13. The Punt Tour

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"No, infatti. Sono nuovo" dico, e sto per aggiungere che è normale che non abbia ancora sentito parlare di me, dato che sono qui da poco più di un mese.

Se non che, i suoi occhi si illuminano in riconoscimento.

"Certo! Il ragazzino di Oxford con la passione per le lingue morte" mi identifica infine, sbattendosi la mano sulla fronte.

Mi volto istintivamente verso Churchill, intenerito.

"Hai parlato di me" mormoro, commosso.

Lui mi guarda come se fossi del tutto pazzo.

"Certo che ho parlato di te, Ivory. Sei una di noi" mi fa notare, scandendo le parole come se fossi stupido. Poi si rivolge a Chip, "Non dovevi dirglielo, ora farà le fusa per tutto il giorno"

"Confermo" rincaro io alla volta del barcaiolo, strappando uno sbuffo divertito a Churchill.

Chip alza gli occhi al cielo, ma un angolo delle sue labbra si tende verso l'alto.

"Dietro di voi, ragazzi" ci invita, semplicemente.

Ci voltiamo all'indietro, obbedienti, scrutando il ponte alle nostre spalle.

È di legno, le assi fitte e incrociate tra loro, e devo dire che niente solletica particolarmente la mia curiosità.

Ricordo di averlo già notato nelle lunghe passeggiate lungo il Cam, senza prestarvi troppa attenzione.

"Quello è il Ponte Matematico" spiega Chip, puntando il lungo bastone sul fondale per frenare il punt e darmi tempo di studiarlo a dovere, "Collega i due lati del Queens' College"

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"Quello è il Ponte Matematico" spiega Chip, puntando il lungo bastone sul fondale per frenare il punt e darmi tempo di studiarlo a dovere, "Collega i due lati del Queens' College"

"Gli studenti chiamano il lato più antico Il lato oscuro, per una qualche strana ragione" interviene Churchill, "Probabilmente perché non scopano mai, e hanno tempo di riguardare Star Wars"

"La prima parte è vera" conferma Chip, ridendo, "Non posso garantire sulla seconda. Vado verso i cinquanta, se provo a chiedere ai ragazzini quanto si scopa in questo o quel college becco una denuncia"

Rido anch'io, divertito dallo scambio di battute.

"Allora ti tocca dircelo, Churchill" lo provoco, "Quali sono le tue fonti?"

"Isabel, tesoro. Il motto del college è Floreat domus" ribatte lui, disgustato, "E il loro fottuto ponte si chiama Ponte Matematico. Con questi presupposti, come fai a credere che scopino?"

Sorrido, inarcando un sopracciglio, "Il nostro si chiama Ponte dei sospiri, amico. Come quello che i condannati a morte percorrevano a Venezia prima di essere uccisi"

"Finché lo chiami solo Ponte dei sospiri può andare, però" mi corregge lui, "Basta non specificare la natura dei sosp-"

Chip lo richiama con un breve fischio di ammonizione.

𝐀𝐔𝐃𝐄𝐍𝐓𝐄𝐒 𝐅𝐎𝐑𝐓𝐔𝐍𝐀 𝐈𝐔𝐕𝐀𝐓 - mclennonWhere stories live. Discover now