Chapter 8

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             ~𝑃𝐸𝑅 𝑀𝐼𝐴 𝐹𝑂𝑅𝑇𝑈𝑁𝐴 𝐶𝐼 𝑆𝐸𝐼 𝑇𝑈~

L'ultima campanella della giornata suonò, e Adrien si alzò depresso dal suo banco. Era preoccupato per Marinette, anche se era andato a trovarla -sotto forma di Chat Noir- poco tempo prima.
<<Plagg, devo sapere come sta Marinette.>>
<<Vuoi andarla a trovare?>> Chiese Plagg sottovoce, mentre Adrien usciva dal portone della
scuola. Il Gorilla lo aspettava davanti all'auto con la portiera aperta, come per dire "ti sto aspettando", ma il biondo decise di girare verso destra, in direzione della strada che separava la scuola dalla casa di Marinette.
Mimò al Gorilla dei gesti, e lui capì-sbuffando- che avrebbe dovuto aspettare più del dovuto; chiuse la portiera dell'auto.

<<Non è che ti stai innamorando di Marinette? Ieri hai passato l'intera giornata a parlare di lei. Sono felice che finalmente non devo più sopportare le romanticherie dedicate a Ladybug, però ti prego, non fare la stessa fine anche con Marinette!>>
Rise Plagg, cercando di mettere in una posizione scomoda Adrien.
<<Ne abbiamo già parlato ieri sera.>> Rispose, aspettando il semaforo verde per poter attraversare. << Sto cercando di dimenticare Ladybug, e in Marinette riesco a ritrovare qualcosa di speciale.>>
Concluse, arrossendo.

<<Quindi non è solo un' amica?>> Ribattè Plagg, facendogli l'occhiolino e calcando pesantemente sulla parola "amica".
Scacco matto.
<<Non lo so più Plagg... si ok FORSE non lo è ma adesso...>> Adrien stava balbettando. <<Voglio andarla a trovare e consolarla un po'>>

<<Buongiorno, signor Agreste.>> Disse Lila, sedendosi di fronte all'uomo.
<<Ciao Lila, Simon mi ha riferito che Adrien tornerà a casa un po' più tardi, questo vuol dire...>>
<<Che abbiamo più tempo per parlare.>> Ghignò lei.
<<Siediti, Nathalie, anche tu sei fondamentale per la fase finale.>> Disse Gabriel, che con un cennò invitò la donna a sedersi di fianco a lui.
Nathalie arrossí.
L'atmosfera nella stanza era intima, ma allo stesso tempo professionale. C'era l'aria condizionata a palla, il che donava un soffio di freschezza che, secondo Gabriel, aiutava la mente a concentrarsi.
Almeno lui usava sempre questo metodo.

<<Allora? Ti chiederei come è andata, se non fosse per quel quel delizioso sorrisetto che hai stampato in faccia, che dice già tutto . Voglio i dettagli.>> Disse Agreste, sorseggiando la sua acqua frizzante.
<<I dettagli.>> Rise Lila, come se si stesse per preparare per raccontare un film comico.
<<È uscita dalla classe piangendo, la Bourgeois e suo figlio l'hanno seguita. Non si fidano di me, ma fa lo stesso. Non voglio avere delle persone furbe quanto me, dalla mia parte. Ho visto dalla finestra che poi è andata a casa sua. Strano che non l'abbia akumizzata.>> In quest'ultima parte la ragazza sembrava davvero confusa. <<Perché non akumizzarla al massimo della sua tristezza?

<<Bella domanda.>> Rispose Gabriel. <<Non ho percepito alcuna emozione negativa. La ragazza sembra essere davvero molto brava a tenersi tutto dentro. Il suo dolore è pari a quello di ieri. Lei deve essere il mio capolavoro, e ora il dolore non basta. Nel mentre intrattengo Ladybug e Chat Noir con dei buoni a nulla. Quando sarà all'apice della tristezza, non aspetterò altro, e la trasformerò in un'arma letale. Se questo non accadrà... c'è sempre il piano B, che non è un cattivo piano, in quanto ideato da Nathalie.>>
<<Grazie, Signore. Il piano B, seppur meno eccitante, e anche ripetitivo, è alquanto efficace, quasi quanto il piano A.>> Rispose Nathalie.

<<Non mi avete parlato di un piano B!>> Rispose oltraggiata Lila.
<<C'è tempo, resta da noi a pranzo e te lo spiegheremo. Prima, però, dobbiamo concentrarci sul piano principale. Come fare in modo che Marinette Dupain-Cheng cada definitivamente?>>
Chiese, a nessuno in particolare, l'uomo.

𝑆ℎ𝑒 𝑤𝑎𝑠 𝑀𝑎𝑟𝑖𝑛𝑒𝑡𝑡𝑒|| MLB FANFICTIONWo Geschichten leben. Entdecke jetzt