Sa di te

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Anche se infondo so che a Draco non importa nulla di me, ho sentito qualcosa spezzarsi nel profondo.

"Sono stupida io che ti ho creduto" urlo sbattendo un piede a terra.

Sento le mie guance inumidirsi dalle lacrime che scendono all'improvviso, ma non voglio farmi vedere piangere. Non per lui.

I due smettono di baciarsi e rimangono impalati, non riesco a vedere l'espressione di Draco perché i miei occhi sono offuscati dalle lacrime.

"Sei sono uno stronzo, vaffanculo Malfoy" concludo mentre vado via da quel posto.

"Y/n fermati!" urla lui.

Non lo ascolto.

"Ti ho detto di fermarti cazzo!" sbotta.

"Dovrei pure ascoltarti?" domanda infuriata.

"Sì, non mi lasci mai parlare!" risponde incazzato "Astoria vattene" ordina Malfoy.

"Cosa?!" domanda inorridita lei.

"Sì, per favore va via!"

Lei fa una smorfia ma lo accontenta, un po' come fanno tutte le ragazze, obbediscono a -Draco Malfoy-

D'istinto scapperei via, non voglio stare qui a sentire le sue scuse. Però allo stesso tempo voglio lasciarlo parlare per sentire cos'ha da dire.

I passi di Astoria si fanno sempre più lontani ma io non mi muovo neanche di un centimetro, e lo stesso fa Draco. Ho i decoltè in mano e il trucco sbavato dal mascara. Come riesce a ridurmi questo ragazzo.

"Almeno non sei scappata pure questa volta"

"Hai pure voglia di scherzare? Ti rendi conto di quante cazzate mi hai detto?!" sbotto.

"Non ti ho mai detto cazzate y/n, lo capisci?!" alza il tono della voce.

"Certo, Astoria qui era solo un miraggio, giusto?" domando ironica mentre mi porto una mano sulla tempia per i giramenti di testa.

"Ma non vedi che sono ubriaco? E sai perchè lo sono? Perchè magari con la testa fra le nuvole posso sentire da una ragazza qualche sensazione che mi dai tu quando sono sobrio, ma non è così!" sbraita.

Rimango immobile alle sue parole.

"E non capisco perchè mi importi così tanto di te, ti giuro che non lo so! Tu non sei come le altre, sembri... fatta per me" dice con voce tremolante.

"Draco..." lo chiamo asciugandomi una lacrima.

"Sì?" alza lo sguardo.

"Provo le stesse cose anche io" ammetto.

"Ti devo ricordare cosa mi hai detto stamattina?" domanda alterato.

"L'ho fatto solo perchè pensavo che tu non volessi ciò che voglio io! Dovevo trovare una scusa valida per non ammettere i miei sentimenti, nè a me nè a te. Ti avrei baciata lo stesso ieri sera, anche da sobria, non era neanche l'alcol a chiederti di venire in camera mia la notte"

Ho ammesso ciò che provo e mi sento come se mi fossi tolta un peso.

Rimaniamo in silenzio per qualche secondo.

"Perchè non c'eri stamattina quando mi sono svegliata?" domando.

"Volevo dire ad Astoria che non sarei più andato al ballo con lei per invitare te, per questo ero a fare colazione con lei"

"Ah" non mi esce altra parola di bocca.

"Te lo stavo per dire stamattina ma mi hai interrotto" ricorda.

i nostri cuori battono all'unisonoWhere stories live. Discover now