Qualcosa di più

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«Levi, Eilidh, potete venire nel mio ufficio? Devo parlarvi di alcune cose»

«Certo, Comandante»

«Erwin, non ce le puoi dire qui senza troppi fronzoli?»

«No, è una cosa ufficiale e va fatta come si deve. Venite»

Da quando era diventato comandante, Erwin aveva rivoluzionato il Corpo di Ricerca e ogni giorno ideava piani, formazioni, scommesse. Il suo istinto non sbagliava mai.

«Bene. Levi, Eilidh, negli ultimi tempi vi ho tenuto particolarmente d'occhio e nessuno può negare che insieme formate una squadra insostituibile. Le vostre uccisioni in singolo raggiungono quelle di 100 soldati e anche i vostri compagni vi stimano molto. Per tutte queste ragioni vi nomino ufficialmente capitani e avrete una vostra squadra personale. Se non avete domande, questo è tutto. E congratulazioni!»

Capitani! Di strada ne avevano fatta, e gran parte di quella strada l'avevano condivisa. Presto avevano cominciato a combattere i giganti insieme, imparando a fidarsi l'uno dell'altro, a curarsi a vicenda le ferite. Ma lui ora non sembrava contento.

«Levi, perché sembri preoccupato? Tra i due sono io quella che non sa come si gestisce una squadra»

«Non so scrivere»

«Eh? Che c'entra? E poi ti ho visto scrivere»

«Sì, ma non bene. Ora come capitano dovrò compilare i documenti e scrivere i rapporti e non sono capace. Devo dirlo a Erwin»

«Pensi che Erwin cambierà idea per questa stupidaggine? Stasera al solito posto, porta carta e penna»

Il tetto era il solito posto, il loro posto. Levi soffriva d'insonnia e anche Eilidh spesso non riusciva a prendere sonno, così passavano le serate tiepide sul tetto, dove avevano parlato quella prima volta.

«Prova a tenere la penna così, più inclinata»

«Lo sapevo che era una stronzata. Non ci riesco»

«La mano deve stare così...» E mettendo la sua mano su quella di Levi, Eilidh lo aiutò, per così tante sere consecutive che alla fine non ebbe più bisogno del suo aiuto.

Ma quel contatto, quella vicinanza...

Con Levi riusciva a sentirsi tranquilla, non aveva paura di dire o fare qualcosa di sbagliato. E in quegli anni la loro amicizia si era rafforzata così tanto che ora Eilidh aveva paura di rovinarla. O forse era già troppo tardi?

Strade [Levi Ackermann]Where stories live. Discover now