Capitolo 20

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«quindi?» insiste.
«Quindi cosa?» respiro profondamente cercando di non mandare a cagare Kyoka. Sono le 10.30 di mattino, perché cavolo mi sveglia?

Mi alzo riluttante dal letto e mi dirigo a grandi passi verso le scale.
«tra quanto arrivi?» intende in piscina. Le ragazze hanno organizzato una giornata in piscina solo che me la sono proprio scordata.

«Mah» le rispondo guardando il mio pigiama «sono praticamente pronta»

«Davvero?»
«Si?» la mia risposta suona un po' come una domanda e spero vivamente che la ragazza non lo noti.

«Senti, posso farti una domanda?» mi chiede ancora.

Apro il frigo in cerca del mio amato yogurt con le stelline di cioccolato.
«Se» che palle le domande di mattina.

«Dove sei?»
«A casa... perche tutte queste domande?» le chiedo prendendo poi una grande cucchiaiata di yogurt.
«Ehm...perché non c'è nemmeno Bakugou quindi...»

Assottiglio gli occhi.
«Quindi?»

«Pensavamo fosse da te...»
«E invece no, sono sola» si sarà dimenticato anche lui di sta giornata di merda.

«Ma stai arrivando?»
«Sisi tranquilla...piuttosto, dimmi un po', devo mettere il costume scolastico o un bikini?» azzardo.
«MA QUINDI SEI ANCORA A CASA?!»
«forse»

La sento sospirare dall'altro capo del telefono.
«quello della scuola»

«Che non provi a lamentarsi,sono già qui» ringhio tra me e me, mentre chiudo l'armadietto dello spogliatoio della Yuei.

Giuro che alla fine non ci ho messo tanto. Giusto il tempo di indossare il costume, buttare tutte le cose che possono essere utili in uno zaino a caso, cadere dalle scale e correre a scuola.

E sono già qui!

Sbuffo, e mi incammino verso la piscina dove sento già le urla dei miei compagni.

«Ehi!! Miki! Vieni a fare il bagno con noi!» si sbraccia Mineta appena mi vede arrivare. Sento il suo sguardo passare su tutto il mio corpo è tutto ciò mi infastidisce parecchio. Stupido nano viola.

«Magari in un'altra vita, Mineta» gli rispondo, facendo un cenno con la mano anche agli altri ragazzi che si stanno allenando sul bordo della vasca.

«Ti alleni anche tu?» mi chiede Kaminari avvicinandosi a me per farsi battere il pugno.
«Per ora no» glielo batto « vado a vedere che fanno le ragazze»

Mi avvicino al bordo della vasca, dove le ragazze ridono e scherzano giocando a palla.
«Miki! Finalmente!» mi saluta Mina nuotando verso di me, seguita da tutte le altre.

«Ehm si scusate il ritardo, me ne ero proprio scordata» mi gratto la nuca imbarazzata.
«Non ti preoccupare,cra! Volevamo continuare la partita, ti unisci a noi, cra?» mi chiede Tsuyu.
«Magari la prossima»

E così si allontanano. Mi siedo sul bordo della vasca per contemplare Dio solo sa cosa, fin quando una sagoma mi fa ombra.

«Ehi!» protesto girandomi ma mi blocco appena vedo Shoto guardarmi con un sopracciglio inarcato.
«Oh ehm ciao» mi schiarisco la gola.
«Ciao»

«Tutto bene?» mi mordo il labbro imbarazzata.
«Si, abbastanza bene»
«Bene» ripeto, annuendo. Dio, che situazione imbarazzante!

«Tu?» mi chiede.
«C-cosa?»
«Come stai?»
«Oh beh abbastanza bene»

La terra non mi vuole inghiottire?

La verità è che da quel giorno sono parecchio in imbarazzo ogni volta che vedo Shoto. Mi sento sempre costantemente una merda per averlo ferito. Però era la cosa giusta da fare. Mettere fine al nostro rapporto dico, non ferirlo.

~A me piaci così come sei~ Katsuki Bakugou Where stories live. Discover now