𝗞𝗽𝗼𝗽 𝗢𝗻𝗲 𝗦𝗵𝗼𝘁 (𝘀𝗺𝘂𝘁)💦

Kim Taehyung (parte 2) 🔞💦

Y/n: "tu... tu..."
T: "è da tanto che non ci vediamo y/n.."
Y/n: "tu non puoi aver fatto una cosa del genere, cos-?"

Prima che finissi di parlare mi interruppe avvicinandosi man mano che parlava e dicendo:

T: "oh beh e perché io non potrei fare una cosa del genere? forse perché sono il solito ragazzo tranquillo che non si muove dal suo posto? beh forse era così fino a quando non ho incontrato te."
Y/n: "tu... cosa vuoi da me?"
T: "in questo periodo in cui mi hai lasciato da solo ho riflettuto molto Y/n, e ho pensato che non sarebbe stato giusto non avere neanche una spiegazione per la nostra rottura.."
Y/n: "Il motivo è proprio questo. Non vedi cosa stai facendo? Ti sembra una cosa normale che farebbe un ragazzo normale?"
T: "mi sembra una cosa che farebbe un ragazzo che vuole una seconda possibilità."

Comincio a sclerare cercando di fuggire ma è inutile è tutto chiuso.
Cerco di urlare per attirare l'attenzione di qualcuno

T: "è inutile che urli, siamo nella parte più sperduta del Sud Corea"

comincio ad urlare ancora più forte

T: "fai pure, tanto non ti sentirà nessuno"
Y/n: "sei un bastardo Kim Taehyung."
T: " naaah io non credo. Vorrei solo che tu ti renda conto che mi hai lasciato per un motivo insignificante e che tu mi ami ancora."
Y/n: "io non ti amo più, forse non hai capito, non posso amare una persona che per soddisfare i propri desideri rapisce una ragazza."

Vedo che infastidito da quelle parole alza il sopracciglio, si avvicina piano piano fino a minimizzare le distanze tra i nostri corpi e le nostre labbra, mi guarda negli occhi e mi chiede

T: "tu dici?"

Io abbasso lo sguardo cercando di evitare i suoi occhi e lui mi afferra il collo tirandomi su fino a far incrociare i nostri sguardi per qualche secondo.

T: "devi guardarmi quando ti parlo... oppure non riesci neanche a incrociare i miei occhi come la prima volta?"
Y/n: "Smettila Kim Taehyung."
T: "non mi sembra che questa posizione ti dispiaccia vero Y/n?"

dice mentre con la mano sul collo mi spinge piano piano sempre più verso il muro.
Io continuo a guardarlo dritto in quei splendidi ma dannati occhi scuri che mi fanno perdere nella loro notte fino a quando lui accorcia le distanze facendo toccare le nostre labbra.
In primo momento non mi ribello, ma poi mi stacco.

T: "Che c'è piccola? non ti piacciono più i miei baci?"
Y/n: "Non chiamarmi piccola."
T: "Perché non dovrei? Ti piaceva tanto"

Lo guardo. Esito un momento.
Kim Taehyung.
Lo stesso ragazzo che tre mesi prima avevo piantato in asso per forse il suo comportamento troppo possessivo.
Però non mi era mai passata.
Forse lo amavo ancora.
In effetti era così.

Si avvicina ancora e questa volta il bacio diventa più passionale.
Talmente tanto che quasi mi mancava il respiro.
Stavolta non mi oppongo e lascio che lui faccia quello che vuole.
In fondo quelle labbra mi erano mancate da impazzire.

T: "Ahh vedo che qui qualcuno ha già ripensato a quello che ha detto prima."

dice mentre mi bloccava completamente al muro prendendomi in braccio con la schiena attaccata alla parete.

Y/n: "Vuoi star zitto prima che cambi idea?"
T: "Dai vediamo come mi fai stare zitto."

È più forte di me, non riesco a resistere.
Continuo a baciarlo e piano piano le sue mani si spostano in un punto più delicato cercando di sfilarmi la felpa.
La butta a terra e io passo le mani sui suoi jeans finché non sento qualcosa che spinge ardentemente contro il tessuto dei pantaloni.
Per stuzzicarlo inarco la schiena e sento quella grande erezione che spinge sulla mia intimità desiderosa di entrare dentro di me.

Y/n: "Mi stai solo baciando e ti faccio già questo effetto? Ti sono mancata evidentemente."

Lui sorride e continua a baciarmi con una ardente voglia di farmi sua.
Continua a spingere contro di me al che decido di slacciare i suoi jeans fino a liberare il suo membro pulsante.
Comincio a stuzzicarlo con le dita per poi farlo strusciare contro la mia entrata ancora  coperta dai vestiti.
Lui provvede subito e mi lascia in intimo, ma prima che possa entrare dentro di me prendo il controllo e mi inginocchio.
I suoi gemiti e le sue espressioni sono arte pura e forse dopo così tanto tempo sono anche più apprezzati.
Lo faccio venire per la prima volta e lascio il controllo a lui che ribalta la situazione buttandomi violentemente sul divano.
Si posiziona sopra di me, scosta il tessuto del mio intimo e entra con tutta la sua erezione.
Io grido dall'eccitazione e mi aggrappo alla sua possente schiena riempiendola di graffi per le scariche di piacere che ogni suo movimento mi provava.
Nel frattempo mi bacia passionalmente sul collo lasciando dei baci umidi che si fanno spazio anche sul mio seno mentre le sensazioni che mi danno le due spinte sono indescrivibili.
Continua a torturarmi il seno con la lingua fino a quando le spinte non si fanno sempre più veloci e rumorose così come i nostri gemiti fino a che non veniamo entrambi.
Ancora non contento del risultato non mi da neanche un secondo di tregua passandomi le dita in bocca comandandomi di succhiare.
Così faccio e quando le dita sono abbastanza umide, comincia a prendersi gioco del mio punto debole con l'aiuto di quella dannata lingua che al solo tocco mi fa gemere.
Comincia lentamente con le dita mentre l'altra mano tocca i miei fianchi.
La situazione si fa impossibilmente gestibile quando aggiunge la lingua aumentando la velocità.
Io mi attacco ai suoi capelli tirando e facendo uscire urli tali di piacere.
Continuando così vengo e distrutta mi arrendo.

Lui si alza, si guarda in torno e poi ritorna con lo sguardo su di me.

T: " ehm ehm *si schiarisce la voce* dicevi?"
Y/n: "dicevo che sei uno stronzo."
T: "Però ti piaccio."
Y/n: "Non mi sembra di averlo detto"
T: "Infatti lo so e basta Y/n."

Lo guardo ancora e i nostri sguardi si incrociano di nuovo.
Era nato tutto da lì.
Quei dannati occhi.