-T H I R T Y-F I V E-

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*lo devo lasciare. Per il suo bene*

Continuai a camminare per tutta la camera, fin quando mia sorella ruppe il silenzio che si creò nella stanza e prese parola.
Ga: "Senti Mattheo basta camminare per tutta la camera, non sappiamo dove si trova ne se è opera sua tutto questo. Quindi aspettiamo, magari ritornerà da un momento all'altro" mi disse e io strinsi i pugni dalla rabbia sentendo l'ira e la furia crescere dentro di me.
M: "Certo che è opera sua. C'è sempre dietro LUI. È lui che mi ha sempre voluto rovinare la vita e ogni volta ci è sempre riuscito, ma stavolta non ci riuscirà. Non gli permetterò di portarmi via anche lei. Lei non morirà per colpa di quel pezzo di merda che neanche si può definire padre. Quindi io non aspetterò." Risposi sputando tutta l'ira che avevo.
B: "Riddle. Ha ragione tua sorella"
M: "Zabini stanne fuori da questa questione" dissi puntandogli un dito contro. Lui si alzò dal divano e venne verso di me a denti stretti. Se pensa che mi faccia paura ha sbagliato proprio persona.
B: "lei è la mia migliore amica, lei è la nostra migliore amica. Lei è la migliore amica di Pansy, Matt, Chloe e di me. Quindi se pensi che a noi non faccia male sapere che la sua vita è in mano a uno psicopatico, pensi davvero male. Per una volta quindi non pensare che lei sia importante solo per te, perché ti sbagli" mi rispose e io sempre più scioccato.
M: "Zabini, ma lei è la mia ragazza. Lei è la mia futura moglie. Lei è la futura madre dei mie futuri bambini. Quindi capisco che per voi è importante, ma non si avvicina minimamente a quanto è importante per me lei. È una parte di me Blaise" gli dissi con le lacrime a gli occhi. Si, è la prima volta che chiamo Zabini per nome e non per cognome. Forse questa ragazza davvero mostra la parte più bella di me.
Vidi Zabini avanzare verso di me e stringermi in un caloroso abbraccio. Ricambiai, ma in questo momento mi serviva un suo di abbraccio. Un abbraccio da lei.
Quando si staccò ritornò a sedersi sul divano e io pensai a cosa fare. Non so davvero cosa fare.
Ga: "Fratellone"
M: "mhh"
G: "Aspetta. Vedrai che tornerà"  rispose. Sono stufo. Davvero stufo.
M: "Vabbene" gli dissi. Non mi rimaneva altro da fare. Non sapevo dove trovarla. Se stesse bene. E questa cosa mi sta tormentando.
M: "ragazzi io ritorno in camera mia, voglio farmi un doccia" dissi ai miei amici, loro annuirono e io uscì dalla porta e mi incamminai in camera mia.
Appena aperta la porta la vidi. La vidi sul mio letto con le lacrime secche e con la testa tra le sue gambe. Per un attimo restai a fissarla, poi la vidi alzare il coso verso di me e mi guardò. Corsi verso di lei e l'abbracciai. La strinsi in un abbraccio forte e caloroso. Sentii il suo profumo. Quel profumo di cui sono drogato e di cui non posso fare a meno. Era tra le mie braccia e stava bene. La sentii mugolare tra le mie braccia, così mi staccai dall'abbraccio e la vidi piangere.
M: "amore mio"
T/n: "sto bene" disse tra un singhiozzo e l'altro. È ovvio che non sta bene.
M: "no, tu non stai bene. Cosa ti ha fatto? Ti ha fatto del male? Dove ti ha portata? Che ti ha detto?" Forse le ho fatto troppe domande tutte in una volta.
T/n: "Theo sto bene davvero non mi ha fatto niente. Mi ha portata da tuo padre. Non ricordo bene dove, mi sembra in una casa tutta buia con delle scale e..." si interruppe non appena stava per pronunciare una cosa.
M: "cosa? Che altro c'era?" Le chiesi
T/n: "non mi ricordo"
M: "non importa" gli risposi asciugandogli le lacrime e posandogli un bacio casto sulle sue morbide labbra. Lei sorrise e mi abbracciò.
M: "cosa ti ha detto?" Le chiesi staccandomi dall'abbraccio e prendendole il mento a coppa.
T/n: "ha un messaggio per te... se non seguirai i suoi ordini, attaccherà hogwarts" mi rispose. Figlio di puttana.
M: "va bene, adesso non ci pensare. Chi altro c'era oltre a Codaliscia e mio padre?"
T/n: "nessuno" disse e io annuì.

T/n pov:
Dovevo mentirgli, l'ho fatto per proteggerlo. Gli ho detto queste cose solo perché non posso dirgli la verità. Se no mi fermerebbe e Voldemort lo ucciderà. Non posso permetterlo. Quindi lo farò. Lo devo lasciare. Per il suo bene.
Ci mettemmo sotto le coperte l'uno tra le braccia dell'altro e provai a dormire, ma non ci riuscii. Feci finta di addormentarmi e quando si addormentò anche lui aprii gli occhi e lo guardai. Mi piace molto guardarlo dormire. Questa è l'ultima volta che potrò guardarlo dormire, ed è l'ultima volta che potrò abbracciarlo e baciarlo. Mentre lo guardavo mi scese una lacrima.
T/n: "mi mancherai tanto piccolo" quelle furono le parole che pronunciai. Le parole che mi hanno distrutto il cuore. Il solo pensiero di svegliarmi la mattina senza trovarlo di fianco a me nel letto mi fa venire un vuoto nel petto.
Gli iniziai ad accarezzare i capelli. Quei meravigliosi capelli. Cavolo se mi mancheranno. Mi mancherà tutto di lui. Il suo sorriso smagliante. Le sue cicatrici speciali. I suoi occhi splendenti. La sua pelle morbida. Il suo profumo. E le sue labbra carnose sulle mie.
Dopo un po' mi addormentai anche io tra le sue braccia e con le mani ancora tra i suoi capelli.

*Flashback (Codaliscia porta T/n da Voldemort)*

Minus mi tirò il braccio e mi costrinse a salire le braccia continuando a ridacchiare. Quella risata maligna mi fa venire i brividi.
Appena finite le scale entrammo in una camera buia, illuminata solo da una candela.
Quella stanza aveva le pareti ricoperte di sangue. Si poteva intravedere dalla piccola luce della candela. Questo è letteralmente il mio più grande incubo. Camminammo nella stanza fino ad arrivare dietro una poltrona nera con delle rotelle girata verso un tavolo.
PM: "Mio signore ho rapito la ragazza, adesso è qui con me" disse Minus e dopo aver pronunciato quella frase vidi la poltrona girarsi verso la nostra parte. Lo vidi. Incontrai il suo sguardo affamato di sangue. Affamato di morte. Di morte di vite innocenti.
Mi venne una fitta allo stomaco quando mi fissò guardandomi negli occhi e accennando un ghigno.
LV: "bene bene, ci rincontriamo finalmente. Codaliscia. Ottimo lavoro" disse passando lo sguardo da me a quella specie di ratto.
PM: "grazie padrone" disse inginocchiandosi al suo cospetto. Io intanto non emisi ne un suono ne una parola. Avevo paura di quello che poteva farmi se avessi pronunciato anche solo A.
Ripassò lo sguardo da Minus a me e riaccennò quello stupido ghigno.
LV: "ok adesso veniamo ai fatti" disse facendo girare la sua bacchetta nelle dita e dondolando con la sedia.
LV: "TU. Signorina?" Mi chiese. Oh merda.
T/n: "T-t/n t/c" borbottai impaurita. Lui rise divertito dalla mia paura e la stessa cosa fece quel ratto del cazzo di Peter Minus.
LV: "So che hai paura di me. Quindi se ci tieni alla vita del tuo caro Mattheo lascialo o lo ucciderò a sangue freddo" rispose e la fitta alla pancia si fece più forte. Non posso lasciarlo. Non posso. Quelle parole per me erano come coltelli intinti di fuoco infilzati nella mia schiena. Era una tortura. Come può dire queste cose? Come può un padre minacciare una ragazza di uccidere il suo ragazzo? E per lo più quel ragazzo è suo figlio cazzo! Come può un padre minacciare suo figlio di morte? Io non ho parole per esprimere tutto quest'odio.
T/n: "lo farò" gli risposi. Lo farò per il suo bene. Perché non voglio vederlo morto. Ma non so se riuscirò a stargli lontano. Come farò?
LV: "bene. Vedo che sei molto intelligente ragazzina. Comunque se avrai poi l'idea di vederti con lui di nascosto, sappi che ci sono altri mangiamorte ad Hogwarts. Quindi ti conviene non fare scelte sbagliate." Mi avvertì e io annuì con fatica.
T/n: "Però, posso chiederle una-a cosa?" Chiesi borbottando e lui con una faccia infuriata annuì.
LV: "illuminaci"
T/n: "Posso passare con lui un ultimo giorno e poi lo lascerò? Perfavore..." gli chiesi e strinse i pugni e la bacchetta nelle mani.
LV: "Stupide coppiette innamorate. Vi lascerò passare un ultimo giorno insieme solo perché tu sporca mezzosangue mi fai pena" mi rispose con tutta la crudeltà di questo mondo.
T/n: "grazie" dissi e lui si alzò dalla poltrona e si avvicinò alla finestra chiusa che si trovava nella camera buia.
LV: "ricordati, che se ti riavvicinerai a lui. Mattheo morirà" disse. Questo non è un uomo, è un mostro. Anzi anche peggio. Perché fare questo al proprio figlio? Perché?
T/n: "Perché fa tutto questo a Mattheo? Perché vuole infliggergli tutto questo male?" Chiesi con le lacrime a gli occhi?
LV: "cosa hai osato dire ragazzina?" Si girò dalla finestra verso me e di scatto si avvicinò verso di me e mi puntò la bacchetta al collo.
T/n: "gli ho chiesto perché fa tutto questo ha Mattheo. Non ho paura della morte, quindi se crede di spaventarmi puntandomi la bacchetta alla gola si sbaglia. A me fa paura la vostra crudeltà. Tutto questo odio. Tutto questo male. Io ho paura che io possa diventare come le o peggio, che Mattheo possa diventare come lei" dissi fredda, mentre con la bacchetta lasciò un taglio profondo sul collo, che iniziò a bruciarmi un po'.
LV: "NON OSARE PARLARMI COSÌ RAGAZZINA. IO SO COSA MERITA MIO FIGLIO ED È QUESTO QUELLO CHE MERITA. LUI DEVE ESSERE COME ME, LUI DOVRAI REGNARE AL MIO POSTO QUANDO NON CI SARÒ PIÙ. LUI DOVRAI DIFFONDERE MALE COME HO FATTO E STO FACENDO IO E CHIUNQUE OSERÀ INTRALCIARE LA MIA E LA SUA STRADA NON FARÀ UNA BELLA FINE. Quindi se non vuoi essere torturata fino a morire, ti conviene non impicciarti nei fatti altrui" urlò con occhi pieni di rabbia. Io annuì senza parlare. Le parole non volevano uscire dalla mia bocca. Il taglio mi faceva ancora male, ma non come prima. Lui si staccò da me e fece segno a Minus di riportami ad Hogwarts.
LV: "Riportala in quel ridicolo posto" dissi freddo e Minus annuì. Mi prese il braccio e ci smaterializzammo nella camera di Mattheo.
*Fine flashback*

Always || Mattheo RiddleWhere stories live. Discover now