Capitolo 30

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Stasera abbiamo deciso di fare un uscita a quattro io Riccardo, Serena e Gianluca. Io e la mia amica stiamo aspettando i ragazzi e nel mentre sto cercando di trovare le parole per raccontarle quello che ho fatto stamattina nel cortile dell'università: <<Sere devo raccontarti una cosa che è successa stamattina all'università.>> lei mi guarda preoccupata e resta in attesa che io continui: <<Ho picchiato una ragazza.>> dico in un sol colpo. Lei sbianca, prova ad aprire la bocca per dire qualcosa ma non ci riesce. Quando lo sta per fare il campanello suona, e io vado ad aprire ai ragazzi. Sere nel frattempo mi segue con lo sguardo guardandomi incredula. Apro il portone di casa e i ragazzi fanno il loro ingresso. Riccardo viene verso di e mi saluta con un bacio, e la stessa cosa fa Gianluca con Sere, solo che lei non ricambia il bacio e continua a fissarmi. Gianluca si accorge che qualcosa non va e chiede: <<E' successo qualcosa?>> e io rispondo: <<Stavo per raccontarle quello che ho fatto stamattina.>> i ragazzi scoppiano a ridere e io e Sere li guardiamo sconcertate per la loro reazione. Gianluca tra una risata e l'atra dice: <<Dovevi vederla, glie le ha date di santa ragione!>> Riccardo mi tira a se e mi stringe smettendo di ridere: <<No ti prego non me lo ricordare, che mi viene duro al pensiero della mia ragazza che difende la nostra relazione a suon di tirate di cappelli e pugni.>> gli sferro una gomitata ma in risposta mi lascia un tenero bacio a stampo. Gianluca aggiunge: <<E non di dimenticare i calci!>> <<E chi se li scorda! Ne ho beccato qualcuno anch'io mentre cercavo di fermarla.>> dice Riccardo con lo sguardo perso nel vuoto mentre porta alla mente le immagini della rissa. <<Davvero?>> chiedo stupita a Riccardo. Lui mi guarda e annuisce. Mi giro verso Sere e la trovo che continua a fissarmi allibita. Per smorzare la tensione le dico: <<Le ho strappato via le extension, non hai idea che schifo!>> I ragazzi scoppiano a ridere mentre Sere si fa scappare una risatina: <<Devi raccontarmi tutto, nei minimi dettagli come se fossi stata lì con voi.>> Gianluca si intromette e dice prendendo il telefono dalla tasca: <<Oh per questo tranquilla, ho il video.>> E io stupita urlo: <<Cosa?!>>

Sono tre quarti d'ora che non smettiamo di ridere guardando quel cavolo di filmato. Sere mi avrà detto mille volte che la prossima volta che picchio qualcuno dovrò assicurarmi che le sia nei paraggi perché il video, per quanto possa essere bello, non l'ha soddisfatta abbastanza.
Abbiamo mangiato una pizza e ora ci stiamo avviando alla macchina per andare a un lunapark.
Compriamo zucchero filato e proviamo tutte le giostre. Al gioco del tiro al bersaglio Riccardo cerca di vincermi un pupazzo ma non ci riesce, mentre io ci riesco al primo colpo e sono io che gli regalo un peluche a forma di scimmietta.
Tornati a casa i ragazzi decidono di restare da noi, così tiro fuori tutti i giochi da tavolo che abbiamo in casa e io e Sere diamo del filo da torcere ai ragazzi. Dopo le due Sere inizia sbadigliare e Gianluca la porta in camera mentre io e Riccardo siamo ancora super svegli. <<Uffa, volevo continuare a giocare.>> dico mettendo su un finto broncio. Riccardo mi tira a sedere sulle sue gambe e mi sussurra all'orecchio <<Io ho in mente un giochino che sono sicuro che ti piacerà molto.>> dice accarezzandomi la coscia lasciata scoperta dal vestito. <<Che gioco?>> chiedo incuriosita. <<Facciamo una scommessa: scegli tu il gioco, se vinco mi dovrai fare uno spogliarello.>> dice con sguardo malizioso. <<E se invece vinco io?>> chiedo già eccitata. <<Scegli tu il tuo premio.>> mi risponde accarezzandomi la gamba e leccandomi il collo. Mi alzo da sopra alle sue ginocchia e mi giro a guardarlo: << Va bene, allora giochiamo a UNO. Se vinci tu ti farò uno spogliarello, mentre se vinco io dovrai dire a Michele della nostra relazione.>> appena sente il suo nome alza gli occhi al cielo e dice una delle sue solite cattiverie: << Ti pareva che non saresti stata in grado di rovinare un momento tanto interessante senza nominare quel cogli..>> <<Riccardo!>> lo interrompo <<Ti ricordo che è un tuo amico. E merita di saperlo da te.>> Scocciato sbuffa e si alza tendendomi la mano destra: <<Va bene, accetto la scommessa.>> e ci stringiamo la mano.
Poi andiamo in camera mia e ci posizioniamo per dare inizio alla nostra partita a UNO. Ho scelto questo gioco perché secondo me è un gioco di casualità e non tanto di tattica. Peccato però che dopo dieci minuti dall'inizio della partita Riccardo ha solo due carte in mano e io undici: <<Ti consiglio di pensare alla canzone che vorrai usare per lo spogliarello.>> mi dice beffardo mentre io gioco la mia carta. Quella in cui i giocatori devono mischiare le carte che hanno in mano e ridistribuirle, ora abbiamo sei carte ciascuno. Riccardo gioca la sua carta facendomi pescare altre quattro carte, al mio turno mi gioco la carta del gelo facendogli saltare un turno e con la mossa successiva gioco anche per lui la carta +4. Dopo altri dieci minuti io ho due carte in mano e lui una, peccato però che si dimentica di dire uno e così lo costringo a prendere due carte dal mazzo. Dopo altri tre giri io mi ritrovo con cinque carte in mano e lui nessuna. Ho perso. Riccardo si avvicina a me eliminando lo spazio tra di noi, mi sfila le carte di mano e le fa cadere sul letto tutto sodisfatto. A fior di labbra mi dice: <<Ho vinto, e voglio riscuotere il mio premio stasera stesso.>> mentre con una mano mi palpa il seno destro. All'improvviso si alza e si avvia alla porta: <<Vado in macchina a prendere il cambio per domani, così hai qualche minuto per scegliere la canzone.>> mi fa l'occhiolino ed esce. Il mio cervello è in pappa: uno spogliarello, dovrò fargli uno spogliarello! E come si fa? Inizio a camminare su e giù per la camera sperando di farmi venire in mente una scusa o qualsiasi cosa per uscire da questa situazione. La mia attenzione viene catturata dal telefono con la cover dello scudetto della Roma di Riccardo poggiato sul comodino, e mi viene un'illuminazione. Così in tutta fretta inizio a spogliarmi e prepararmi prima che torni.

Tutta colpa degli Affari [COMPLETA]Where stories live. Discover now