Chapter 15

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" drugs "

ATTENZIONE! Dato che a molti è piaciuta l'idea di rendere il nostro Marcus un po' più stronzo e tossico, da questo capitolo in poi daremo inizio alla trasformazione. Ovviamente non renderò Marcus un 2.0 di Draco Malfoy in possessive, sennò non riusciremo più a riconoscerlo.Non sarebbe comunque neanche un comportamento da Marcus, in questo modo cambierei del tutto personaggio. Perciò lo renderemo un pochettino più stronzo, solo il giusto, per creare più dramma e per rendere il tutto un po' più piccante.

——

Tornammo, verso inizio serata, a
scuola, dove stranamente era tutto silenzioso.

Ci chiedemmo dove potessero essere andati tutti, poi ci ricordammo che tre classi su cinque oggi sarebbero stati ad una partita di football per affrontare una scuola del Venezuela. Si dice che in quella scuola le persone siano a dir poco spietate, perciò un po' di paura per le persone che sarebbero scese in campo l'avevo.

"Non c'è nessuno Claire, possiamo fare il cazzo che ci pare. Questa giornata non può andare meglio." Quasi urlò Brandy, prendendomi per mano e portandomi al tetto, dove penso si volesse sballare un po'. Prima però portammo i vestiti, molto alla svelta, in camera. Li posammo sui due letti, insieme ai gioielli, chiudemmo la porta a chiave, molto bene, così che non potesse entrare nessuno, e ci dirigemmo sopra.

Arrivate trovammo il solito gruppetto composto dai tre ratti, Willie, Saya e Viktor, con però un' aggiunta: c'era una ragazza, penso un anno più grande di me, che si baciava Billy.

"Uhuhuu, chi abbiamo qui, la bellissima Jennifer DeLaurentis. Come va tesoro? Passata la bulimia?" Urlò Brandy molto probabilmente alla ragazza di fronte a noi.

"Che cazzo dici Brandy, che ti sei rincoglionita?" Sussultai io, dando una non debole gomitata alla bionda accanto a me.

La ragazza neanche ci rivolse lo sguardo, era troppo impegnata a limonare Bill.

"Che fate ragazzi?" Chiese Brandy avvicinandosi agli altri componenti del gruppo.

"Niente biondina, ci fumiamo un po' di roba e ci ubriachiamo. Volete?" Chiese Willie mentre spalancava gli occhi e ci guardava sorridente. Era fatto. Completamente.

Aveva chi occhi sanguinanti, riusciva a malapena a tenerli aperti, ma non perché la droga gli aveva procurato stanchezza, bensì perché le sostanze che aveva inalato lo avevano fatto diventare spastico.

Gli unici meno fatti erano Marcus e Saya, soprattutto Saya che in quel momento stava solo bevendo una bottiglia di birra. Marcus invece era un po' ubriaco, ma non tanto fatto quanto Will.

"Vai, vediamo un pò. Che hai per noi?" Chiese Brandy.

"Mh, vediamo. Per te riccioli d'oro ho un po' di eroina, mentre per la principessa dietro, andando sul leggero, se fossi in lei opterei per un po' di ecstasy." Balbettò Willie.

"Ti va?" Mi chiese la mia migliore amica con gli occhi a cucciolo e le mani incrociate, poste sotto il mento.

Mentre riflettevo sul da farsi, Marcus si avvicinò barcollante verso di me.

"Dai tesoro, prendine un po' ." Disse lui sorridendomi, per poi mandarmi un occhiolino. Lo guardai piuttosto stranita, dopodiché, quando lui prese dalla mano pendente di Willie una caramellina, per poi portarla in bocca e digerirla, decisi di provare questa cazzata e di fare la stessa cosa.

Presi una pasticca viola, la più piccola, e la posai sulle labbra, esitando per un momento.

"Ma se ne prendessi metà?"

"Tesoro, è già molto piccola di suo, se ne prendi solo metà farà pochissimo effetto." Disse Saya che in quel poco lasso di tempo aveva già finito altre tre bottiglie di birra.

Decisi comunque di fare di testa mia e di prenderne solo metà dose, che misi in bocca, stavolta senza esitare.

Iniziò d'un colpo a girarmi la testa, mi sentivo molto bene con me stessa e molto allegra. Potevo sentire l'adrenalina scorrermi nelle vene e una scia di brividi passarmi lungo la schiena.

D'un colpo mi ritrovai Marcus davanti e, nemmeno il tempo di realizzare, ritrovai le mie labbra sulle sue. Non riuscivo nemmeno a ricordare se fossi stata io o lui, so solo che questa situazione durò per molto. Rimanemmo immobili in quella posizione per un paio di minuti, finché Marcus mise le sue mani sui miei fianchi, provocando in me le farfalle nello stomaco.

D'un tratto il ragazzo afferrò il mio collo e mi spinse aggressivamente contro io muro, continuando a baciarmi.

"Cazzo, ho aspettato per settimane questo fottuto momento." Mormorò lui staccandosi dalle mie labbra. Eravamo a pochissimi millimetri di distanza, respiravamo praticamente la stessa aria.

Mi guardò dall'alto in basso, emettendo una flebile risatina, che sentii a fatica. Cazzo, quando poteva essere bello e sexy quel ragazzo.

Dopo aver fatto un tour del mio corpo con solo gli occhi posò il suo sguardo sul mio. Ci guardammo per qualche lungo secondo, che sembrarono un tempo infinito. Diventai rossa quando mi accarezzò il viso e mi sussurrò all'orecchio "sai, oggi sei irresistibile tesoro."

Iniziò a lasciare nel mio collo una scia di baci bagnati, che poi si trasformarono in veri e propri succhiotti. Ansimai più volte al lieve dolore mischiato al piacere che quei movimenti procuravano, e ogni volta potevo sentire il sorriso di Marcus sulla mia pelle.

Dal collo si spostò di nuovo sulle labbra, posò di nuovo le sue mani sulle mie curve iniziando ad accarezzarle, per poi posizionarne una dietro la schiena scoperta, mente la muoveva delicatamente, facendomi a dir poco rabbrividire.

Misi la mia mano sui suoi morbidi capelli, stringendoli forte, come se avessi paura che potesse andarsene da un momento all'altro.

Dopo una decina di minuti passati in quella posizione, sentimmo tutti un grande rumore proveniente dalla porta principale, quella che conduceva al tetto.

Dietro quella porta c'erano urla di gente, che però non riuscivamo a comprendere. E se fossi solo io a sentire queste voci? E se in realtà non ci fossero? E se stesse tutto accadendo nella mia testa?

Mentre mi ponevo queste domande barcollai a terra, per poi risvegliarmi, il giorno dopo, nella mia stanza.

Fatti per stare insieme // 𝐌𝐚𝐫𝐜𝐮𝐬 𝐀𝐫𝐠𝐮𝐞𝐥𝐥𝐨 Место, где живут истории. Откройте их для себя