XXVI - family

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Tre mesi passarono in un lampo e la mia pancia stava diventando sempre piú grande,
mi sentivo grassa.

Non smettevo di mangiare e di andare in bagno, di piangere e di urlare, stupidi ormoni.

Sebastian e miei fratelli rimasero al mio fianco per tutto il tempo, così come mio padre e i miei cugini

Io e Sebastian avevamo iniziato a cercare una casa tutta per noi ma mio padre disse che sarebbe stato meglio vivere lì, almeno all'inizio... e così Seba si trasferì quasi permanentemente da noi

Durante la prima visita scoprimmo che avremmo avuto non uno ma due figli e, anche se non sapevamo ancora il sesso, eravamo felici.

<<allora?>> mi domandò Papà non appena io e Sebastian entrammo in macchina

<<sono gemelli>> gli dissi io con un sorriso in volto

<<oh Lil>> disse lui sorridendo <<sono così felice per te... per voi>> continuò dopo avermi abbracciato per qualche secondo <<i tuoi fratelli saranno felicissimi!>> esclamò infine... e aveva ragione.

Jonathan mi abbracciò mentre continuava a sussurrarmi cose dolci, quasi da diabete

Luca scoppiò in lacrime di gioia, cominciando a parlare di quanto io sia cresciuta in fretta e che sarei stata una mamma magnifica, cosa che fece piangere anche me

Matteo venne ad abbracciarmi, ma non prima di aver 'sgridato' Luca per avermi fatto piangere, facendomi così ridere

James, così come gli altri, mi abbracciò per poi baciarmi la fronte sorridendo

E infine ci fu il turno di Andrea, mio zio e dei miei cugini che vennero ad abbracciarmi e a dirmi che sarei stata la mamma più bella e forte di sempre, facendomi piangere di nuovo, e per l'ennesima, stupidi ormoni.





Altri tre mesi passarono ed ero quasi pentita di essere incinta, esserlo fa male.

La mia vescica sembrava essere grande quanto una noce, dovevo andare in bagno ogni ora, letteralmente

Nelle ultime settimane il senso di vomito era sparito quasi del tutto ma la mia pancia era diventata enorme, così tanto che non riuscivo neanche ad allacciare le mie stesse scarpe.

Scoprimmo di non star avendo due bambini ma tre, due maschietti e una femminuccia.

Alla notizia tutti erano estasiati ma allo stesso tempo spaventati, in ogni caso eravamo felici.

Sebastian non riusciva a smettere di sorridere, era emozionato dal fatto di avere una femminuccia da viziare e due maschi con cui giocare ai videogiochi e a cui insegnare di proteggere la sorella.





Sapevo che partorire tre bambini sarebbe stato doloroso ma non pensavo così tanto.

Mi si ruppero le acque il giorno prima di raggiungere il nono mese mentre ero a casa insieme a tutti gli altri, fortunatamente

Andammo in ospedale con diverse auto,
io, Sebastian, Jonathan e papà eravamo insieme mentre gli altri andarono in altre due

Il viaggio fu pieno di lacrime e urla, le mie

Tutto il mio corpo era dolorante e le contrazioni non erano d'aiuto

Arrivati in ospedale mi misero in una camera, mi fecero cambiare e mi misi a letto

Mi attaccarono una flebo e mille altre cose, alla pancia, al petto, un po'ovunque.

Dopo 16 ore di incessante dolore i primi due gemelli erano fuori, entrambi maschietti e, dopo una decina di minuti, anche la femminuccia era fuori

<<come volete chiamarli?>> Jonathan chiese a me e Sebastian

<<Alec Faye De Angelo>> dissi indicando il maschietto in braccio a lui

<<Alex Faye De Angelo>> disse Sebastian prendendo in braccio il secondo

<<e infine>> continuai a dire prendendo mia figlia in braccio <<Amethyst Faye De Angelo>>



<<e infine>> continuai a dire prendendo mia figlia in braccio <<Amethyst Faye De Angelo>>

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we missed you [ COMPLETED ]Where stories live. Discover now