15.

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Y/N POV'S

Mi svegliai circondata dal colore bianco e odore di igienizzante, anche se la prima cosa che sentii fu il pizzichino fastidioso al braccio, notai poi della flebo a cui era collegato.

E lì ricordai della reazione allergica, quello stupido di Jisung.. sbuffai sonoramente alzando la testa dal cuscino del lettino d'ospedale.

Alzando il corpo notai qualcuno dormire con la testa poggiata sul letto, e solo dopo essermi stropicciata gli occhi capii fosse Jisung.

Si vedeva che fosse crollato in un sonno profondo e tranquillo, la sua espressione era rilassata mentre la bocca socchiusa faceva sentire il suo poco russare, non avevo mai notato che avesse delle guance così carine.

Ok, non erano carine, erano bellissime ed ero troppo tentata nel toccargliele; e così feci.

Lentamente allungai un dito a toccarlo la guancia e un sorriso mi spuntò spontaneo sentendo la morbidezza della sua pelle.

Sospirai tornando a poggiare la testa sul cuscino. Era stressante poter essere te stessa solo nel momento in cui le persona intorno a te non erano coscienti, ma purtroppo se non lo facessi, se non usassi il mio scudo, e se mostrassi i miei sentimenti ne uscirei solo delusa e col cuore distrutto, di nuovo.

<<Mmh- Cheesecake.. Felix.. >> mugugnò nel sonno Jisung, ridacchiai alla vista <<Y/N.. >>

<<Si?>>

<<Sei bella..>> sorrise ancora dormiente.

Aish questo scoiattolo mi farà arrossire se non la smette.

<<Voglio portarti a un appuntamento..>>

Strapazzai gli occhi al sentire di quella frase, sicuramente era quello che stava provando a chiedermi da giorni, ma finiva sempre che me ne andavo con una scusa lasciandolo come un pesce lesso.

Dovrei.. accettare?

Accettare? Starai scherzando spero.

Beh-

I ragazzi vogliono solo una cosa, sono tutti uguali.

Ma lui.. sembra così diverso da loro.. è rimasto qui.

Tsk, è rimasto per i sensi di colpa.

Cosa dovrei fa-

Il litigio tra la mia parte innocente e quella aggressiva venne interrotto da altri mugugni, Jisung si stava svegliando.

Credevo che nemmeno una bomba lo svegliasse.

Appena aperti gli occhi, il ragazzo si precipitò su di me prendendomi per le spalle <<Y/N! Sei viva! Dio Santo! Scusami!>> urlò impanicato per poi stringermi in un abbraccio.

Potevo sentire chiaramente il suo respiro pesante sul collo, probabilmente dovuto alla paura provata quel giorno.

Il suo cuore, sentivo anche quello, batteva all'impazzata contro il mio petto; e la cosa che mi fece diventare più tesa era che sentivo il mio fare lo stesso.

<<Y-yah costume rosa! S-staccati fa c-caldo!>> balbettai nervosa mettendogli le mani sul petto per allontanarlo.

<<Scusa non volevo essere invasivo..>> si grattò la nuca imbarazzato.

<<B-beh l'hai fatto.>> controbattei.

<<Come ti senti?>> chiese poi tornando a sedersi ma senza staccarmi di dosso gli occhi preoccupati.

<<Sto bene.. perché sei rimasto?>>

Jisung abbassò lo sguardo iniziando a giocherellare con le dita <<Non potevo lasciarti qui da sola..>>

<<..e poi volevo dirti.. anzi chiederti.. insomma- si.. ti va se->>

<<No.>> risposi interrompendolo, stavo iniziando di nuovo a provare una strana sensazione, e decisi di fermare tutto sul nascere.

<<Ma non sai nemmeno cosa voglio chiederti.>>

<<E invece lo so.>> risposi <<N-non voglio uscire con te Jisung, non provo le stesse cose, mi dispiace.>>

Wish you back - Han Jisung x readerWhere stories live. Discover now