Capitolo 15

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«Miki potresti venire?» mi richiama Hawks dalla cucina.
Mi infilo velocemente il maglione bianco a collo alto e mi precipito in cucina.
«Dimmi tutto» gli rispondo dandogli le spalle per versarmi del latte caldo nella tazza.
«Perché ieri hai usato i tuoi quirk contro un uomo e poi hai fatto una telefonata anonima alla polizia?»

Merda.

«Che stai dicendo Hawks?!  Sei ubriaco?» gli rispondo girandomi di scatto per poi sedermi di fianco a lui. Prendo una fetta di torta e la immergo nel latte.
«Non mentirmi Miki...chi vuoi che sia? Una ragazza in queste zone che usa dei rampicanti. E poi, casualmente, tu ieri sei uscita a prendere gli ingrediente per la torta.»
Ruoto gli occhi.
«Okay sono stata io»

«Perché mi hai mentito?»
«Non ho mentito, ho solo omesso. Era solo un verme schifoso che ha cercato di abusare di me ieri sera. Così l'ho sistemato.» alzo le spalle, continuando a mangiare.
«Seriamente?!» Sgrana gli occhi lui.

«Perché non mi hai detto nulla?!??»
«Ovvio, perché le regole le conosco anche io. Non si possono utilizzare i quirk fuori dalla scuola.»
«non dirlo nemmeno per scherzo!» mi riprende «è una cosa grave. Avresti dovuto dirmelo. E comunque, ora come stai? Ti ha toccata? Cioè, insomma, non voglio sapere...solo, si...»

«Hawks, mi ha solo seguito, parlato e preso il polso. L'ho fermato prima che la situazione potesse degenerare. Non ho nessun trauma sta tranquillo.» gli sorrido e mi alzo dalla sedia per riporre la tazza vuota nella lavastoviglie.

«Hawks fai in fretta che credo di aver capito come battere le tue piume!»


«Quindi sei pronta?»
Prendo un respiro profondo.
«Si, certo, quando vuoi.» gli rispondo.

Chiudo gli occhi. Sento Hawks che scaglia le piume e posso percepire chiaramente l'espressione stupida di quest'ultimo. Mi ha illuminato ieri quando mi ha detto che il vento fa rumore. Ha ragione. Tutto fa rumore, perfino le sue piume. Ero troppo concentrata sul vederle, ma era impossibile. Sono troppo veloci, quindi non avrei mai concluso nulla. Ora devo solo percepirle, sentire il loro rumore. Concentrarmi solo su questo e cercare di bloccarle.

Ne percepisco una arrivare di lato, sento un leggero fruscio. Devo bloccarla con un rampicante. Non vedendo, mi concentro solo con il crearlo e con un rapido gesto della mano, lo indirizzo verso la piuma. Immediatamente ne sento una arrivare da davanti, così sposto lo stesso rampicante davanti, bloccando anche quella. E così per un'altra, un'altra è un'altra ancora. Così almeno per altre dieci.

Poi non sento più nulla. Apro gli occhi e vedo Hawks sorridermi.
«Ben fatto!»
Gli sorrido.
«Grazie, mi sono semplicemente concentrata sui rumori e poi il mio quirk ha agito da solo. »
«Finalmente hai capito che può servire anche per contrastare e non solo per imprigionare l'avversario. Puoi fare la stessa cosa anche con gli occhi aperti ovviamente.»

«Si certo! Possiamo riprovare? Terrò gli occhi aperti!»
«Va bene...da domani riprendiamo l'allenamento anche con l'altro quirk. Ora-» ma il suo telefono inizia a squillare «Scusa, devo rispondere»
E si allontana, portando il telefono all'orecchio.


Dopo tre quarti d'ora decido di andare a vedere se va tutto bene. Hawks è sparito, spero non gli sia venuto un malore.

Esco dalla palestra e mi incammino nei diversi corridoi per poi raggiungere l'ufficio.

«Sinceramente me ne frego delle regole!» urla Hawks sbattendo le mani sulla scrivania. Mi blocco e mi appoggio contro la porta, facendo intenzione a non fare rumore.
«Sono fatte per essere rispettate» gli risponde un'altra voce appartenente ad un uomo.
«Mi dica che cosa avrebbe dovuto fare? Stare lì a farsi stuprare? Wow molto meglio! Ora avremmo avuta una ragazza traumatizzata ma che ha rispettato le regole!» Alza la voce Hawks, a dir poco ironico.

~A me piaci così come sei~ Katsuki Bakugou Where stories live. Discover now