18 • I PENSIERI DI REG

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Mi alzo di scatto, sentandomi chiamato in causa, per poi ricordarmi che lui non sa che sono io.

"Oh no, se n'è andato. È già andato via..." sussurra afflitto, guardando il mio letto vuoto e afferrando la mia cartella medica.

"Beh, almeno si è ripreso in fretta..." dice piano, dando un'occhiata ai fogli e riappoggiandoli sul comodino, per poi spostare lo sguardo su di me.

"Tu l'hai visto, vero?" mi chiede "Se se n'è già andato, allora non voleva vedermi." mormora, ranicchiandosi con le ginocchia contro il petto.

"No! No, sono qui, sono io! Non me ne sono andato!" penso.

Sto per ritrasformarmi in umano quando Reg parla di nuovo, ma questa volta ha la voce incrinata.

"E come biasimarlo, mi odierei anch'io! Che stupido! Ho sperato che salvandolo si sarebbe sistemato tutto...dopo anni che lo tratto male ho pensato che bastasse una notte! Sono stato così..."

L'ultima parola si perde tra i singhiozzi, mentre cela la testa tra le gambe.

Un momento, ma io non lo odio, non potrei mai, non dopo tutto quello che ha fatto per salvarmi. Perchè pensa che lo odi?!

Mi avvicino e cerco il suo viso: lo trovo rigato dalle lacrime. Mi accoccolo contro di lui e lascio che si sfoghi, mentre mi abbraccia e piange contro la mia spalla: devo capire perchè pensa che io lo odi.

Dopo qualche minuto riesce a biascicare qualcosa.

"I-Io non volevo t-trattarlo così! Non volevo, ma ho dovuto! La notte che se n'è andato gli ho detto che ero felice, che lo detestavo, che non vedevo l'ora che varcasse quella soglia..."

È vero, mi ha detto questo ed altro...e mi ha fatto più male di cento Maledizioni Cruciatus. Mi ha ferito, quella notte. Non me ne andavo da quella casa solo perchè pensavo di importare ancora a qualcuno, ma, dopo quelle parole, ho fatto lo zaino e sono scappato via, spinto dal dolore, ho corso più lontano che potevo, lontano da lui. Dopo ore che correvo sotto la pioggia, mi sono fermato sotto un lampione e ho pianto fino all'alba.

"N-Non pensavo nulla di ciò che ho detto..." sussurra Regulus.

Mi blocco, riemergendo dai miei pensieri e sento le lacrime di felicità premere ai miei occhi: se non pensava nulla di ciò che mi ha detto...

Mi stacco dall'abbraccio per guardarlo in volto, mentre lui si asciuga le guance con due manate veloci.

"Lo so." annuisce guardandomi. "Lo so, sono stato un cretino e sono il primo ad ammetterlo, ma non so come dirglielo. Io...ho paura che non serva a niente, che alla fine del discorso mi dica che non ha intenzione di perdonarmi e che mi odierà per sempre. Io...io non riuscirei a sopportarlo...non posso..."
La voce gli si affievolisce e qualche altra lacrima gli riga di nuovo il volto.

Mi spingo più vicino e gli regalo una leccatina per consolarlo: perchè è così convinto che io lo odi?!

Lui mi sorride "È facile parlare con te." mi dice, mentre riprende a coccolarmi.

"Vorrei che fosse così facile anche con Sir. Una volta lo era, sai? Qualsiasi cosa succedesse, potevo sempre andare da lui e raccontargliela. Ci mettevamo sul suo letto e lui mi coccolava e mi spiegava quello che non capivo...era il fratellone migliore che potessi desiderare. E sono riuscito a perderlo." sussurra, gli occhi ancora lucidi.

"No, non è vero, non mi hai perso Reg!" penso, esasperato.

"Ma non è stata solo colpa mia." sibila subito dopo. La sua voce è diventata affilata come un coltello e nei suoi occhi c'è disprezzo allo stato puro.

"La colpa è anche di San Potter, il suo migliore amico...da quando l'ha conosciuto, Sir si è dimenticato di me."

Sbarro gli occhi e lo guardo meglio: non può pensare davvero che...

"Era suo degno compare, lo ammetto. Anche lui bravo a scuola, anche lui strafottente e anche lui con la passione per gli scherzi: praticamente perfetto! Sono finiti in punizione insieme non so quante volte! Hanno fatto tanti di quegli scherzi...ci credo che preferisse lui a me."

Regulus sposta gli occhi su di me e, dalla sua espressione, devo fargli proprio pena. A quanto pare, la mia faccia deve esprimere tutto quello che penso, e sto pensando davvero tante cose.

Crede davvero che preferisca James a lui? Pensa che lo abbia rimpiazzato con James e che mi sia dimenticato di avere un fratello?

"Non è possibile, ma dove l'hai messa l'astuzia dei Serpeverde!? L'hai lanciata fuori dalla finestra?!" penso esasperato.

Io non l'ho trascurato, non mi sono mai dimenticato di lui...o forse sì. Beh, magari non dimenticato, ma tralasciato...

"Non puoi negarlo, Sirius. Durante le vacanze del primo anno ti sei praticamente sempre chiuso in camera a parlare con James con lo specchietto!!" mi sussurra una vocina malefica nella mia testa, vocina che, stranamente, ha la stessa, odiosa tonalità di quella di Remus-versione-prefetto-perfetto!
Mi sento un verme: è vero, l'ho trascurato, l'ho fatto soffrire senza neanche accorgermene...

"Non fare quella faccia lì" sbotta Regulus ad un certo punto, costringendosi a sorridere. "Era solo un mio momento nero, tra un po' mi passa...vorrei solo riuscire a dirgli tutto questo. Magari capirebbe..."

"Oh, sì che capisco!" penso, mentre decido che è ora di tornare umano.
Così salto giù dal letto, mi ritrasformo e mi ci siedo sopra, piantando gli occhi in quelli esterrefatti di mio fratello.

"Ciao reg, sapevi che ero un animagus? " cinguetto felice



Ok, questo è il penultimo capitolo, qui reg dice cosa pensa veramente di sirius senza sapere che lo sta dicendo direttamente a lui ahahahha

Sirius com'è reagirà?
Perdonerà Regulus?

Scusami Sir... •Regulus blackOnde histórias criam vida. Descubra agora