XXI

3K 142 22
                                    

Sanem

Una notte di sonni agitati ha lasciato il posto ad una bellissima giornata di  primavera, nonostante non mi senta propriamente riposata sono ottimista, oggi finalmente potrò rivedere Osman dopo tantissimo tempo.
Sono felice per lui, sta riscuotendo un enorme successo come fotomodello e mi ha detto di essere molto felice durante una delle nostre ultime telefonate, ha conosciuto una modella spagnola e sono insieme da circa tre mesi.
Sono seduta al tavolo in ferro battuto sulla veranda sorseggiando un tè,  installo la nuova sim dati sul tablet e mi connetto per controllare la mia casella di posta elettronica.
Pensando ad Osman ricerco sul browser  Elegance, il marchio per  cui sta lavorando in questo momento,  curiosando tra le notizie riguardanti le ultime collezioni nella speranza di trovare informazioni su dove esattamente saranno i set fotografici sull'isola nei prossimi giorni in modo da fargli una sorpresa.

Non sono molto fortunata, non trovo notizie sulla nuova collezione estiva mentre molto si parla del lancio di quella primaverile, apro un articolo di un famoso giornale turco che parla dell'evento di presentazione che c'è stato proprio qualche giorno prima. Nel video che faccio partire si parla della bellezza della nuova collezione e di come il lancio per il mercato turco, da parte della Fikri Harika, sia stato un grande successo.
Sono sorpresa dalla coincidenza e mi fermo a guardarlo curiosa, vedo scorrere immagini di Deren sul palco attorniata da bellissime modelle che sfilano indossando la nuova collezione, viene inquadrata la sala gremita di pubblico e poi una carrellata finale sui personaggi famosi presenti alla serata. Per un attimo la telecamera inquadra tra il pubblico qualcuno, il mio cuore perde un colpo, c'è Polen che tiene una mano sul braccio di Can mentre parlano proprio con Osman.

Perchè riescono a farmi tanto male quelle immagini?

Chiudo gli occhi mentre sento il cuore stretto da una morsa di dolore inenarrabile.
Come fai a guardare l'uomo  che pensavi fosse tuo, tuo per sempre, accanto ad un'altra?

Lascio la pagina mettendo da parte il tablet,  mi alzo per appoggiarmi alla balaustra a guardare il mare,  cercando di fare respiri profondi per riacquistare il controllo delle mie emozioni.

Sanem, di che cosa ti stupisci? Sai che sono tornati insieme da quella notte al capanno, li ha visti baciarsi la mattina dopo, perchè sei così ferita dal fatto di vederlo con lei?
Devi fartene una ragione, devi andare avanti, sei qui per guarire e per iniziare una nuova vita. Sento per una istante una fitta insistente al basso ventre, porto una mano sul mio addome continuando a fare respiri profondi.

Sakin ol, calmati Sanem, non fanno bene al bambino queste forti emozioni, devi essere forte,  non devi lasciarti opprimere dai pensieri negativi. 
Istintivamente mi muovo dalla veranda per scendere verso la spiaggia, lascio le scarpe vicino ad un cespuglio e vado a sedermi su una vecchia barca portata in secca da qualche  pescatore del luogo. Guardo il mare e non riesco a non piangere, ne ho bisogno e penso che mi faccia anche bene sfogare la delusione e l'angoscia che sento dentro, compagne di ogni mio giorno ed ogni mia notte. Piango come non ho mai potuto fare sino ad ora, davanti a tanta bellezza per contrasto riesco finalmente a tirare fuori tutta la mia tristezza, la delusione per quello che avevo immaginato potesse essere ed invece non è stato nè mai sarà.

Piango, piango, piango fino a non avere più lacrime da versare e poi rimango quieta con la mente ed il corpo svuotato da ogni pensiero e ogni tensione, lascio che la sensazione di vuoto che provo mi aiuti  pian piano a ritornare in me.

Penso di essere stata ore ferma lì a guardare il mare quieto, in quella bellissima giornata di sole in cui la bellezza di ciò che mi circonda avrebbe dovuto  solo ispirare gioia di vivere e meraviglia.

Sento qualcuno avvicinarsi,  è Andrea che viene verso di me sorridendo finchè non riesce a vedere chiaramente il mio viso, cambia espressione e rallenta inconsapevolmente il passo forse temendo di essere indiscreto.

- Ciao Andrea, mi cercavi? - Lo invito ad avvicinarsi asciugandomi gli occhi furtiva.

- Si, ecco, ti ho visto dal terrazzo ed ero venuto a dirti che se vuoi nel pomeriggio, verso le 17.00, andrò in paese ad accompagnare altri ospiti se hai bisogno di andare -

Annuisco, tirando su con il naso, in effetti pensavo di andare per aspettare l'arrivo di Osman direttamente al porto.

- Ti ringrazio, sì in effetti avrei bisogno di andare al porto, devo incontrare una persona -

- Devi incontrare la persona che ti rende così triste? Che ti fa piangere? Cioè, scusa non sono affari miei,  ma mi fa infuriare che qualcuno possa averti ferito così profondamente.
Mi sembri una brava persona, potresti essere mia sorella, potresti essere Elisa e non permetterei a nessuno di farla soffrire così -

Sorrido alle sue parole, i miei padroni di casa sono decisamente adorabili, le sue parole in qualche modo riescono a risollevarmi l'umore. Mi alzo ed insieme a lui torno verso casa.

- No tranquillo, in realtà devo incontrare un ragazzo che è per me come un fratello, se mi avesse vista in questo momento avrebbe avuto la tua stessa reazione, ne sono sicura.
Passerà Andrea, con il tempo passerà.
Ma cambiamo discorso, raccontami di te, cosa fai qui tutto l'anno? -

- In realtà non sto qui tutto l'anno, sono un biologo e sto aspettando di partire per una missione in Antartide, faccio parte di un gruppo di ricercatori che lavora alla base Concordia, la postazione permanente di ricerca italiana in quel territorio.
Ci sono già stato un anno fa ed ora sono in  attesa di ripartire -

Sono piacevolmente sorpresa, pensavo che quella fosse la sua attività abituale ed invece è un ricercatore, comincio ad interrogarlo sulle specie animali che vivono in quei luoghi e finiamo per pranzare insieme nella sala ristorante del residence tanto mi coinvolge con i suoi racconti di quel posto unico al mondo.
Al momento del caffè si unisce a  noi anche Elisa, anche per lei quella non è l'occupazione abituale, sostituirà  per un po' la cuoca  del residence che al momento è in maternità. E' una giornalista freelance, scrive per diverse riviste e testate giornalistiche, mi parla entusiasta del suo lavoro ed anche lei comincia a raccontare  aneddoti divertenti di viaggi ed incontri strampalati che ha avuto nel corso della sua carriera.

Sono due perle di ragazzi, mi raccontano che si stanno prendendo cura del residence di proprietà dei genitori mentre loro sono in Spagna per una vacanza prima  che inizi l'impegnativa  stagione estiva che li attende di lì a poco.
Mi sembra una curiosa coincidenza che io abbia scelto  questo luongo proprio nel momento in cui entrambi sono qui temporaneamente, sembra come se fosse il destino che me li ha fatti incontrare, sono due persone splendide ed in loro compagnia mi sento rilassata e torno ad essere spensierata  come la Sanem che trascorreva pomeriggi interminabili chiacchierando con Ayhan e Osman.

A proposito di Osman, li saluto per andare a riposare qualche ora prima di andare al porto ad aspettare il suo arrivo, non vedo l'ora di riabbracciarlo, sono sicura che la sua vicinanza sarà un toccasana per me, lo è  stata in passato e lo sarà sempre anche in futuro, ne sono certa.

Una possibilità per amare ancoraWhere stories live. Discover now