Chun Ja x Han //Ministory//

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-Va bene, va bene. Ora credo sia meglio che vada.- dico facendo un sorriso forzato e salutando le mia amiche.
Avevo la testa ancora fra le nuvole. Quella giornata era diventata impossibile, e lo diventerà ancora di più quando dovrò incontrare Jisung e parlarci.
Attraverso la strada, la mia mente sta vagando per il mio immaginario e non mi accorgo che una macchina sta per venirmi addosso.
-CHUN-JA.- urla qualcuno dall’altra parte della strada.
Fortunatamente mi rendo conto di quello che sta succedendo e mi sposto appena in tempo.
Tutto quello che mi becco sono dei suoni di clacson e delle parole da parte dell'autista che mi intimano di andarmene a quel paese.
Stringo la cinta della borsa e mi paralizzo letteralmente sul ciglio della strada.
Ad un certo punto una persona dal profumo familiare mi prende di peso e mi trascina sul marciapiede.
Le persone intorno a noi continuano a camminarci affianco, come se non fosse successo nulla.
Quando mi rendo conto di quello che era appena successo, inizio ad agitarmi e tramare tutta. Stavo per essere investita.
Investita!
-Hey, hey. Chunnie.- dice la persona che mi ha trascinata via, prendendomi il viso tra le mani a coppa.
-Chun sono io, sono Han.- mi dice, facendomi poggiare la testa al suo petto.
Ho gli occhi sgranati, sono scioccata, ma prendo un sospiro e inizio a lasciarmi andare sentendo il suo solito profumo.
Quello buono, quello che mi piace tanto. Quello di Obsession di Calvin Klein.
-Jisung?- dico con voce tremante.
-Shh... tranquilla. Ora ci sono io. Che ne dici di andare a prendere qualcosa?- mi domanda ed io annuisco frettolosamente.

***SKIP TIME***

-Ecco tieni.- mi dice Han passandomi una cioccolata calda.
Siamo andati nel dormitorio degli Stray Kids.
Non sapevamo dove altro andare perché mentre stavamo per arrivare ad un bar abbiamo notato numerosi paparazzi che ci seguivano e ci facevano foto. -Forza, bevi. Ti piace tantissimo la cioccolata calda.- inizia a dire ma io lo blocco, poggiando violentemente la tazza per terra.
-No.- esclamo.
-Cosa significa no?- mi chiede lui, sorpreso.
-Significa no.- rispondo acida.
-E si può sapere perché?- mi domanda, inclinando la testa da un lato come se non capisse.
-Perchè...- inizio a dire. -Perché sono furiosa.-
-Furiosa?-
-Sì. Tremendamente furiosa- ripeto, con tono tirato. -Sono furiosa con me e non ce la faccio a stare qui davanti a te come se non fosse successo niente, sapendo di averti ferito non credendoti.- dico tutto d’un fiato mentre la mia voce inizia a vibrare e le lacrime ad uscire.
Lui mi guarda pallido, per poi spostarsi e sedersi accanto a me.
Mi mette una mano sulla tempia e mi forza a poggiare la testa sulla sua spalla.
Sospira e inizia a parlare.
-Vedi, sono furioso anche io, sai?-
-Mh?- riesco solo a dire.
-Sì, perché mi sono arrabbiato con te. Però poi ho capito. Ho provato a mettermi nei tuoi panni e ho provato a capirti. Mi dispiace tanto Chunnie.- mi stringe a sé.
-Non è colpa tua. Dovevo crederti ma...- mi stacco da lui e mi alzo. -Ma non riesco a fidarmi delle persone. Ho paura di essere tradita ancora, ancora e ancora.- deglutisco e mi metto a sedere sul bracciolo della poltrona, iniziando a torturarmi le gambe, afferrando i fili del jeans strappato e tirandoli.
Inizio a singhiozzare e poco dopo a piangere.
-ChunJa...- si alza e mi viene incontro.
Mi fa alzare e mi abbraccia nuovamente.
Non vuole lasciarmi andare, lo vedo. Lo sento.
Questa volta, però, mi stringe forte, fortissimo.
Non ce la faccio più, così scoppio definitivamente in un pianto disperato tra le sue braccia.
Tra quello che è successo in questi due giorni, lo stress per il training e anche il nervosismo di dover camminare in giro sapendo di essere fotografata solo perché sono la ragazza di Han Jisung, sono proprio a pezzi. Avrei solo bisogno di una pausa e stare con lui è quello che mi serve.
Stringo la giacca che sta indossando e alzo lo sguardo.
-Mi baci?- gli chiedo.
Non mi vergogno di quello che sto dicendo, perché al momento ho bisogno di lui.
Non mi risponde.
Tutto quello che fa è avvicinare il suo volto al mio e poggiare le sue labbra sulle mie iniziando un dolce, lento, ma bisognoso bacio.
Un bacio che entrambi desideriamo.
Un giorno.
Era passato un solo fottutissimo giorno senza baciarci ed ora sto letteralmente andando fuori di testa.
Perché... perchè mi è mancato. Mi è mancato da morire.
Presa dalla foga faccio diventare il bacio molto più appassionato e Han non sembra affatto dispiaciuto.
Inizia a baciarmi con molta passione il collo, le mie mani scorrono su di lui e gli tolgo la giacca.
Lui mi fa togliere la felpa, sotto non indosso niente se non un top.
Si ferma ad osservarmi, scrutandomi dall’alto al basso un paio di volte passandosi la lingua sulle le labbra.
-Che fai? Ti fermi?- gli chiedo sorridendogli in modo persuasivo.
Lui non se lo fa ripetere due volte e si riattacca alle mie labbra, spingendomi verso la porta della sua stanza.
Una volta arrivati alla porta della stanza, mentre lui continua a baciarmi, mi tolgo il top.
Appena tolto mi prende in braccio e gli cingo le gambe intorno al bacino.
Riprendo a baciarlo con foga, poi lui mi butta sul letto.
Quello che viene dopo già si sa.

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Ciao mie belle/ miei belli Flyers
(Ho inventato la parola sul momento hahah, nome di tutti quelli che leggono la storia)
Come state?
Ecco a voi un nuovo capitolo su Han e Chun-Ja, scritto INTERAMENTE dalla nostra VERA CHUN-JA... MIREA!
Mi raccomando, andate a leggere la sua storia!!!👇🏽👇🏽👇🏽
Hebrer
HOPE YOU LIKE IT!✨💖
MinMin☁️ e Miry📝

Fly All Day☁️💫Where stories live. Discover now