Biglietto Di Ben Tornato

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Il volume della musica era ben superiore di quanto ricordassi, nuvole bianche di fumo riempivano l'aria circostante, ragazzi ubriachi erano sparsi sul pavimento insieme a qualche bicchiere di carta rosso, mi faccio largo tra la folla con i miei alti e eleganti tacchi, senza badare alla puzza d'alcool che contornava l'odore di erba nella stanza .

- permesso!

Cercai di essere cordiale, o almeno all'inizio, ma i miei richiami purtroppo inutili, mi inviarono a spintonare un ragazzo dalla possente corporatura e l'alito che sapeva di troppo gin.
Il ragazzo provato mi viene incontro infuriato e credo incosciente dell'alcool che avesse in corpo.
Indietteggio, il cuore batteva a duemila nel petto e le mani iniziavano la loro sudorazione dovuta all'ansia, mi guardai in torno alla ricerca di un volto familiare, ma incontrai solo quegli scuri occhi neri e quel meravigliosi ricci setosi.
Seduto a un bancone, mattheo era intento ad assaporare un lungo e intrepido cocktail a base di qualcosa di fruttato, mentre Roxy pendeva dalle sue labbra seduta di fronte a lui.
Rimase lì, senza muovere un passo o dire una parola, come se si aspettasse che io facessi qualcosa o che il ragazzo con la quale me l ero presa agisse, fino a quando...

Una mano si posa sul mio braccio e mi ritrovo alle spalle di un uomo.

- sparisci Adam, lasciala stare

- non ho bisogno del tuo aiuto liam

Dissi senza dargli modo di poter replicare, avrei voluto tenermi occupata, tra liam e le sue scappatelle e tutti quegli adolescenti su di giri, cercai con lo sguardo il ragazzo dai ricci neri, senza risultati.

- mi cerchi Malfoy?

Le sue parole, apostrofate nel mio orecchio risuonavano in modo così seducente, la sua voce spogliava la mia pelle, come un vento d'autunno, rimasi impassibile sotto il suo tocco leggiadro sulle mie braccia.

- diciamo che il mio scopo era stare il più possibile lontana da te

- missione ardua visto che non ci sei riuscita

- ho un ragazzo riddle, non io bisogno delle tue stupide attenzioni da 4 soldi

- siamo sicuri che sia ancora il tuo ragazzo?

- cosa vorresti dire con questo?

Solleva con la mano lentamente il mio volto, indirizzandomi verso un punto indefinito della stanza, davanti a me si rifletteva la scena di liam e Roxy al bancone che sorseggiavano qualche drink Sorridendo, sarei voluta andare lì arrabbiarmi con lui e dirgli di non farsi sentire, ma il contatto delle dita di Mattheo sulla mia pelle erano come calore per il mio corpo infreddolito.

- Faresti meglio a guardarti intorno Malfoy

Spari via come un soffio di vento, rimasi lì in mezzo alla pista, confusa e disorientata. Tornai in me infuriata, dal modo in cui mattheo mi facesse andare su di giri e si prendesse gioco di me e a causa di quella sguardina che ci provava con il mio? Ragazzo? Se ancora si poteva chiamare tale.

Che vuoi Roxy?

Dissi sputando amaramente questa parole sul suo volto, le braccia tese lungo i fianchi e quel benvenuto che avrei di certo preferito rimandare.

-Di cosa parli Malfoy?

- Smettila di provarci con il mio ragazzo

- non è come credi stavamo solo...

-tu non ti azzardare a rivolgermi la parola

Dissi rivolta a liam senza neanche rivolgergli lo sguardo

- e se non volessi farlo?

- sei sicura di volermi sfidare weasley? Lo sai che fanno i topi rossi con una Vipera? Vengono inghiottiti,soprattutto se il serpente in questione è una Malfoy.

- non ho paura di te Malfoy

- dovresti averne

Il ragazzo dai ricci scuri ci aveva raggiunto osservando compiaciuto la scena dal bancone, grato di aver scatenato lui la mina.

- dovresti guardarti le spalle Malfoy, da quando sei andata via le cose qui sono cambiate, non sei più te al comando

- scommettiamo?

Affondo le mie unghie nel suo collo facendo pressione, Roxy boccheggia sotto la mia presa, ridendo masochisticamente.

- non dimenticarti di cosa sono capace rossa

Dalle sue ferite iniziarono ad uscire fiumi di sangue, non appena lasciai la presa, tossi ripetutamente posandosi sullo sgabello.

Liam aveva raggiunto i suoi amici nel frattempo cercando di rimanere fuori da tutta questa storia.

-Non mi importa cosa blateri so solo che devi stare alla larga da liam

-Lui non diceva così quando urlava il mio nome

Mi giro di colpo nella direzione del mio ex ragazzo ormai, notando che ride con i suoi amici, inconsapevole delle verità che dopo anni mi erano state svelate e della fine che l avrebbe atteso.

-Cosa?

-Già mentre tu eri in Francia io mi sbattevo il tuo ragazzo

- speri che io ti creda?

-non sottovalutarmi Malfoy, mentre eri via sono riuscita a spodestarti dal trono e soffiarti il ragazzo, poco male per una mezzosangue, non trovi?

- oh mia cara quel trono non ti è mai appartenuto e beh liam? Tutto tuo, odio le cose di seconda mano e beh tu riesci a prenderti solo i miei scarti, ricordati con chi stai parlando mezzosangue.

La lascio lì senza darle la possibilità di replicare, raggiungendo a passo deciso Liam, la mia mano d istinto si scontra velocemente con il suo viso, schiaffeggiando la sua guancia

-Ma che caz...

-Mi fai schifo, come hai potuto

Liam non riusciva a capire il perché della mia reazione, ma non appena sollevò lo sguardo, noto il ghigno della perfida Roxy alle mie spalle realizzo l accaduto.

-Posso spiegarti Odette

-No non ce nulla da spiegare, sono una sciocca a credere che mi avresti aspettato

-Aspetta

Afferra il mio braccio ma lo scanso via bruscamente, Sorridendo amaramente.

-No, me ne vado

Ero arrabbiata? No, delusa più che altro, ero sempre stata in grado di vendicarmi, di farmi rispettare, continuavo a ripetermi che ero una Malfoy, non una qualunque, la mia famiglia aveva un nome alto da portare, eppure mi sentivo distrutta, speravo che almeno liam fosse sincero con me, credevo in lui, avevo concentrato la mia vita su un futuro possibile insieme, potevo capire un anno di lontananza e qualche scappatella, ma non con Roxy, non lei, forse aveva ragione, ero tornata e le cose erano cambiate, non ero più la temuta Odette, protetta dai suoi amici e dal ragazzo dei sogni, ero sola, e spaesata, spodestata e disorientata, certamente mi sarei ripresa ciò che era mio, ma avevo bisogno di tempo.

Sfilai I tacchi alti dai piedi ormai distrutti, non appena posai la pianta sulla superficie fredda del pavimento una sensazione di sollievo mi colmo, camminavo per i corridoi deserti della scuola, alla ricerca di risposte, di tranquillità e di chiarimenti, trovandomi sola con me stessa, tra quelle mura avevo affrontato così tante avventure, così tanti cambiamenti che mi girava la testa solo a pensarci, anche se Hogwarts è sempre rimasto un mistero ai miei occhi, nessuno ne parla, ne tanto meno racconta.

Un rumore di passi mi costrinse a nascondermi dietro una colonna di mattoni massicci, mi affacciai cercando di capire cui fosse a tarda notte, un ragazzo con una felpa verde e il cappuccio era intento a scassinare il ripostiglio delle scope, ma non appena si giro, riconobbi il suo sguardo... Mattheo....

il vero mattheo riddle - CompletataWhere stories live. Discover now