Essere Felici Costa

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- Signorina malfoy deve venire con noi

La presa di theo non si allento dal mio corpo neanche per un istante. Anche se a chiederglielo era stata la preside in persona, era come se avesse paura di lasciarmi sola.

- verrò anche io

Disse sicuro di sé, la testa girava e lo sguardo preoccupato di theo dalla situazione mando su di giri il mio sistema nervoso, e poco dopo il buio, le braccia di theo mi afferrarono al volo, evitando che mi scontrarsi contro il pavimento, rimasi priva di sensi non so per quante ore, so solo che quando mi svegliai la testa era pesante e un mal di testa improvviso fu come una lama, feci una smorfia di dolore massaggiandomi lievemente il punto in cui sentivo maggiore pressione , lentamente apro gli occhi, non riconoscendo il luogo in cui mi trovavo, un letto dalle scomode molle bianche era gettato in un angolo della piccola Gabbia, delle sbarre mi intrappolavano e circondavano, senza darmi via di scampo, una paura improvvisa si fece largo in me, dove ero??d improvviso un senso di solitudine mi attraverso. Indietreggiai raggiungendo una di quelle orribili sbarre d acciaio scuotendola bruscamente, odiavo gli spazi chiusi, la claustrofobia era sempre stata una delle mie paure più grandi, iniziai a boccheggiare impaurita.... Non trovando via di fuga.

- fatemi uscire...

Urlai nel buio.

- mi dispiace questa accoglienza sgradevole signorina, ma era consono vista la situazione, agire

Conoscevo già quella stridula e profonda voce.

Lentamente nel buio un suono di tacchi avanzo verso la mia posizione.

- perché sono qui

-cosa sa?

-cosa significa? Di cosa state parlando e perché sono qui in questa Gabbia, fatemi uscire

-crucio!

Urlai dal dolore e contorcendomi su me stessa, solo allora scorsi il grande cappello della preside e del professore, la mc granit, mi guardava tristemente, desolata, ma la verità era che nei suoi occhi c'era più timore che  vergogna delle sue azioni.

- signorina non le faremo del male, ma deve collaborare, ci dirà cosa sa

Avevo capito a cosa alludevano, ma non avrei mai detto ciò che sapevo, non una parola.

- cosa sa su mattheo riddle, vogliamo ogni particolare

- frequenta questa scuola, dovrei sapere altro?

Li provoca con sguardo altezzoso.

- sappiamo che lei sa dei segreti di questa scuola non neghi, abbiamo spiato le sue strane ricerche, i libri che sparivano e le sue strane domande

Rispose il professore severo.

-dobbiamo sapere cosa sa mattheo riddle di tutto ciò, signorina chi è mattheo riddle

Sapevano già la risposta eppure, ponevano me la domanda come se volessero conferme della mia scoperta.
Non fiatai, lo avrei difeso fino alla fine dei giorni, la verità? Che probabilmente avevo trovato un senso logico a tutto, tutta quell assurda storia

- parli

Minacciò la professoressa.

- mai, puo scordarselo.

Risposi decisa, aspettando l ennesimo incantesimo che facesse si che la mia pelle si tagliasse e ricucisse su di essa, Urlai, urla di disperazione, avevo solo bisogno in quel momento che quella tortura finisse, che le braccia di theo si avvolgessero intorno a me e che ogni cosa intorno sparisse.

il vero mattheo riddle - CompletataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora