CAPITOLO 26

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Esco dal dormitorio degli Stray Kids senza ascoltare Chan e Chun-Ja che mi gridano di fermarmi.
Do-Hyun è in ospedale.
Ha il cancro.
Al quarto stadio.
Morirà.
Il mio migliore amico morirà.
Non mi ha detto nulla.
Ecco perché aveva uno sguardo stanco.
Ecco perché era svenuto quella volta al parco dopo aver corso.
Ecco perché ogni volta che parlavo del futuro i suoi occhi si spegnevano.
Ecco perché si asciuvaga spesso la bocca dopo che tossiva.
Prendo il primo taxi che vedo passare e arrivo all'ospedale in dieci minuti.
-Mi scusi, dov'è ricoverato Kim Do-Hyun?- chiedo ad un'infermiera
-Kim Do-Hyun? Penso sia nella stanza 37 al secondo piano, ora controllo sul mio registro, un attimo.-
La donna passa in rassegna i nomi che ha segnato nella sua cartellina e poi mi conferma la stanza 37.
Mi precipito a cercarla, con il cuore in gola.
Appena la trovo spalanco la porta.
Do-Hyun e un ragazzo di, penso, quindici anni sobbalzano sui loro lettini.
-DO-HYUN!- grido e mi dirigo verso il suo lettino.
L'altro ragazzo capisce la situazione ed esce dalla stanza.
Le lacrime mi salgono agli occhi, ma cerco di trattenerle.
Vorrei prenderlo a pugni. Ma allo stesso tempo vorrei abbracciarlo.
Gli prendo una mano e mi siedo sul bordo del suo letto.
-Ti prego dimmi che è uno scherzo.- mormoro.
Lui scuote la testa lentamente e abbassa il cappellino che indossa.
Totalmente pelato.
Fino all'ultimo ho sperato che fosse solo uno scherzo di cattivo gusto. Ma ora, vedendolo così, capisco che è la verità.
A quel punto non riesco più a trattenere le lacrime.
Scoppio a piangere.
Un pianto che racchiude tutto, il fatto di perderlo, la situazione di questo momento, lo stress che subisco dal training.
Lentamente alza un braccio e mi avvicina al suo petto.
Lo abbraccio forte e lui mi accarezza i capelli per cercare di consolarmi.
Dopo dieci minuti passati a piangere mi tranquillizzo un po', ma il dolore che provo non si è attenuato.
-Perché non mi hai detto nulla? Da quanto tempo stai andando avanti così? Non puoi fare una cura?- faccio domande a raffica perché non so cosa dire.
Sono scioccata.
Fatico ancora a crederci.
-Non volevo farti preoccupare.-
-COSA C'ENTRO IO? AVRESTI DOVUTO PENSARE A TE! STAI PER MORIRE CAZZO!- mi metto ad urlare, arrabbiata.
Ricomincio a piangere.
Non voglio crederci.
È un incubo vero?
Adesso mi sveglierò nel mio letto, e sospirerò di sollievo, perché è solo un bruttissimo incubo.
Però purtroppo è la realtà.
-Ti hanno detto quanto ti manca?-  chiedo.
-Poco più di due settimane.-
-PERCHÈ CAVOLO SEI QUI ALLORA! VAI A STARE CON LA TUA FAMIGLIA!- gli urlo alzandomi in piedi.
-Volevo stare un po' con te.- mi dice guardandomi con occhi sofferenti.
Mi metto le mani nei capelli, mi sento di nuovo in colpa.
Quando lui voleva stare con me oggi, io ho dato più importanza all'appuntamento con Chan.
Sono uno schifo di amica.
-Grazie- gli dico debolmente, tornando ad abbracciarlo. -Ma penso che i tuoi genitori vogliano stare con te in questo momento, sapendo che manca poco. Provo a chiamarli.-
Do-Hyun non oppone più resistenza e io vado in corridoio a chiamare i suoi.
Dopo aver parlato con loro ci concordiamo che verranno qui e resteranno finché lui non se ne andrà.
Mando un messaggio a Chan e Chun-Ja per spiegare il perché sono scappata via, e scrivo anche a Yunji per chiederle di avvisare la scuola e l'agenzia che domani non parteciperò alle lezioni.
Mi dirigo verso la reception.
-Mi scusi- chiedo ad un infermiera. -Sarebbe possibile mettere una brandina nella stanza 37 del secondo piano? Vorrei rimanere qui stanotte.-
-Mi spiace ma solo i familiari possono rimanere la notte con un paziente.-
Cazzo. E cosa dico ora?
-La prego, sono la sua ragazza, la sua famiglia è lontana ora e non arriveranno fino a domani. Solo per stanotte.- dico disperata.
L'infermiera sospira, sconfitta.
-Va bene, ma solo per stanotte.-
-La ringrazio.- dico facendo un inchino.
Corro da Do-Hyun, e quando arrivo davanti alla porta sento qualcuno al suo interno che singhiozza.
-Do-Hyun?- busso prima di entrare. Senza aspettare una risposta apro la porta e lo vedo che si asciuga gli occhi velocemente.
-Stavi piangendo?- gli chiedo avvicinandomi a lui e prendendogli una mano.
-N-no, figurati.- dice e abbozza un sorriso, che non esce molto bene.
-Non mentire con me. Ti conosco.-
Smette di sorridere. Lo sa anche lui che non può nascondermi nulla.
Ricomincia a piangere.
Mi siedo sul bordo del letto e gli prendo la testa tra le mani, per poggiarla sul mio petto. Gli accarezzo i capelli, cerco di consolarlo in qualsiasi modo.
-È-è solo che è p-più difficile di quanto i-immaginassi.- singhiozza.
-Lo so, lo so.- riesco solo a dire.
Una lacrima mi scende sula guancia.
Non è il tempo di piangere ora. Devo essere presente per Do-Hyun, devo stargli vicino.
-Perché? Cos'ho fatto di male? Sono ancora giovane, avevo tutta una vita davanti. Volevo diventare un campione di Taekwondo, formare una famiglia, morire da vecchio, non a vent'anni.- urla disperato.
Si è tenuto tutto dentro, quindi è comprensibile che ora si arrabbi.
-Non si può fare proprio nulla?- chiedo con un filo di voce, ma so già la risposta, che mi viene confermata dalla sua testa che scuote.
-Queste settimane dovranno passare nel modo migliore possibile.- gli dico cercando di tirargli un po' su il morale, anche se so che in questa situazione è impossibile.
-Che cosa hai intenzione di fare?- mi chiede.
-Di tutto. Qualsiasi cosa tu voglia fare, io sarò dalla tua parte, lo faremo insieme.-
Alza la testa e mi guarda dritto negli occhi, poi prova ad accennare un leggero sorriso, che non gli esce bene.
Dopo quaranta minuti finalmente si addormenta, io non riesco a chiudere occhio. Oggi è stato il giorno peggiore di tutta la mia vita.
Senza farmi sentire, inizio a piangere. Soffoco i singhiozzi schiacciando la testa contro il cuscino della mia brandina, non voglio che Do-Hyun si preoccupi ulteriormente.
Sento bussare alla porta, sarà l'infermiera, perché i suoi genitori non possono essere già arrivati.
Mi asciugo velocemente le lacrime con la manica della felpa e corro ad aprire.
Rimango senza fiato quando davanti a me vedo Bang Chan con mascherina, cappello e occhiali da sole.
Senza lasciargli dire nulla, esco sul corridoio e chiudo la porta alle mie spalle.
-Cosa ci fai qui?- gli chiedo parlando a bassa voce per non attirare l'attenzione.
-Sono venuto a vedere come stai.- dice con una voce dolce.
E non ce la faccio più.
Lo abbraccio e nascondo la testa nell'incavo del suo collo, scoppio a piangere per l'ennesima volta di questa giornata infernale.
-Sono qui, stai tranquilla.- mi dice accarezzandomi la schiena.
-I-io non voglio perderlo- singhiozzo. -È stato il mio primo amico, è come un fratello per me.-
-Lo so, mi spiace veramente tanto.-
-Perché a lui?! Cos'ha fatto di male!- urlo, tanto che un infermiera mi si avvicina per chiedermi di abbassare la voce.
-Nulla, ne sono sicuro. Ormai non ci puoi fare niente, devi solo goderti questi ultimi momenti che ti restano con lui.- mi dice allontandomi dalla sua spalla per potermi guardare negli occhi.
Annuisco piano. Non ho altra scelta.
-Hai mangiato? Sembri molto pallida.-
-Sto bene, non preoccuparti per me.-
-Certo che mi preoccupo, dovresti mangiare qualcosa. Sei così pallida che penso che potresti svenire da un momento all'altro.-
-Non posso lasciare Do-Hyun da solo.- gli rispondo.
-Siamo in ospedale YeoReum, ci sono infermieri, dottori, c'è di tutto. Se non vuoi essere un loro prossimo paziente vedi di mangiare. ORA.- mi dice con tono di uno che non ammette repliche.
-Va bene.- cedo.
-Andiamo solo a prendere qualcosa in un minimarket, potrai mangiare anche qui se vuoi.-
Annuisco piano.
-Su, andiamo.- e dicendo questo mi prende la mano e la stringe alla sua.
Il mio cuore inizia a battere all'impazzata.
Ma cosa sto facendo!! In un momento come questo dovrei preoccuparmi solo di Do-Hyun, non delle mie situazioni amorose!
Eppure non riesco a smettere di avere il batticuore.
Camminare così, tenendosi per mano. Mi fa capire una cosa.
Che è Chan.
È sempre stato solo Chan, ora ho capito.
Per Seojun provavo solo attrazione, e magari si, mi piaceva.
Ma Chan lo amo. Sì, lo amo.
Lui per me c'è sempre stato, ed è stato disposto a perdonarmi per non avergli parlato per molto tempo, anche quando sapeva che ero andata con un altro uomo.
Ora è tutto chiaro.
Ho scelto.
Ho scelto Bang Chan.
Gli stringo la mano, e continuo a seguirlo verso il minimarket.
Una volta tornati all'ospedale, Chan insiste per farmi mangiare subito.
Dopo averlo fatto, decido che è tempo di dirgli della mia decisione. Del fatto che ho scelto lui a Seojun.
Arriviamo davanti alla porta della camera di Do-Hyun, e mi fermo prima di entrare.
-Che succede?- mi chiede.
Mi giro a guardarlo, faccia a faccia.
-Ti devo dire una cosa. Molto importante.-
-Va tutto bene? Ti senti male?!- dice con un tono di voce preoccupato.
-Io sto bene. Riguarda noi due. Io e te.-
-Oh.- dice solo.
-Io ho fatto la mia scelta. E ho deciso che starò con...- vengo interrotta da qualcuno che si avvicina alla porta della camera di Do-Hyun. Una persona che conosco. E che non avrei mai voluto incontrare. Soprattutto in questo momento.
-YeoReum? Cosa ci fai qui?- mi chiede il ragazzo davanti a me.
-Kyu‑Bok?! Sei davvero tu?-
-Chi è Kyu-Bok?- mi chiede Chan.
Oh cazzo.
Il mio ex.
Quello che mi ha tradita.

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Quattro mesi.
Non aggiorno da quattro mesi.
S
C
U
S
A
T
E
Ho avuto un periodo orribile con la scuola, e quando è finita non avevo molte idee.
Mi spiace davvero.
Ecco a voi il nuovo capitolo.
HOPE YOU LIKE IT! 💖✨
Minnie (p.s. Ora la mia firma è Minnie e non più MinMin)

Fly All Day☁️💫Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora