𝘰𝘳𝘭𝘢𝘯𝘥𝘰

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Sangue e parolacce verso fine capitolo, siete stati avvertiti :)

George scosse la spalla di Nick per farlo svegliare, visto che quest'ultimo si stava per addormentare di nuovo.

Il viaggio in aereo era andato a buon fine, George aveva letto qualche rivista per tutto il tempo e Nick aveva dormito come un ghiro.

Fece un lamento e mormorò: -svegliami quando arriviamo-.
George lo lasciò dormire mentre spiegava al tassista la strada precisa in cui doveva parcheggiare.

Orlando era una città... particolare.
Sembrava molto affollata ed era decisamente più colorata di Brighton che a confronto era in bianco e nero.
Tutti quei colori, suoni, odori nuovi gli facevano girare la testa come una trottola.
Gli sembrava tutto sulla tonalità del verde. Se quella era una delle sue solite allucinazioni era particolarmente strana.
Il suo subconscio ormai riconosceva i luoghi in cui era già stato e gli facevano questo effetto? Sapeva solo che qualsiasi colore gli ricordava il verde, un verde accesso, color lime.
Il suo pensiero però fu interrotto dall'autista che frenò all'improvviso.
Scese dall'auto e con il suo accento americano iniziò a sbraitare come un matto.
Aveva tamponato. La giornata non poteva andare meglio, la sfortuna era già dalla loro parte.

Svegliò Nick dicendogli che dovevano scendere e di prendere tutte le valigie sul retro.
Avevano uno zainetto con qualcosa da mangiare che avevano preso appena arrivati, un enorme valigia che condividevano,con tutti i loro vestiti, e infine un borsone dalla forma rettangolare con delle scarpe e un computer in una tasca enorme.

George lasciò la mancia sul sedile dell'auto mentre il tassista che ancora urlava come un matto, quando non aveva un graffio.

Con il navigatore provarono a orientarsi, con parecchie difficoltà ma finalmente giunsero alla casa.
Senza pensarci due volte George prese la copia che le madri di Nick gli avevano preparato ed entrarono.
La trovarono perfettamente in ordine, come se qualcuno non ci abitasse da anni, ma ancora troppo pulita per considerarla abbandonata.
Il profumo che emanava l'ingresso gli sembrava familiare mentre le pareti erano riempite con foto di famiglia.
Nick subito corse al piano di sopra cercando la stanza di George.
Il castano curioso lo seguì dando un occhiata a qualsiasi dettaglio in giro, ma nulla riusciva a riportargli alla mente i suoi ricordi.

La sua stanza non era molto spaziosa, sembrava la tana di un topolino.
Alle pareti c'erano delle foto di persone che non aveva mai visto in vita sua, o almeno, da quello che ricordava fin'ora.
C'erano due ragazzi, uno con una felpa nera e rossa e l'altro tutta Azzurro acceso.
Ma soprattutto parecchie con un ragazzo biondo e con una felpa...verde lime.
Non doveva essere perciò una coincidenza il verde che ogni tanto spuntava ai lati degli occhi.

Nick cercò di distrarlo dicendogli che aveva trovato la probabile stanza dei suoi genitori e quella degli ospiti. Avrebbe sistemato lì le sue cose per il momento.
Qualcuno suonò il campanello mentre i due finivano di accordarsi per le stanze.
Nick corse giù per le scale mentre il suono si sentì nuovamente a far vibrare le pareti della piccola casa.
"Appena arrivati e già abbiamo visite" pensò un po' annoiato George che con più calma scese le scale sentendo qualcuno urlare.
-Nick che succede?- George appena scese vide il ragazzo biondo delle foto, con la stessa felpa verde lime.
-George!? Sono mesi che ti cerco!- il ragazzo cercò di entrare ma Nick lo fermò.
-Hey hey vacci piano ora Dream, ci sono alcune novità-.
Tra i due George sentiva una fortissima tensione, come se stessero per fare a botte, e deglutì senza riuscire a muoversi dall'ultimo gradino delle lunghe scale.
-Sei sparito senza dirmi nulla! non hai visto quante volte ti ho chiamato?! Hai intenzione di lasciarmi?!- George lo guardò confuso e riuscì a sentire chiaramente Nick sussurrare "cazzo...".

Iniziò a collegare i pezzi.

-In che senso lasciarci?- chiese confuso come se gli avessero lanciato un sasso in testa e si fosse appena ripreso.
Dream riuscì a spingere via Nick che gli impediva di entrare ed esclamò: -Ti sei già dimenticato di me quindi eh!?! 1 anno di relazione buttato al vento vero?!-
George incrociò con uno sguardo assassino quello di Nick che sembrava nel panico come mai prima d'ora.
-Stai con lui ora vero?! Dovevo immaginarlo- si girò verso Nick e mormorò- brutto bastardo- poi corse verso di lui e gli sferrò un destro dritto sul naso.
Il naso di Nick iniziò a sanguinare e anche le nocche di Dream.
I piedi di George erano come pietrificati sul pavimento, non riusciva a muovere un muscolo.
-Andate a fanculo tutti e due!- Il ragazzo sbatté la porta e il rumore risuonò in tutta la casa.
George si riprese dallo shock e con qualche forza sovrannaturale si avvicinò a Nick.
Vide che era svenuto avendo sbattuto la testa sul pavimento dopo il colpo.

La prima cosa che fece fu prendere il telefono e chiamare il 118.

Ci avrebbe pensato dopo alle spiegazioni di cui aveva bisogno.




PLOT TWIST-
Finalmente mi diverto >:)
Beccatevi Dream incazzato

𝖬𝗒 𝗆𝗂𝗌𝗌𝗂𝗇𝗀 𝗉𝗂𝖾𝖼𝖾 - 𝖣𝗋𝖾𝖺𝗆𝗇𝗈𝗍𝖿𝗈𝗎𝗇𝖽Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora