La festa

140 5 2
                                    

Da quell'ultima spedizione era passato qualche mese, ma le cose da fare anche all'interno delle mura erano tante. Però ogni tanto c'era anche il tempo per lo svago e quel giorno era uno di quelli.

Andrea e Matsuda si sposavano e avevano invitato i loro compagni; la festa si sarebbe svolta in un villaggio vicino.

Levi odiava quel genere di cose, ma sarebbe stato scortese rifiutare l'invito. E poi ci sarebbero stati anche gli altri. Doveva solo avere un po' di pazienza e sperare che finisse presto.

Arrivò davanti alla porta e bussò.

«Oi, datti una mossa. Gli altri ci stanno aspettando»

Da dentro si sentì la voce di Eilidh.

«Arrivo. Dai, entra mentre finisco di prepararmi»

Quando la porta si aprì la vide. Sembrava diversa, certo, era raro vederla con un abito addosso, però era sempre la solita Eilidh, l'unica che lo faceva sentire in quel modo.

«Finisco di allacciarmi gli stivaletti e sono pronta»

«Sarà meglio, siamo già in ritardo»

Il posto era incantevole e festeggiamenti del genere all'interno del Corpo di Ricerca non erano all'ordine del giorno, quindi cercavano tutti di godersi al massimo quella giornata.

Levi era rimasto seduto al tavolo vicino a Erwin, mentre gli altri erano andati a fare le congratulazioni agli sposi.
Cercava di non guardarla troppo, ma certe cose non sfuggivano al comandante.

«Tu ed Eilidh siete molto vicini, non è vero?»

«Erwin, le tue domande vaghe non le ho mai sopportate. Siamo compagni e amici, come lo sono con te e con Hanji»

«Levi, non ti scaldare. Ti parlo da amico, oggi non sono il tuo comandante. È solo che ho notato che spesso state insieme e quando sei con lei sembri più... anzi meno schifato dal mondo»

«Fin dall'inizio mi ha visto come una persona come gli altri, non un rifiuto dei sotterranei. Nonostante il mio caratteraccio mi è sempre stata vicina e mi ha aiutato in tante cose»

«Tutto qui?»

«Se vuoi insinuare altro, mi dispiace deluderti»

«E vorresti dirmi che guardi tutti in quel modo?»

«Erwin, dovresti smetterla di bere per stasera»

Erwin scoppiò a ridere, ma Levi sapeva che aveva ragione. Però non poteva ammetterlo, perché avrebbe significato ammetterlo anche a se stesso. E allora sarebbe diventato tutto più complicato.

Lui era lì per un motivo. Per combattere i giganti e salvare l'umanità. E in quel mondo difficile e crudele non c'era spazio per certe cose, servivano solamente a complicare il resto.

Strade [Levi Ackermann]Where stories live. Discover now