Credo che tutti abbiano in qualche modo la necessità di dover parlare, di dar voce e sfogo ai propri pensieri senza che questi ti si accumulino nella mente.
Non so nemmeno io perché ho pensato di iniziare a scrivere qui come se fosse un mio diario segreto. È alla portata di chiunque, quindi di segreto non ha proprio niente...
Forse mi da più l'illusione di poter essere ascoltata veramente da qualcuno, e magari se quel qualcuno è un estraneo, non sentirmi in soggezione.
Potrei dire liberamente qualsiasi cosa e non sentire il peso delle mie parole.
Ma le parole hanno veramente un peso, bisogna stare attenti.
Attenti a quali usare, al modo in cui le si dicono e all'intonazione della voce quando le rivolgiamo a qualcuno.
Mi sono appena resa conto che in questo modo, scritte su questo schermo, le parole sono ancora più forti ed ho bisogno di pesarle anche più del normale visto che non ho la voce per pronunciarle e non ho l'intonazione dalla mia parte.
Mi sto contraddicendo da sola. È un flusso di coscienza.
Non vorrei che le mie parole pesassero così tanto, ma allo stesso tempo mi vedo costretta a prestare il massimo dell'attenzione per non ferire nessuno.
Tutto questo non sarà nulla di interessante.
Sarò il soggetto di questa situazione, la mia mente ed il mio cuore ne saranno i protagonisti principali.
Parlerò di tutto e di niente, di cose reali e astratte, di cose razionali e irrazionali e di cose richieste e non.
Avevo solo bisogno di un posto dove poter mettere in ordine i miei pensieri e conservarli, in modo da non poterli mai perdere.
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Il peso della vita
RandomNon vi soffermate alla prima lettura. Gli sfoghi sono parole al vento senza la reale considerazione delle motivazioni altrui. La verità dei miei pensieri è ciò che conta. "Sarà il mio diario. Parlerò di me e di ciò che mi chiederai. Creare convers...
