XLVI

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Sanem

Essere tra le sue braccia, appoggiata al suo petto con il battito del suo cuore a fare da contraltare a quella musica bellissima, le cui parole fanno battere il mio di cuore all'impazzata, mi sembra un sogno.

In questi mesi ho temuto più volte che non ci fosse più speranza, che ormai le nostre strade si fossero irrimediabilmente separate, ed ora mi sembra tutto così irreale e meraviglioso.

Terminato il nostro ballo, mi prende la mano e la bacia guardandomi intensamente negli occhi.

-Dolce notte Sanem, spero di sognarti nel più bello dei sogni amore mio-

Si allontana camminando per un certo tratto all'indietro come se non riuscisse a staccare gli occhi da me, rimango ferma a guardarlo tornare  verso la sua barca mentre ogni tanto si gira a per controllare se sono ancora lì, ridiamo come due adolescenti innamorati.

Entro nel portone con una sensazione di gioia che credo di non aver mai provato prima nel nostro rapporto, finalmente sento che è capace di anteporre i miei bisogni a tutto, anche ai suoi desideri, la delicatezza di non avermi pressato a rimanere stanotte dimostra il suo riguardo per me e per i miei sentimenti.

Salgo le scale e come prima cosa vado ad affacciarmi sul terrazzino per guardare verso la sua barca, eccolo lì seduto in coperta a guardare verso le mie finestre,  che alza immediatamente la mano per salutarmi. Il mio  cuore scoppia di gioia all'idea che possa amarmi come io amo lui.

Rimaniamo fermi entrambi a guardare l'altro da lontano, a riflettere sul miracolo che stiamo vivendo e sull'intensità dei nostri sentimenti, ancora più profondi dopo un distacco cosi doloroso.

Dopo l'ennesimo saluto rientro per prepararmi per la notte, una notte che non può che essere piena di sogni ad occhi aperti su di lui, su di noi e su di noi con il nostro bambino.

La mattina dopo il primo pensiero, prima ancora di aprire gli occhi, è per lui. Saperlo così vicino mi da una scarica di energia pazzesca, butto via le lenzuola ed infilo la vestaglia per precipitarmi sul terrazzo a guardare in direzione della sua barca. Lo trovo nello stesso punto in cui l'ho lasciato la sera prima  a fissare le mie finestre perchè alza una mano a salutarmi appena mi vede, indica una busta, sè stesso e me. Annuisco felice  e faccio un gesto con la mano per fargli capire che può venire, lo vedo scattare in piedi ed in un attimo è già sul molo che sta venendo da me, rientro eccitata come una ragazzina per andarmi a dare una sistemata prima che arrivi.

Oggi è il primo giorno del nostro nuovo inizio, della nostra nuova vita insieme.

Sento il campanello suonare mentre sto legando i capelli in una coda, vado ad aprire riallacciando la vestaglia sull'addome prominente. Apro la porta sorridente aspettandomi di vedere il suo viso davanti a me ed invece trovo il più romantico dei mazzi di fiori con gerbere, tulipani e girasoli dai colori delicati. Sono senza fiato per la sorpresa e l'emozione per un pensiero così dolce e delicato, vedo il suo volto sorridente spuntare da dietro i fiori e non posso far altro che lanciargli le braccia al collo - Caann -

Mi abbraccia e mi bacia felice come lo sono io, ne sono sicura.

-Vieni, entra. Che meraviglia, teşekkürler, grazie -

Entra portando con sè un profumo delizioso che, ancora una volta, fa brontolare il mio stomaco, Can appoggia una mano sull'addome e si abbassa dicendo - Buongiorno piccolo, tranquillo papà ha portato il necessario per sfamare la tua mamma - Mi emoziona sentirlo parlare così, sentirlo definirsi papà e chiamarmi mamma mi sembra strano e meravigliosamente irreale.

Apparecchiamo il tavolinetto sul piccolo terrazzo e facciamo colazione chiacchierando, gli anticipo che oggi lo porterò a vedere tutti i miei posti preferiti e lui infila la mano nello zaino che ha portato con sè per tirare fuori la macchina fotografica.

- Benissimo, sono pronto a cominciare ad immortalare ogni singolo giorno per fissare i cambiamenti che avverranno in tè finchè non arriverà il bambino, deve essere tutto documentato  da ora e poi i primi anni del piccolo, non dobbiamo perdere nessun dettaglio -

Lo guardo incantata dalla delicatezza di quel pensiero, sembra essersi abituato immediatamente all'idea di diventare padre e dimostra di esserne anche molto entusiasta, non posso che esserne tanto felice.

- Dai forza preparati, sistemo io qui, portami a fare il turista -

Trascorriamo una giornata indimenticabile, spensierata come mai ne avevamo vissute insieme, pranziamo in un piccolo ristorante tra i vicoli di Camogli per poi andarci a rilassare sulla MIA panchina, all'ombra di un acero secolare vista mare. Si siede e mi invita a sdraiarmi appoggiando la testa sulle sue gambe, ubbidisco sorridendo alle sue premure.

- Raccontami della gravidanza, quando lo hai scoperto, come sono stati questi primi mesi, come ti sei sentita, che disturbi hai avuto -

Quando gli dico che l'ho scoperto in ospedale dopo essermi risvegliata dall'operazione  e della decisione di andare via prima che mia madre potesse sospettare qualcosa, mi accarezza una guancia e mi interrompe.

- Perdonami ancora Sanem, se penso a tutto quello a cui  sei andata incontro a causa  mia, prima l'incidente e poi il fatto di dover affrontare  una situazione del genere da sola, non so veramente come farmi perdonare per tutto questo -

Questa volta sono io a mettergli una mano sulla guancia - Can, è passata, è stata dura ma è passata. Andiamo avanti insieme, da oggi abbiamo il nostro nuovo inizio, solo questo importa -

Gli racconto poi delle nausee terribili dei primi mesi, sorride e annuisce - Ecco cosa era successo durante il nostro picnic,  perchè ti sei allontanata  cercando  di respirare profondamente,  ed io che pensavo che soffrissi di attacchi di panico post-traumatici. Ora capisco anche il senso di tutti quegli integratori in bagno - Scuote la testa - Che stupido che sono stato a non capire niente -

- Can, non potevi immaginare, io ti avevo detto che non c'erano state conseguenze alla nostra notte insieme non potevi pensare diversamente -

Sospira - So solo che mi dispiace enormemente non essere stato vicino a te in questi mesi, non averti potuto supportare quando sei stata male, affet beni aşkım, perdonami amore mio -

Mi alzo seduta e mi avvicino a lui, gli prendo la mano e la porto all'addome - Can, la cosa più importante e che tu ci sia ora tamam, ok? Da ora in poi non perderai più niente tranquillo! -

Proprio in quel momento, come se avesse percepito la solennità di quell'istante tra noi il bambino si muove energicamente premendo contro la sua mano. Ci guardiamo stupiti entrambi, fino ad ora avevo sentito solo come un battito d'ali di una farfalla, mai avevo percepito un movimento così deciso. Ridiamo entrambi con le lacrime agli occhi increduli per la sensazione indescrivibile che proviamo in questo momento.

- E' incredibile Sanem, è meraviglioso ed incredibile pensare che io e te insieme abbiamo creato un piccolo essere umano che presto aprirà gli occhi su questo mondo, solo due giorni fa non potevo neanche lontanamente immaginare di trovarmi qui oggi con te con il cuore in subbuglio per aver sentito per la prima volta nostro figlio muoversi. Teşekkürler canım, grazie amore mio, grazie per essere stata una donna coraggiosa e aver  deciso di affrontare una gravidanza, anche se da sola, piuttosto che prendere una decisione che avrebbe potuto risolvere ogni tuo problema ma non avrebbe portato al mondo nostro figlio. Seni çok seviyorum, ti amo tanto Sanem -

-Ben de seni çok seviyorum , anche io ti amo tanto Can e mai avrei potuto uccidere una parte di te, anzi è stata la mia consolazione pensare che se anche ti avevo ormai perso irrimediabilmente avrei potuto amare per sempre una parte di te -

Mi stringe in un abbraccio che dice tanto sul suo amore, sul suo desiderio di tenerci vicini entrambi per non lasciarci andare mai più.



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