arrivati Jisung e gli amici, ci pensi tu o io?>> chiese Wooyoung.

<<Vai tu, ci sono troppi bambini oggi.>> presi la palla al balzo per non avvicinarmi.

Wooyoung annuì e accompagno i ragazzi ai loro soliti ombrelloni, ovvero, di fronte la mia postazione, ed erano praticamente sempre riservati.

A guardarli mentre si sistemavano, però, notai una figura in più, del tutto non maschile: era una ragazza. Chi era? La sorella di qualcuna di loro? O una cugina? Oppure una loro fidanzata?

Sapevo solo che quella era una gran bella ragazza, a cui avrei potuto invidiare tutto, era sicura di sé, e si vedeva come si relazionava con gli altri, anche con Wooyoung, e poi era bella, anzi bellissima.

Lo ammetto, diventai un po' gelosa, ma come avrei fatto a non esserlo?

La mia attenzione alla fine si concentrò sui suoi movimenti, i quali erano diretti sempre a Jisung: erano sotto lo stesso ombrellone, le loro sdraio erano una affianco all'altra, e ciliegina sulla torta Jisung le stava spalmando la crema solare su tutta la schiena.

Sospirai sconfitta a quella scena, molto probabilmente mi sbagliavo su di lui, forse quella era davvero la sua ragazza e con me voleva solo divertirsi.

Poi ricordai le parole di Minho: <<cercherò di fargli dimenticare di te.>>.

L'aveva fatto a quanto pare, e ci era voluto poco, una notte soltanto.

E pensare che quella mattina ero andata a lavoro per distrarmi,  invece stavo solo peggio.

Chiamai Wooyoung per chiedergli il cambio, dovevo andarmene, la vista di quei due che si divertivano mi faceva troppo male e non avevo il diritto di dire nulla, dopo quello che avevo fatto.

<<Come mai vuoi il cambio? Stai male?>> domandò preoccupato il ragazzo.

Annuii prendendo la mia borsa e avviandomi fuori ai cancelli, fino a quando una mano non mi tirò.


Wish you back - Han Jisung x readerWhere stories live. Discover now