13• ...E LE STELLE BRILLANO

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Un freddo innaturale mi investe all'improvviso mentre me la richiudo alle spalle e mi sento gelare il sangue nelle vene.

Le parole di Narcissa mi tornano alla mente..."È nelle segrete di casa tua, in fondo al corridoio, con Dissennatori"...me n'ero dimenticato.

Vedo una decina di sagome scure fluttuare verso di me e richiamo alla mente un ricordo felice: la prima volta che Sirius mi ha portato sul tetto di nascosto a guardare le stelle.

Il ricordo vivido di quella notte mi invade e un sorriso mi compare sul volto. Sto per pronunciare l'incantesimo, quando il mio sguardo cade su una figura nell'ultima cella, stesa ed immobile, appena illuminata dalla luce proveniente dal corridoio.

"Dovrebbe essere Sirius." penso.

Poi, un dubbio più gelido di qualsiasi Dissennatore si fa strada nella mia mente.

"Se non ha visto che sono arrivato, allora vuol dire che..." penso.

"No..." sussurro subito dopo, gli occhi sbarrati e il corpo scosso dai tremiti.

E, prima che riesca a reagire, passa quell'attimo in cui avevo ancora il tempo di fare qualcosa e cado nella trappola dei Dissennatori. Il ricordo felice scivola via dalla mia mente, sostituito da altri, mentre le sagome scure si avvicinano sempre di più.

La mia testa viene invasa da innumerevoli immagini, una peggiore dell'altra...

vedo il corpo di Rabastan cadere morto sul tavolo, davanti ai miei occhi...

vedo gli occhi preoccupati di Remus, quando mi ha detto del rapimento di Sirius...

vedo James cadere a terra, centrato dallo schiantesimo...

vedo mio fratello immobile. Morto.

Le gambe cedono.

non mi reggo più in piedi e cado sul pavimento, tremante, le lacrime che scendono inarrestabili sul mio volto. Non sento più le voci e gli incantesimi dal corridoio, non sento più neanche il battito del mio cuore o il mio respiro affannato. C'è solo un silenzio di tomba e il freddo che mi entra nel corpo e nella mente.

Ho paura.

Ho perso.

Sirius è morto.

Non ho più nulla per cui combattere.

Non riesco a pensare a nient'altro.

Vedo un Dissennatore arrivarmi di fianco e so che tra poco non avrò più un'anima. Un solo pensiero vortica nella mia testa: l'ultima persona che voglio vedere è Sirius.

Sposto lo sguardo su di lui e...vedo che si sta muovendo. Si volta verso di me e mi guarda, sorpreso e dolorante: è vivo.

Di nuovo, le parole di Narcissa vengono in mio soccorso..."Regulus, tu sei una stella, ...le stelle brillano..."
Non mi serve altro, solo gli occhi di mio fratello puntati su di me, le parole di mia cugina nelle orecchie e il mio drago che sputa fiamme d'euforia nella pancia.

"Expecto Patronum!" urlo.

E dalla mia bacchetta esce un'accecante bagliore di raggi di luce bianca che si consolidano poco dopo in una forma che il mio Patronus non aveva mai assunto: un cane.

Quel drago dentro di me ruggisce di nuovo dalla gioia e i Dissennatori fuggono all'indietro emettendo strilli acuti. Per sicurezza, evoco delle calde fiamme dorate per tenerli alla larga.

Mi rialzo e corro verso la cella di Sirius, infilo la chiave e faccio scattare la serratura, per poi fiondarmi dentro.

"Sir..." sussurro, crollandogli di fianco.

Scusami Sir... •Regulus blackWhere stories live. Discover now