𝑆ℎ𝑒 𝑤𝑎𝑠 𝑀𝑎𝑟𝑖𝑛𝑒𝑡𝑡𝑒|| MLB FANFICTION

Chapter 5

~𝐶𝐻𝐴𝑇 𝑁𝑂𝐼𝑅 𝐸 𝐿𝐴 𝑆𝑈𝐴 𝑁𝑈𝑂𝑉𝐴 𝐿𝐴𝐷𝑌~

Gabriel guardò Nathalie, chiedendole con lo sguardo se fosse pronta a fare quello che avevano programmato per mesi. <<Nooroo, che le ali della notte si innalzino!>> Disse, trasformandosi in Papillon. <<Duusu, Nooroo, unitevi!>> Continuò, combinando il Miraculous della farfalla con quello del pavone. Nathalie guardava Papillon con molta più sicurezza di quanto avrebbe dovuto dimostrarne.
<<Sa che è molto rischioso.>> Sentenziò lei.
<<Certo, potrei mandare all'aria tutto, come potrei invece trionfare.>> Ribattè Papillon.
<<Adrien la scoprirà.>> Disse la donna, impassibile.
<<E che lo venga a sapere, così saprà perché lo sto facendo.>> Rispose l'uomo, impugnando il suo bastone. Il suo Miraculous lampeggiò, segno che qualcuno stava provando sensazioni negative fortissime.

<<Percepisco il dolore... oh Dio se lo sento. Marinette Dupain-Cheng, non è la prima volta che ti punto, ma resisti ancora un po'. Stavolta sento che niente potrà farti sentire bene, con tutto il male che hai dentro. Ti darò ciò che meriti, la tua vendetta, ma prima ho bisogno di una piccola spinta per aumentare il dolore...>> Disse l'uomo tra sè e sè.

<<E come?>> Chiese Nathalie, curiosa.
<<Nel frattempo chiama Lila Rossi.>>

<<Lo so Tikki, sono un disastro. Un completo disastro! Ho fatto una cazzata! PERCHÉ L'HO FATTO?!>> Pianse in modo straziante Marinette in camera sua.
<<Marinette... va tutto bene! Risolverai tutto, come sempre. Non dico che non sia successo niente ma... almeno guarda il lato positivo: non devi più preoccuparti di tenere segreto qualcosa con loro!>> La consolò Tikki. <<Anzi, con nessuno!>>

<<E i miei genitori?>> Ribattè Marinette, esausta. Tikki non aveva completamente torto, ma il suo punto di vista restava comunque negativo.
Per fortuna era a casa da sola: i suoi erano fuori città per lavoro, e non avrebbe sopportato di spiegare loro cosa era successo a scuola o perché fosse tornata prima a casa, in lacrime.
<<Loro ti capiranno.>> Rispose il Kwami, mentre Marinette si buttava sul letto con il cuscino sopra la faccia, in modo da soffocare tutti i suono attorno a lei. <<Piuttosto, perché non vai a studiare? Così li soddisferai di un altro buon voto come oggi! Domani non avevi la verifica di...>>

<<BASTA TIKKI! SONO STANCA! STO DELUDENDO TUTTI!>> Sbottò Marinette, lanciando il cuscino da qualche parte nella stanza, con le lacrime agli occhi. Si rigirò dall'altra parte, tremendamente in colpa per aver alzato la voce con Tikki, mentre questa andava dentro la Miracle Box insieme agli altri Kwami, evidentemente offesa.
Marinette pensò che avrebbe dovuto chiederle scusa, ma lo avrebbe fatto dopo, ora aveva solo bisogno di dormire....

Sempre lo stesso incubo ad attenderla.

<<Grazie di essere venuta, Lila.>> Disse Nathalie, accogliendo la ragazza all'entrata di casa.
<<Di niente. Sono contenta di poter aiutare, in qualche modo, il signor Agreste.>> Rispose Lila.
<<Devi essere sicura di quello a cui stai andando incontro.>>Ribattè la ragazza, entrando in casa senza neanche chiedere il permesso. Nathalie la guardò di traverso, mentre la accompagnava nell'ufficio di Gabriel; Lila sembrava sapere esattamente dove camminare.
La condusse dentro il passaggio segreto diretto al covo di Papillon. Dopo essere scese -Lila non aveva mai mostrato insicurezza e nè fatto domande- ad attenderle c'era Papillon in persona.
<<Buongiorno signor Agreste.>> Disse a bassa voce Lila, con un ghigno che le incorniciava il volto.
Gabriel non si mostrò stupito, non aveva mai rivelato la sua identità alla ragazza, ma era a conoscenza dell'elevato livello di intelligenza e scaltrezza che la distingueva dagli altri adolescenti suoi contenporanei. Doveva aspettarselo, ma non se ne fece un dramma.
<<Salve, signorina Rossi. Sono contento che tu abbia risposto, senza esitare, alla mia chiamata.>> Disse Papillon,ricambiando il sorrisetto e stringendo la mano alla sveglia ragazza.