Insieme

138 7 0
                                    

«Allora io sto dalla parte del muro, se a te va bene»

«É indifferente per me. Tanto al massimo riesco a dormire mezz'ora»

Eilidh spense la lampada e si sdraiò a letto cercando di occupare meno spazio possibile. La stanza era comunque leggermente illuminata dalla luna di quella notte.

Dopo qualche minuto anche Levi si sdraiò. Rivolti ognuno dalla parte opposta, l'unica cosa che si guardava erano le loro schiene. E comunque c'era qualche centimetro di distanza tra le due.

Per quella sera non parlarono più e caddero entrambi in un sonno profondo. Al mattino, quando Eilidh si svegliò, Levi non c'era già più. Così si lavò il viso e scese nella sala principale.

«Ah, Eilidh. È da ieri pomeriggio che sei scomparsa, cominciavo a preoccuparmi. Ma poi stamattina ho incontrato Levi che usciva dalla tua stanza e mi ha detto che eri solo stanca, quindi mi sono tranquillizzata»

Hanji aveva quell'espressione sul viso... quella che sa, ma che non vuole dire perché aspetta che l'altro confessi. Ma Eilidh non aveva niente da confessare.

«È inutile che fai quella faccia, non c'è motivo per pensare male»

«Pensare male? Io ho solo detto che ho trovato Levi mentre usciva dalla tua stanza e gli ho chiesto come stavi. Che c'è da pensare male? O forse mi stai dicendo che devo pensare male?»

«No, infatti. Non c'è niente di strano. Hai già fatto colazione?»

«Ah, certo, colazione... No, non l'ho fatta, quindi possiamo farla insieme così mi spieghi un po'»

«Spiegare cosa? Hanji, sul serio. Levi ha ceduto la sua stanza ai feriti, così voleva andarsene a dormire su qualche sedia e io gli ho chiesto se voleva dormire con me. Cioè, gli ho detto che poteva dormire nella mia stanza. Tutto qui»

«E ha dormito su una sedia nella tua stanza?»

«No, Hanji»

«Ah, ecco»

E si era messa a sghignazzare.

Finita la colazione, Eilidh andò fuori e vide Levi che parlava con Erwin e gli altri.

Non ti vergognerai mica? Non è successo niente, come ho detto a Hanji. Quindi mi devo comportare normalmente.

Così cominciò ad avvicinarsi, ma Levi la vide subito e lei abbassò il viso.

«Eilidh, ben svegliata. Più tardi cominceremo a organizzare la prossima spedizione. Quindi voglio tutti i capitani nella mia stanza. Ho già anticipato qualcosa a Levi, così intanto ne potete parlare»

Ed Erwin si allontanò.

«Mi sono svegliato presto e non ti volevo disturbare. Avevi ragione, la mia schiena ti ringrazia»

Quegli occhi!

«Certo che avevo ragione. Allora sei riuscito a dormire un po'? Il letto era abbastanza pulito?»

«Dovevo essere veramente stanco per addormentarmi senza pensarci. A dire la verità era da tanto che non dormivo così a lungo. Forse alla fine non era tanto male quella brandina»

Strade [Levi Ackermann]Opowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz