CAPITOLO 28

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Mentre preparo le valigie Yunji mi guarda, seduta sull'altro letto della mia stanza.
-Yeo mi mancherai un sacco, due settimane sono tantissime.-
-Lo so, ma è una cosa necessaria.- le dico accennandole un debole sorriso per confortarla.
È passata una settimana dalla morte di Do-Hyun. Il suo funerale è stato l'altro ieri, ed è stato straziante. Ho dovuto fare un discorso, ma sono scoppiata a piangere davanti alla folla.
Purtroppo al funerale c'era anche Kyu-Bok, ma per fortuna non ha nemmeno provato a parlarmi perché ha capito che non ero dell'umore per discutere con lui.
-È incredibile che ti abbiano permesso due settimane di pausa dal training per la morte di Hyun. So di una ragazza a cui era morta un'amica che aveva fatto la tua stessa richiesta, ma le hanno concesso solo quattro giorni.-
-Wow, che cattiveria.- commento.
Chiudo le valigie. Finalmente parto.
-Ti viene a prendere qualcuno all'aeroporto?- continua a chiedermi Yunji.
-Sì, mia madre e mio padre.-
-Hai detto a Chan che partivi?-
Chan.
Per tutta la settimana non ho pensato a lui, perché passavo le mie intere giornate a piangere per Do-Hyun.
-No. Non parliamo da quella volta.- le dico, e non ho bisogno di spiegarmi, Yunji sa già tutto.
-E a Seojun?-
-Con Seojun penso che sia finita ormai. Ci siamo visti l'altro giorno all'uscita delle lezioni, e lui mi ha fatto le condoglianze, ma nulla di più.-
Annuisce.
Apro la porta della mia stanza e porto le valigie fuori.
Yunji mi aiuta e poi chiude la porta alle mie spalle.
-Ti accompagno fino all'aeroporto, prendiamo un taxi.- dice quando usciamo dalla JYPE.
. . .
Dopo aver salutato Yunji, finalmente mi metto in fila per salire sull'aereo.
Una volta seduta sul mio sedile, cerco di rilassarmi. Il viaggio durerà solo un'ora.
Mi metto le cuffie e metto una canzone sul mio telefono, poi prendo un libro che mi sono portata e continuo a leggerlo.
Con la coda dell'occhio vedo che vicino a me si siede un ragazzo di più o meno la mia età.
Partiamo senza problemi. Nel bel mezzo del viaggio gli hostess fanno un annuncio. "Si avvisano i gentili passeggeri che stiamo attraversando un tratto di turbolenza, pertanto vi preghiamo di allacciare le vostre cinture di sicurezza."
Obbedisco e continuo a leggere io mio libro.
Ad un tratto però l'aereo si scuote violentemente, facendomi cadere il libro sulle gambe del ragazzo vicino a me.
Mortificata, mi tolgo le cuffie per scusarmi con il ragazzo.
-Oddio mi scusi veramente. Non volevo.-
Il ragazzo mi sorride.
-Tranquilla, non è colpa tua.- mi dice restituendomi il libro.
Sembra molto simpatico.
-Mi chiamo Kaito Matsumoto, ma puoi chiamarmi Kai. E puoi anche non usare gli onorifici con me.- dice in modo cortese.
-Io mi chiamo YeoReum Lee.- mi presento.
"Gentili passeggeri. Vi preghiamo di rimanere seduti, tra poco atterreremo a Busan."
-Vivi qui a Busan?- mi chiede.
-No, vivo a Seoul, ma sono orgininaria di Busan, quindi tutta la mia famiglia è lì- gli spiego. -E tu?-
-Io sono originario di Kyoto, in Giappone. Però vivo a Seoul da un'anno. Sto andando a Busan per andare un po' in spiaggia.-
-Posso sapere quanti anni hai?- gli chiedo.
-Venti, tu?-
-Anche io.-
Dal finestrino a fianco a me noto che stiamo sorvolando Busan. Velocemente ci avviciniamo all'aeroporto.
. . .
-Senti, io starò una decina di giorni, possiamo incontrarci qualche volta.- mi propone Kai mentre aspettiamo che arrivino le nostre valigie.
-Ma certo, volentieri.-
-Ti lascio il mio numero allora.-
Ci scambiamo i numeri e poi ci salutiamo.
Io esco dall'aeroporto e vedo subito mia madre, che mi corre incontro insieme a mio padre. Mi abbracciano e mi chiedono com'è stato il viaggio.
Io racconto tutto, e loro ne sono felici. Per tutto il tragitto per andare a casa chiacchieriamo. Quando per sbaglio mio padre accenna a Do-Hyun, i miei occhi si riempiono di lacrime.
Lui lo vede e cambia subito discorso.
. . .
Sono passati quattro giorni da allora. Mi sto trovando bene qui, sebbene ci siano molti ricordi, soprattutto di Do-Hyun.
Chan ha ricominciato a cercare di chiamarmi, ma ho ignorato le sue chiamate.
Poi ha iniziato a mandarmi numerosi messaggi, tra cui l'ultimo era "se non mi parli tu sarò io a farlo"
Non capisco cosa intendeva con questo, quindi alla fine ho lasciato perdere.
Anche Yunji mi ha chiamata, per dirmi che sarebbe venuta qui per il weekend a farmi compagnia. Sono contenta di aver incontrato una ragazza come lei, ogni volta che mi sento giù o c'è qualche problema, lei fa sempre di tutto per aiutarmi.
Ho anche sentito Kai, e l'altro giorno siamo andati insieme a fare una passeggiata. È veramente simpatico e mi ha aiutato a non pensare un po' alla situazione attuale.
Vado all'aeroporto, mi faccio accompagnare da mia madre. Stiamo aspettando Yunji.
Appena la vediamo, lei corre verso di me e mi abbraccia.
-Ahhh Yeo, mi sei mancata un sacco. Quattro giorni senza di te sono noiosi.- dice.
Le sorrido.
-Anche tu mi sei mancata Yunji.-
Ritorniamo a casa in qualche minuto, l'aeroporto è vicino a casa nostra.
-Bella casa, grazie per l'ospitalità Signora Lee.- dice Yunji con un inchino in segno di gratitudine.
Mia mamma le sorride calorosamente.
Nel pomeriggio io e Yunji siamo sedute nel portico di casa mia, quando vediamo Kai venire verso di noi.
Non le ho ancora raccontato niente di lui, quindi non lo conosce.
-Chi è quel ragazzo?- mi chiede lei indicandolo con un cenno della testa
-Un ragazzo che ho conosciuto in aereo, si chiama Kai.-
-YEO!- esclama colpendomi la spalla con una mano.
-Cosa c'è?- le chiedo stupita.
-Hai già Chan e Jun, non ti bastano?-
-Yunji ma cosa vai a pensare! Kai è un conoscente, tutto qui. Non ti sembra abbastanza incasinata la situazione con Chan? Pensi che andrò a cercare altri guai?-
Lei non fa in tempo a rispondermi che Kai ci raggiunge.
-Hey Yeo.- mi saluta con un cenno della mano. Lo saluto a mia volta.
-Kai ti presento Yunji. Yunji, Kai.-
Si presentano, ma mentre lo fanno vedo che non smettono di guardarsi negli occhi.
Interessante.
Kai resta con noi per una mezz'ora, poi va via.
-Yeo, il tuo amico è carinissimo!- mi dice Yunji appena lui svolta l'angolo.
-Yunji!-
-Lo so, lo so. Nessuna relazione per contratto e bla bla, però chi ha detto che voglio una relazione? Solo qualche uscita. Mi sento sola, e vedere te, Hima e Chun Ja con dei ragazzi mi fa sentire sola.-
-Hima? Con chi esce Hima?-
Yunji arrossisce improvvisamente, come se si fosse lasciata sfuggire un segreto.
-Uhm, non lo sapevi?-
-Sapevo cosa?-
-Beh, non so se stanno insieme, ma ho visto Hima e Seojun spesso insieme in questi giorni.-
-Ah.- dico soltanto. Mi aspettavo che la cosa mi colpisse di più, ma non mi fa nessun effetto.
-Stai bene?- mi chide Yunji preoccupata.
-Sì si, tutto bene. Solo che non me lo aspettavo. E Jun non mi ha detto nulla.-
-Magari perché non è ancora finita tra voi due.- mi dice.
-Yunji, ti devo confessare una cosa. Ci avevo ragionato su, e credo di aver scelto Chan. Anzi ne ero convinta. Solo che dopo quello che è successo ora non ne sono molto più sicura.-
-Voi due avete bisogno di parlare. Ognuno fa di testa sua e non avete un dialogo. Ma sono sicura che alla fine riuscirete a risolvere tutto e a mettervi finalmente insieme.- mi dice.
Yunji mi da un abbraccio e rientra in casa, mentre io sto fuori ancora un po'.
Per il resto della giornata stiamo a casa a rilassarci. Ogni tanto vedo che le arrivano dei messaggi e quando li vede un sorriso le compare sulla faccia, ma non le ho ancora chiesto chi fosse.
Il giorno dopo è sabato. Mi sveglio e vado a vedere se Yunji dorme ancora.
-Yunji?- chiedo bussando alla porta.
Nessuno mi risponde, quindi deduco che stia ancora dormendo.
Torno in camera mia e prendo il mio telefono. Sono le dieci di mattina.
Scendo in salotto e vedo che i miei genitori non sono in casa.
Inizio a prepararmi la colazione, quando mi arriva una chiamata. È Chan, decido di ignorarlo. Subito dopo però arriva un messaggio.
Sto arrivando.
Cosa?
Non può essere qui a Busan. Non è possibile.
Lui sa dove abitano i miei genitori, glielo avevo detto tempo fa, ma non può essere che è venuto fino a qua.
Corro nella camera di Yunji e spalanco la porta, facendola svegliare di colpo.
-CHAN STA VENENDO QUI.- urlo.
Yunji sobbalza sul letto per lo spavento e cerca di svegliarsi.
Dopo due minuti finalmente mi guarda.
-Sì lo so.- dice tranquillamente.
-LO SAI?!-
-Come pensi che sappia che sei a Busan Yeo. Mi ha chiesto di aiutarlo.-
-MA SEI MATTA. IO NON LO VOGLIO VEDERE.- continuo ad urlare.
-Perché urli a quest'ora.- si lamenta Yunji.
Si alza dal letto e mi spinge fuori dalla sua camera.
-Adesso io mi cambio e tolgo il disturbo, così potete chiarirvi in santa pace.- dice prima di chiudermi la porta in faccia.
-YUNJI ACCIDENTI A TE!- urlo, ma sento l'acqua della doccia che c'è nel bagno della camera che scorre, quindi non mi sta più ascoltando.
Aspetta un minuto.
Chan sta venendo qui. E io sono in pigiama.
Corro a cambiarmi anche io.
Dopo mezz'ora Yunji esce da camera sua, mi saluta velocemente e va via.
Io aspetto in salotto nervosa. Non mi ha detto niente di chiaro, solo che Chan le ha chiesto dov'ero e che voleva venire qui, quindi che lei lo ha aiutato.
Dopo dieci minuti sento suonare il campanello.
Il mio cuore perde un battito.
Lentamente vado ad aprire la porta, col cuore in gola.
Apro e vedo davanti a me Chan, che mi accenna un sorriso.
-Hey.- dice soltanto.
-Hey.- mormoro.
-Posso entrare?-
-S-sì.- mi sposto dalla soglia per farlo passare.
-Non hai bagagli con te?- gli chiedo chiudendo la porta dietro di me.
-Li ho lasciati in hotel prima di venire qui.-
Annuisco, incapace di dire altro.
-Senti, noi dobbiamo parlare.- mi dice avvicinandosi a me fino a che ci troviamo faccia a faccia.
Annuisco di nuovo.
-Yeo mi spiace veramente per quella scenata di gelosia che ho avuto. Non mi sono reso conto dei tuoi sentimenti, di nuovo. E per quello che è successo con Harumi. Io non provo assolutamente niente per lei; quando ci siamo baciati, riuscivo solo a pensare a te. Lo so che non aiuta, ma penso di averla baciata solo perché ero arrabbiato con te, una specie di vendetta. Mi rendo conto che ti ha fatta soffrire molto, e ne sono mortificato.- mentre parla mi prende le mani e le tiene nelle sue. Non lo respingo.
-No Chan, non hai sbagliato tutto. Anche io ho fatto molti errori. Già all'inizio, con te e Seojun. Posso solo immaginare come tu ti sia sentito a sapere di quello che è successo tra me e lui. Abbiamo sbagliato entrambi, però vorrei andare avanti e dimenticare queste cose. E che per una volta riuscissimo a far funzionare questa storia.-
-Anche io lo voglio Yeo.-
Appoggo la testa sul suo petto, e lui mi abbraccia.
Mi è mancato da morire. Ora che sono tra le sue braccia mi sento bene.
Mi stacco e lo guardo fisso negli occhi.
Finalmente, dopo quasi un mese, ci baciamo. Mi è mancato anche questo.
-Ti amo Yeo.- sussurra sulle mie labbra.
Il mio cuore manca un battito.
Mi stacco da lui. -C-che cosa hai detto?- gli chiedo incredula.
-È vero. Ti amo, e voglio stare con te.-
-Anche io Chan.- gli dico sorridendo e ci baciamo di nuovo.
E per la prima volta da un po' di tempo mi sento di nuovo felice. Molto felice.
Passiamo tutta la giornata insieme. Yunji torna nel pomeriggio e stiamo a casa tutti e tre. Decidiamo di ordinare del ramen.
Quando sento bussare alla porta corro ad aprire, felice che sia arrivato da mangiare.
Ma quando apro il mio sorriso si spegne.
-Hey.- mi dice Kyu-Bok.

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Okay lo so
Mi odiate definitivamente.
Sono almeno 3 mesi che non aggiorno, se non di più.
Mi sento terribilmente in colpa scusatemi, cercherò di aggiornare con più frequenza.
Giuro che questa sarà la volta buona hahha.
Comunque questo capitolo lo dedico a Hima Donnutella23 che oggi è un po triste, ho continuato alle 2 del mattino apposta perché so quanto le piace la storia.
Baci, HOPE YOU LIKE IT! 💖✨
Minnie☁️

Fly All Day☁️💫Where stories live. Discover now