25. The Ruthless Voice

Comincia dall'inizio
                                    

Si allunga verso il mucchio di vestiti, dandomi le spalle come se la conversazione fosse conclusa, e ne tira fuori un paio di pantaloncini colorati.

Mentre li indossa, saltellando su quelle gambette smagrite, ho il tempo di continuare la mia invettiva.

"D'accordo, ma Churchill?"

Shiva annoda i pantaloni con un fiocco sbilenco quanto il suo sorriso.

"Dimmi un po'" ripete, sinceramente divertito, "Perché credevi gli interessasse così tanto di quella ragazza che ti girava attorno?"

"Perché la detestava" ripeto a mia volta, e la mia espressione deve aver raggiunto il suo picco più tetro.

"Mi correggo, allora. Non è un problema di genere" commenta Shiva, di buon grado, "Tu non capisci un cazzo di esseri umani in generale, Cass"

Mi getto sul divano, senza badare ai vestiti che stropiccio, e incrocio le braccia.

"Lo avrai letto nei tarocchi, maledetta strega" lo accuso, imbronciato, "O te lo avrà sussurrato qualche demone in sogno"

Shiva ride, lasciandosi cadere accanto a me.

Non si degna neanche di rispondere alle mie illazioni: si limita a prendere il telefono e a far partire una chiamata.

Il nome, visibile sullo schermo abbandonato in vivavoce, è quello di Phineas.

"Shiva, devo svuotare la terza sacca di piscio della mattinata" risponde una voce alterata dal nervosismo e dall'apparecchio, "Ti do dieci secondi, poi inizio a gridare"

"Me ne bastano cinque" lo rassicura Shiva, "Churchill vuole chiedere a Cynthia di uscire"

Il tono di Phineas si fa più allegro.

"Oh, beh, era ora" trilla, come un fottuto merlo sotto acidi, "Tienimi aggiornato"

"Certo"

Shiva chiude la chiamata, e mi rivolge un'occhiata supponente.

Non c'è bisogno che formuli i suoi pensieri con maggior precisione, sento già la sua voce risuonarmi in testa.

Lo aveva capito persino Phineas, Cass.

"Per caso anche tu hai una cotta segreta di cui non mi parli?" lo accuso quindi, con tutto il sarcasmo che posso.

Shiva scrolla le spalle.

"Ogni tanto vado a letto con Pattie Boyd, se può interessarti" ribatte, angelico e quasi disinteressato, "Ma non credo ne uscirà qualcosa di serio"

Temo che gli occhi stiano per schizzarmi fuori dalle orbite.

Pattie frequenta con noi il corso di Latino, ed è oggettivamente bella come un sogno.

Il sogno proibito di quasi tutti i nostri compagni, a voler essere più precisi.

Ho perso il conto delle volte in cui, prima e dopo le lezioni, la ho vista declinare gentilmente inviti ad uscire e numeri di telefono.

Di Pattie si dice sia tanto bella quanto irraggiungibile, e tanto dolce quanto ferma nel rigettare qualsiasi contendente.

Lascio scorrere un'occhiata critica su Shiva, i suoi capelli disordinati e le sue gambe sottili.

"Tu ti porti a letto Pattie Boyd?"

La meditazione deve aver iniziato a produrre i suoi benefici, perché Shiva riesce a trattenersi dallo sferrarmi un più che meritato pugno nei denti.

"Fingerò di non aver sentito l'incredulità nel tuo tono" mi concede, con una smorfia.

"Scusa" borbotto, imbarazzato, "Sto straparlando"

𝐀𝐔𝐃𝐄𝐍𝐓𝐄𝐒 𝐅𝐎𝐑𝐓𝐔𝐍𝐀 𝐈𝐔𝐕𝐀𝐓 - mclennonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora