CAPITOLO 29

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-Kyu Bok. Cosa ci fai qui?- dico con voce tremolante.
-Ho saputo che saresti tornata a Busan per un po'. Yeo ho bisogno di parlarti per favore.-
-Yeo?- mi chiama Chan da dentro casa.
-Esco un attimo, torno tra dieci minuti.- avviso ed esco senza lasciar loro il tempo di replicare.
Mi allontano, seguita da Kyu Bok che non apre bocca. Con la coda dell'occhio però noto Chan che si è affacciato alla finestra e che ci fissa.
La casa dei miei genitori è isolata dalla città, quindi intorno a noi c'è solo bosco.
Quando siamo abbastanza lontani mi fermo, e lui fa lo stesso.
-Cosa vuoi dirmi?-
-Ho provato a contattarti per un sacco di tempo. Non puoi avercela ancora con me per quella cosa.-
-"Quella cosa" come dici tu, mi ha fatta soffrire per moltissimo tempo. Quindi sì, ce l'ho ancora per quello.-
Kyu si avvicina a me con un sorriso furbo, io faccio un passo indietro.
-Non avvicinarti.- gli dico.
-Hai paura di me ora?- dice e avvicina una mano al mio braccio.
Non gli rispondo, ma lo guardo impassibile.
-Come siamo arrivati a questo? Stavamo bene insieme.- continua a dire con il suo sorrisino.
-Siamo arrivati qui per colpa tua.- rispondo secca.
-Yeo, mi dispiace, sono serio. Mi piaci ancora, torniamo insieme.-
-Ti ha lasciato?- gli chiedo.
-Chi?-
-Quella con cui mi tradivi.-
-Ehm... S-sì, ma non è questo il punto.-
Faccio una risatina.
-Non funziona così. Cosa pensavi? Che avrei accettato di rimetterci insieme? Io sono andata avanti e non voglio avere più niente a che fare con te.- replico.
Sento un rumore dietro di me. Mi giro ma non vedo nessuno.
-Yeo dai non fare la stupida.- dice e avvicina il viso al mio velocemente. Mi scosto immediatamente.
-Ma che cavolo fai?!- gli chiedo scioccata.
Lui al posto di rispondermi continua a sorridere. Con quel suo sorriso strafottente.
-Dai Yeo.- dice e ci prova di nuovo. Questa volta però vengo tirata indietro da una mano, che mi tira la spalla.
Mi giro e davanti a me vedo Chan e Yunji.
-CHE STAI FACENDO?- dice Chan a Kyu, arrabbiato.
Lui per un attimo rimane fermo a guardare Chan a bocca aperta. Poi risponde.
-Ma allora eri veramente tu!- dice invece di rispondere alla domanda. -Quella volta in ospedale mi era sembrato che assomigliassi a Bang Chan degli Stray Kids, invece sei proprio tu!-
Rimaniamo tutti e tre un attimo stupiti dal suo cambio di umore.
-Cosa stavi facendo?!- ripete Chan.
-Amico, anche se sei famoso, questi non sono affari tuoi.- risponde Kyu.
-Invece sì, perché hai provato a baciare la mia ragazza.-
Rimango un attimo senza parole. Io e Chan non ci siamo ancora messi ufficialmente insieme, ma a quanto pare lui mi reputa già la sua ragazza.
Il mio cuore si riempie di gioia e dimentico per un attimo la situazione in cui siamo al momento.
-La tua... La tua ragazza?!-
-Sì, quindi vedi di lasciarla in pace.- dice con un espressione minacciosa.
Prendo per mano Chan e Yunji e li trascino via.
Mentre torniamo a casa nessuno spicca parola.
Arriviamo a casa e dalla macchina parcheggiata davanti capisco che i miei sono tornati.
-Mamma, papà, vi presento Bang Chan.-
-Mi sembra di averti già visto in giro. E il nome non mi è nuovo.- dice mio padre corrucciando la fronte come se pensasse a dove lo ha visto.
-Papà, Bang Chan è un Idol. È nel gruppo Stray Kids.-
-Ecco dove lo avevo visto!-
-Wow Yeo, ora esci con un Idol? L'agenzia lo sa?- mi chiede mia madre.
-No mamma, se lo sapessero sarebbe un casino.-
Annuisce, poi sta un secondo a ragionare.
-E l'altro ragazzo che era un trainee come te?- mi chiede.
Cazzo.
Seojun.
-Ehm... ma Seojun era solo un amico mamma.- le dico.
Con la coda dell'occhio guardo Chan per vedere se il fatto che mia madre abbia menzionato a Seojun gli abbia dato fastidio, ma non noto nulla.
-Dove dormirai?- gli chiede mio padre.
-In Hotel.-
Mio padre lo guarda incuriosito. Penso abbia paura che lui resti a dormire con me.
-Avete già mangiato?- mi chiede mia mamma.
-Uhm... Veramente sì Signora Lee.- le dice Yunji. - Adesso andremo su dove ci sono le stanze. Buonanotte Coniugi Lee.- dice Yunji.
Io e Chan salutiamo i miei genitori e seguiamo Yunji.
-Yunji perché sta fretta?- le chiedo. -E per di più non abbiamo mangiato, io ho fame.-
-Penserai dopo a mangiare. Adesso voi due avete bisogno di parlare.- dice e ci spinge nella mia stanza.
-Vado nella mia camera così vi lascio soli. Buonanotte piccioncini.- dice con un sorrisone, prima di uscire e chiudere la porta. -E chiudete a chiave!- ci ricorda da dietro la porta.
Sorrido e faccio quello che mi ha detto.
Mi giro verso Chan, un po' nervosa. Lui è seduto sul mio letto.
Con la mano mi fa segno di sedermi vicino a lui.
Lo faccio e ci giriamo a guardarci.
-Tutto bene?- mi chiede prendendomi le mani.
-Sì, sto bene.-
-Sei sicura?-
-Cosa intendi.-
-Il fatto che Kyu Bok abbia cercato di baciarti.-
Ah già.
-Sì, stai tranquillo. In realtà, vorrei chiederti una cosa.-
-Ovvero?-
-Con lui mi hai definita la tua ragazza...-
-Ti ha dato fastidio?- mi interrompe preoccupato.
-Ma no figurati. Volevo solo chiederti una conferma. Quindi è così? Stiamo insieme?- dico e abbasso la testa, perché non voglio che mi veda tutta rossa in viso.
Lui fa una risatina. Poi mi lascia le mani, per posarle sulle mie guance.
Lentamente si avvicina a me e mi bacia. Un bacio dolce, un bacio che significa .
-Penso ti basti come risposta.- dice quando ci stacchiamo.
Mi mordo il labbro per nascondere un sorriso.
I suoi occhi da dolci però passano a passionali. Come quella notte...
Ricomincia a baciarmi, un bacio diverso da quello di prima.
-I miei non vogliono che tu dorma qui.- dico tra un bacio e l'altro.
-Allora la mattina prima che si svegliano andrò via.-
Vorrei replicare ma alla fine mi abbandono a lui.
. . .
2U di Justin Bieber risuona nella mia camera, svegliandomi.
Guardo il cellulare per vedere che ora è. Le 6.00 del mattino.
Ma che cazzo
Mi giro nel letto e vedo Chan a fianco a me che mi abbraccia e mi stringe a se. Sorrido.
Io e Chan stiamo insieme, ci amiamo. Mi sembra ancora impossibile.
-Yeo...- mormora nel sonno. -Spegni sta musica.- mi dice brontolando infastidito.
Faccio una risatina. -È la tua sveglia.-
Apre gli occhi di scatto.
-Cazzo è vero.- dice e si alza dal letto alla velocità della luce.
È nudo, ma non sembra ancora essersene reso conto.
-Perché hai messo la sveglia a quest'ora?-
-Perché devo tornare in hotel così i tuoi non si insospettiranno.-
Cerco di guardarlo in faccia ma non ci riesco. Inevitabilmente il mio sguardo finisce in basso.
Se ne rende conto e arrossisce, cercando qualcosa con cui coprirsi.
Ecco, ora si è reso conto di essere nudo.
Faccio un'altra risatina.
-Perché tutta sta fretta, vuoi già andare via?- dico e faccio un finto broncio.
Finalmente ritrova i suoi boxer a terra e se li mette.
Si avvicina al letto dove sono ancora sdraiata e mi da un bacio sulla punta del naso. -Fosse per me starei sempre con te.- dice e mi fa un sorriso dolce.
Poi all'improvviso alza di scatto la coperta, lasciandomi nuda.
-CHAN!- esclamo cercando di non urlare troppo per non svegliare i miei.
Scoppia a ridere. -Ho avuto la mia vendetta.-
Riprendo la coperta e mi copro, lanciandogli delle occhiatacce, mentre lui continua a vestirsi.
Scendo dal letto, trascinando la coperta con me, per cercare qualcosa con cui vestirmi. Prendo un paio di mutande ed una maglia e mi vesto sotto l'occhio vigile di Chan.
-Perché mi guardi così, mi metti in imbarazzo.- gli dico una volta vestita.
Il suo sorriso si allarga. -Che male c'è? Ti ho già vista nuda.-
Faccio un verso di disappunto, e poi mi avvicino a lui. Una volta davanti, lo abbraccio nascondendomi tra le sue braccia.
Lui ricambia il mio abbraccio e mi da un bacio tra i capelli.
-Tra quanto devi tornare a Seoul?-
-Domani.-
Sospiro.
-Non fare così, ci vedremo tra una settimana.- dice dandomi un altro bacio.
-Sì hai ragione.-
. . .
Chan e Yunji sono tornati a Seoul da ormai cinque giorni.
Nel frattempo sono uscita di nuovo con Kai e sono andata al cimitero a vedere la tomba di Do-Hyun.
Nella foto che avevano messo sulla lapide sembrava così allegro, tanto che non ho resistito e sono scoppiata a piangere. Finalmente sono riuscita ad accettare, più o meno, il fatto che lui non ci sia più, ma comunque mi manca, ogni giorno.
Ormai mancano solo quattro giorni prima che torni a Seoul anche io.
Sto accompagnando Kai all'aeroporto. Durante il suo soggiorno ci siamo visti quasi tutti i giorni e ormai mi sembra di conoscerlo da sempre. Gli ho raccontato tutta la situazione e lui si è mostrato molto comprensivo. Si sta rivelando un buon amico.
-Beh allora ci vediamo a Seoul.- gli dico. Lui sorride e mi abbraccia.
-Ma cert- viene interrotto da una notifica del suo telefono. Quando guarda lo schermo vedo che gli spunta un sorriso sulle labbra.
-Mi vuoi dire chi è?- gli chiedo. -È da una settimana che vai avanti così.- dico e sporgo la testa per vedere il suo telefono.
Lui lo tira via, ma non abbastanza in fretta perché leggo il nome scritto sopra.
Yunji.
-Non ci credo. Yunji?! La mia amica Yunji?!-
Kai sorride alla vista della mia espressione.
-Sì, è lei.-
-Ma come... quando... ma- non riesco a dire nulla di sensato.
-Beh è successo più o meno sei giorni fa, sono venuto a casa tua ma i tuoi dormivano e tu eri occupata con Chan. Mi ha aperto Yunji e abbiamo passato la serata insieme.-
QUEL GIORNO IN CUI CHAN È VENUTO A BUSAN?!
-Da così tanto?!- dico quasi urlando.
Lui continua a ridere, divertito.
-Sì, Yeo calmati però.-
-Voi... Voi non avete... Non avete fatto niente vero?- dico abbassando di colpo la voce.
-Beh in realtà...-
-Kai!-
Lui scoppia in una sonora risata.
-Sto scherzando, ti prendo in giro, vedessi che faccia.-
Faccio una smorfia infastidita.
-Dai non prendertela.- mi stringe a se è mi abbraccia.
-Se continuerai sta storia con Yunji voglio che mi dite tutto. Entrambi.- dico minacciosa.
-Prometto.- e fa una risatina.
Una volta tornata a casa mi metto a fare i compiti. Ho preso una pausa anche dalla scuola, ma non voglio rimanere tropo indietro.
Per tutto il pomeriggio studio, e quando i miei genitori tornano a casa passo il tempo con loro.
. . .
-Ciao tesoro, mi raccomando, impegnati tanto e sono sicura che riuscirai a debuttare.- mi dice mia mamma mentre ci troviamo all'aeroporto.
Sono contenta che i miei genitori mi supportino sempre, e sarebbe terribile per me se non fosse così. Himawari mi aveva confidato che i suoi non l'hanno mai supportata in questo suo sogno, e volevano che lei diventasse un avvocato. È venuta in Corea da sola, senza nessuno.
-Comportati bene, non stancarti troppo. E chiamaci!- dice mio padre.
-State tranquilli vi chiamerò ogni giorno.- dico abbracciandoli entrambi. Mi mancheranno tantissimo, per me è molto difficile avere i genitori lontani, perché con loro ho un rapporto bellissimo.
-Ciao mamma, ciao papà.- dico e mi allontano lentamente.
All'inizio del viaggio mi sento triste, perché mi mancano già. Mi scende qualche lacrima sulle guance ma le asciugo velocemente cercando di non farmi vedere.
Quando arrivo a Seoul però, sto già meglio. Le due settimane sono servite molto, a farmi ragionare e a farmi accettare la morte di Do-Hyun. Ho fatto una specie di pausa che era necessaria, visto come stavano andando le cose in questo periodo, troppo frenetiche. Ora sono carica e pronta a tornare alla mia vita di tutti i giorni.
Quando arrivo all'uscita dell'aeroporto vedo un ragazzo incappucciato e coperto da mascherina e occhiali, che con una mano sorregge un cartello con su scritto "Bentornata Yeo❤️" e con l'altra tiene un mazzo di rose.
So già chi è.
Trascinandomi dietro le valigie corro ad abbracciarlo e affondo il viso nell'incavo del suo collo.
-Mi seno mancata.- mormora Chan mentre mi stringe a se.
-Anche tu.-

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Heyyy,
Finalmente ho pubblicato il capitolo seguente dopo solo una settimana.
Baci, HOPE YOU LIKE IT! 💖✨
Minnie☁️

Fly All Day☁️💫Hikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin