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Gemma's Pov (Il Volo - Grande Amore)

Lauren appena finisce il suo piccolo concerto, ci raggiunge, accompagnata dalla sua band. Il cuore batte velocemente e non riesco a capire il motivo.

Stringo la collana sul mio petto, come mio solito fare, per l'agitazione e chiudo gli occhi per respirare lentamente, mentre l'ansia domina in me.

****

"Dai papà, che cos'è?" Domandai, cercando di vedere cosa teneva nella sua grande mano, chiusa dietro alla schiena. Continuava a sorridermi e i suoi occhi chiari s'illuminanavano alla mia presenza.

"Gemma, te lo dirò a fine festa." Disse mentre portava il contenuto nella sua tasca dei jeans neri.

"Mi prendi sulle spalle?" Chiesi, arrendendomi.

Mi prese facilmente, con leggerezza, sistemandomi sulle sue spalle grandi e forti e mi baciò le mani. La mamma mi parlava sempre di lui, in sua assenza per il lavoro e quando tornava mi sentivo sempre al sicuro, come ora, come quel giorno, come al matrimonio di zia Perrie e zio Zayn.

Mamma mi raccontava sempre di come lo conobbe e di quanto amore e di quanta voglia di vivere avevano, trovandosi vicini. Mia madre mi diceva sempre che per quanti sbagli abbia fatto, poteva ritenersi un grande uomo. Perchè lui era il padre migliore di questo mondo, anzi, è il padre migliore di questo mondo.

****

"Gemma?" Mi sento richiamare, da Evan con viso preoccupato.

"Si?" Chiedo, scuotendo la testa per il ricordo.

"Dobbiamo andare, domani il gallo canta presto." Mi ricorda, sorridendomi con le sue tenere fossette.

"D'accordo." Dico, annuendo. Prendo la borsa alzandomi e buttando lo sguardo verso i miei amici, noto che James non è presente.

"Reagan non vieni?" Domando confusa, mentre saluto tutti notandola ancora seduta comodamente.

"Oh!No. Ho chiesto a Mark una settimana di riposo, quindi posso fare un pò più tardi." Borbotta, dopo aver bevuto un altro sorso di birra. Evan saluta anche lui,lasciando un altro bacio veloce alla sua amata. Automaticamente sposto lo sguardo e inizio ad uscire fuori.

Mi appoggio alla sua auto e lascio fuoriuscire un sospiro di dolore e pieno di gelosia, quando si forma una piccola nube di gelo dalle mie labbra.

"Perchè sei scappata?" Chiede, arrivando ad un passo da me.

"Non sono scappata." Scatto, prendendo le chiavi dell'auto dalle sue mani.

"Invece si." Risponde, mentre mi blocca il polso quando provo ad aprire la portiera.

"Evan lasciami." Sussurro, cercando di mollare la presa.

"Gemma se sto ancora con Reag è perchè l'hai scelto tu." Inizia, mentre porta il polso verso il mio petto e le nostre labbra quasi vicine. Ringrazio al cielo che sono tutti quanti dentro.

"Evan devi allotanarti da me." Rimango nella mia posizione, spostando il viso in un'altra direzione.

"Perchè rendi tutto così difficile?!" Mi domanda, prendendo il mio viso con la sua mano libera per fissare i miei occhi.

"Perchè sei l'unica persona che mi lega ancora a mio padre." Rispondo, mentre i miei occhi incominciano a bagnarsi.

"Ho paura Evan. Ho paura di perderti." Finisco. I miei occhi vanno dritto nei suoi. Quegli occhi scuri, pieni di ricordi. Ricordi nostri.

Rimaniamo in silenzio mentre con il suo pollice asciuga le mie lacrime. Mi lascia un accenno di sorriso e mi libera dalla sua presa. A passi lenti arriva alla sua postazione, quella da guidatore, mentre io rimango ferma, ancora appoggiata alla sua auto.

****

Appena tornammo a casa, mia madre mi spogliò dall'abito della festa e mi fece indossare il pigiama preferito di mio padre. Era lì, sul solito divano di casa nostra, mentre guardava la tv.

"Vai vicino a papà, io prendo del gelato." Mi mormorò la mamma, poggiandomi sul pavimento freddo. Corsi, per arrivare al salone e mi nascosi dietro al divano, aspettando il momento adatto per spaventarlo.

"Amore ma dov'è la mia piccola?" Chiese a mia madre.

"Oh, non lo so! Penso ancora in camera." Rispose dalla cucina. 

Risi, silenziosamente, posando la mia piccola mano davanti alle labbra. 

"Buuuuh!" Dissi, saltando all'improvviso davanti al divano. Ma non c'era.

Mi guardai intorno, fino a quando due braccia muscolose mi presero circodando il mio corpo e lasciandomi volare come un aereoplano.

"Ti sei spaventata!?" Mi domandava ridendo. Ridendo e lasciandomi qualche solletico sul divano. Ridevo, ridevo e ridevo. Ridevo così tanto da piangere per la felicità.

"Okay, ora basta. Ho bisogno di qualcuno che mi aiuti con i bicchieri stracolmi di gelato." Sorrideva la mamma, con due bicchieri pieni di gelato.

"Metti Frozen, aiuto la mamma che è in pericolo." Mi baciò la guancia, mentre annuivo contenta per il cartone.

Adoravo quando papà si comportava da eroe. Adoravo quando aiutava chiunque fosse in difficoltà.

Papà lascio un veloce bacio sulle labbra alla mamma, mentre prendeva le posate per mangiare e il bicchiere in più da portare.

Appena arrivati ci posizionammo tutt'è tre sul divano, quando la sua mano scavò nei jeans e mi lasciò notare una semplice collana.

"Questa è tua." Disse, sorridendomi.

"Un aereoplanino di carta" Dissi, sorpresa.

"Brava piccola, sei intelligente come il papà." Rispose, mentre la mamma tossì ed io sorrisi.

L'ha indossai e da quel giorno fu sempre con me.

****

"Gemma, sali?" Mi richiama Evan, ancora una volta, aprendomi la portiera.

N\A

Voglio ringraziare per le visualizzazioni e per le stelline che ha avuto questo seguito :).

Il terzo capitolo è basato sulla storia di questa famosa collana che Harry portò al matrimonio di Zayn e Perrie per Gemma. Posso assicurarvi che dal 4-5 capitolo ci sarà una grandissima rivelazione , a presto Karry mie <3 

Mistake /Sequel Little Me /(#Wattys2016)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora